Le immagini satellitari parlano chiaro: la Sardegna sta affrontando una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni. Il Lago Omodeo, il più grande bacino artificiale dell’Isola e uno dei principali serbatoi d’acqua della Sardegna centrale, mostra in modo evidente il drammatico ritiro delle sue acque. A testimoniarlo sono tre fotografie scattate dal satellite CopernicusEU Sentinel-2 nei giorni 19 dicembre 2023, 16 dicembre 2024 e 11 dicembre 2025: la linea di costa si è progressivamente ritirata, lasciando ben visibili fasce chiare lungo i bordi del bacino, un segnale inequivocabile del calo di volume idrico.
Secondo i dati forniti dagli scienziati del programma Copernicus, lo stoccaggio dell’Omodeo è passato da 349,04 milioni di metri cubi a fine novembre 2023 (pari all’83,3% della capacità) a 256,71 milioni nel 2024 (61,27%), fino ad arrivare agli attuali 187,44 milioni (44,74%) rilevati a fine novembre 2025. Una perdita che si traduce non solo in numeri, ma in un evidente rischio per l’equilibrio idrico dell’intera regione. Le immagini satellitari si stanno rivelando uno strumento cruciale per il monitoraggio costante dei livelli idrici e per la pianificazione delle risorse nel lungo periodo.
Il quadro complessivo tracciato dall’Autorità di Bacino della Sardegna è ancora più preoccupante. Alla data del 30 novembre 2025, nei bacini artificiali dell’Isola è presente appena il 35% della capacità invasabile, pari a 638,34 milioni di metri cubi. Si registra un calo dell’1% rispetto a ottobre, ma ben otto punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che, nonostante le recenti precipitazioni, conferma l’attuale stato di emergenza idrica.
Le aree più colpite restano la Baronia, nel Nuorese, e il Sulcis, ma la crisi idrica non risparmia nemmeno altre zone storicamente più resilienti: dalla Gallura al Sassarese, dall’Oristanese al sud Sardegna. L’Ogliastra, al momento, rappresenta l’unica zona in cui non si registra una situazione critica. Ma anche qui, l’allerta resta alta.
La crisi climatica, l’aumento delle temperature, la scarsità delle piogge e una gestione ancora troppo fragile delle risorse idriche stanno accelerando un processo che mette a rischio non solo l’agricoltura e l’approvvigionamento civile, ma l’intero equilibrio socio-economico dell’Isola. Le immagini dell’Omodeo sono oggi il simbolo visibile di una siccità che non è più un’emergenza straordinaria, ma una condizione strutturale da affrontare con pianificazione, investimenti e una nuova cultura della gestione dell’acqua. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
