L’inizio della settimana sarà caratterizzato da un peggioramento atmosferico legato all’ingresso di una saccatura in quota, favorita da un parziale cedimento del campo barico nei medi livelli troposferici. Nella giornata di lunedì, infatti, una modesta ondulazione del flusso occidentale in quota consentirà il transito di una debole saccatura con valori termici piuttosto bassi attorno ai -24/-26°C alla quota di 500 hPa (circa 5.5 km). Questo ingresso sarà accompagnato da un’avvezione di vorticità positiva alla medesima quota e da un progressivo aumento del gradiente termico tra 700 e 500 hPa, elemento che andrà a favorire una moderata instabilità convettiva su parte del settore tirrenico.
Al suolo, l’evoluzione sinottica si completerà con il transito di un fronte freddo associato alla saccatura, in avanzamento da nord-ovest verso sud-est. Questo fronte sarà il principale responsabile dell’innesco di celle temporalesche nelle ore notturne e della prima mattinata, inizialmente tra la Liguria di Levante e l’Alta Toscana, dove la convergenza tra venti di libeccio e deboli correnti da nord potrà localmente incentivare la genesi di fenomeni convettivi. Le simulazioni attualmente disponibili indicano un’evoluzione verso sud-est del sistema frontale, con conseguente attivazione di nuovi nuclei convettivi marittimi in tarda mattinata e nel pomeriggio, prevalentemente al largo tra il Lazio e la Campania.
Le precipitazioni più organizzate sembrano, al momento, destinate a rimanere in mare aperto, ma non si esclude la possibilità di locali sconfinamenti lungo le coste tirreniche in serata, specie sul basso Lazio e la Campania settentrionale. La presenza di wind shear verticale piuttosto contenuto e di valori limitati di CAPE (energia potenziale convettiva disponibile), farà sì che i fenomeni si mantengano a cella singola, sebbene non si possa escludere la possibilità di brevi ma intensi rovesci e occasionali grandinate di piccole dimensioni, soprattutto laddove sussistano convergenze locali più marcate.
Nel dettaglio, i modelli di riferimento indicano valori di CAPE 0-3 km superiori ai 200 J/kg sul basso Tirreno, un parametro che, sebbene non elevato, potrebbe risultare sufficiente a supportare la formazione di fenomeni vorticosi lungo il litorale, in particolare laddove le celle temporalesche riescano a radicare una circolazione mesoscala nei bassi strati. Per tale ragione, resta un’ipotesi da monitorare, anche se a bassa probabilità.
Sulla base dell’analisi attuale, Pretemp ha emesso un livello di pericolosità 0 per l’intero settore tirrenico, dalla Liguria centro-orientale alla Campania, con un quadro complessivamente di moderata instabilità ma senza segnali per fenomeni di rilievo diffuso. Qualche rovescio sparso potrà interessare anche l’area tra Corsica e Sardegna tra mattina e pomeriggio, mentre sul resto del Paese il tempo si manterrà più stabile, salvo locali piovaschi sulla Val Padana centro-orientale in transito.
L’evoluzione meteorologica rimane comunque dinamica e soggetta a marginali aggiustamenti nelle prossime emissioni modellistiche, in particolare per quanto riguarda l’esatta collocazione e intensità delle celle temporalesche attese in mare aperto.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
