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Roberta Bruzzone, rottura con Ore 14: “Nessuna trattativa, solo ricostruzioni false”

Roberta Bruzzone smentisce formalmente le versioni riportate da Ore 14 circa presunte trattative e richieste di vincoli orari. Secondo la criminologa, tali proposte sarebbero invece venute dalla redazione del programma, non da lei.

Roberta Bruzzone è intervenuta direttamente per smentire quanto riportato dalla trasmissione “Ore 14” in merito alle circostanze della sua uscita dal programma di Rai 2, condotto da Milo Infante. Attraverso un comunicato stampa diffuso pubblicamente, la criminologa ha precisato che tutte le versioni fornite dal programma circa una presunta trattativa o richieste da parte sua riguardanti i tempi della sua partecipazione sono “totalmente false” e “destituite di ogni fondamento”.

Bruzzone ha esplicitamente contrastato le narrazioni che la descrivevano come l’autrice di un veto sugli orari di trasmissione o di una richiesta di essere invitata esclusivamente nella fascia pomeridiana. La criminologa ha affermato che, al contrario, questa sarebbe stata una proposta avanzata da uno dei responsabili del programma stesso, nel tentativo di gestire una situazione delicata. In merito ai presunti negoziati, ha ribadito con fermezza: “Da parte mia non è mai esistita alcuna trattativa. Non ne ho mai aperta una. Non ne ho mai voluta una. E non ho mai avuto alcun interesse ad averne“.

La dichiarazione della Bruzzone introduce un elemento di contraddizione rispetto alle versioni che avevano circolato nei giorni precedenti in diverse testate giornalistiche. Secondo quanto emerso da fonti vicine alla produzione di “Ore 14”, la criminologa avrebbe richiesto di non parlare più del caso Garlasco o alternativamente di affrontare tale tema esclusivamente nella fascia pomeridiana, per evitare di condividere lo spazio con Umberto Brindani, direttore della rivista Gente. Tuttavia, la Bruzzone ha categoricamente negato questa versione dei fatti, sostenendo che le uniche richieste di modifica degli accordi iniziali sarebbero partite dalla redazione del programma.

Per avvalorare la sua posizione, Bruzzone ha indicato un fatto oggettivo quale prova della falsità delle narrazioni circolate. Ha sottolineato che il giorno precedente al comunicato era in diretta televisiva su Rai 1, partecipando al programma “La Vita in Diretta” condotto da Alberto Matano, dove ha affrontato il tema del caso Garlasco insieme all’avvocato De Rensis, senza alcun vincolo di collocazione oraria o limitazione di alcun genere. Questo elemento, secondo la criminologa, dimostrerebbe l’insussistenza delle pretese che le sarebbero state attribuite.

La criminologa ha interpretato le ricostruzioni diffuse da “Ore 14” come parte di una strategia di comunicazione volta a “coprire responsabilità interne” che non la riguarderebbero direttamente. Ha descritto tali narrazioni come “propaganda mediatica” costruita su fondamenta inesistenti e completamente scollegate dalla realtà dei fatti. Bruzzone ha inoltre indicato il possesso di documentazione che attesterebbe la correttezza della sua versione dei fatti.

Il contesto della vicenda risale ai giorni precedenti al comunicato, quando Bruzzone era assente dalle ultime puntate di “Ore 14”, sia nella versione pomeridiana che in quella serale. L’assenza era stata preceduta da una discussione in diretta tra la criminologa e il conduttore Milo Infante, avvenuta durante una puntata dedicata al caso Garlasco. Nel dibattito, Bruzzone aveva sottolineato l’importanza della consultazione dei verbali processuali, mentre Infante aveva risposto evidenziando che anche la redazione del programma analizza regolarmente tale documentazione. Questo scambio aveva alimentato le speculazioni sulla possibile conclusione della collaborazione.

In seguito all’assenza dalle trasmissioni, Bruzzone aveva annunciato sui propri canali social che si sarebbe rivolta a nuovi impegni professionali, facendo riferimento a “scelte doverose” e alla volontà di operare in contesti dove potesse disporre del “pieno controllo sui contenuti”, sulla loro affidabilità e sulla loro qualità scientifica. Ha allo stesso tempo confermato la prosecuzione della propria collaborazione con il programma “La Vita in Diretta” su Rai 1.

La dichiarazione di Bruzzone conclude affermando che si riserva ogni azione nelle sedi competenti al fine di ristabilire la verità rispetto agli eventi e di tutelare la propria immagine professionale, ritenuta lesa dalle ricostruzioni infondate e dalla narrazione che la descrive. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!