Un ciclone di origine atlantica in transito sul Mar Ligure sta per scatenare un evento meteorologico estremo sulle regioni del Centro-Nord Italia. Il sistema depressionario, alimentato da correnti polari e umidi venti sciroccali, provocherà tra giovedì 13 e venerdì 14 marzo precipitazioni intense con picchi di 200 mm in poche ore, secondo le elaborazioni del Consorzio Lamma.
Le zone più esposte al rischio nubifragi comprendono il Levante ligure, la fascia costiera della Toscana e il Friuli Venezia Giulia, dove i modelli previsionali indicano accumuli pluviometrici pari al 70% delle precipitazioni medie mensili. La Protezione Civile ha diramato allerte rosse per rischio idrogeologico in queste province, con particolare attenzione ai bacini dei fiumi Magra e Serchio.
Il quadro sinottico mostra una rara configurazione barica caratterizzata dallo scontro tra aria fredda nord-atlantica e un promontorio caldo africano. Questo gradiente termico alimenterà venti di burrasca fino a 100 km/h sui crinali appenninici e mareggiate con onde alte 5-6 metri lungo le coste tirreniche. Le raffiche, secondo le analisi di MeteoGiuliacci, potrebbero causare interruzioni alla viabilità autostradale nell’entroterra ligure-piemontese.
Nel contempo, il settore meridionale della Penisola sperimenterà un anticiclone subtropicale con temperature fino a 28°C in Sicilia. Questo dualismo climatico accentuerà l’instabilità nelle zone di transizione tra Centro e Sud, con possibile sviluppo di celle temporalesche autorigeneranti sul basso Lazio e in Campania nord-occidentale.
L’evento meteorologico rientra in un pattern climatico anomalo che ha visto nel primo trimestre 2025 un aumento del 40% degli episodi estremi rispetto alla media storica, come segnalato dall’Osservatorio Geofisico Unificato. Le autorità raccomandano massima prudenza negli spostamenti e consultazione costante dei bollettini ufficiali.
