L’Italia si prepara ad affrontare una settimana pre-pasquale caratterizzata da condizioni meteorologiche estremamente turbolente e instabili. Gli ultimi aggiornamenti meteorologici hanno confermato uno scenario particolarmente critico: non una, ma ben due perturbazioni colpiranno la penisola nei prossimi giorni, con una di queste che si rivelerà particolarmente insidiosa e persistente, influenzando pesantemente il quadro meteorologico fino alla vigilia della Pasqua. Il maltempo sarà dominato da piogge quasi incessanti, specialmente nelle regioni settentrionali, dove si temono accumuli pluviometrici eccezionali e potenziali criticità idrogeologiche di rilievo.

L’avvio di questa fase perturbata è previsto per domenica 13 aprile, giornata che segnerà l’inizio di una nuova fase meteorologica dominata da instabilità crescente. Il deterioramento delle condizioni atmosferiche sarà causato dall’avanzata di una saccatura nord-atlantica che si estenderà dalla Penisola Iberica fino alla Francia, favorendo il richiamo di correnti meridionali umide e instabili di scirocco verso il nostro territorio. Queste masse d’aria cariche di umidità trasporteranno verso l’Italia nuvolosità compatta e precipitazioni in progressiva estensione.
Le prime piogge inizieranno a interessare il Nord Italia già nelle ore centrali della giornata, per poi intensificarsi sensibilmente in serata. Particolarmente esposta in questa prima fase sarà la Toscana, dove sono attese precipitazioni anche di forte intensità, con possibili temporali sparsi che si estenderanno progressivamente all’intero settore dell’alto Tirreno. Tuttavia, questo rappresenterà solo il preludio a una fase perturbata ben più intensa, destinata a coinvolgere gran parte del Paese con l’inizio della nuova settimana.

La situazione meteorologica subirà un drastico peggioramento tra martedì 15 e giovedì 17 aprile, quando si approfondirà un ciclone destinato a rimanere semi-stazionario sul territorio italiano. La persistenza di questa struttura depressionaria sarà causata dalla presenza di un anticiclone di blocco localizzato nei pressi dei Balcani, configurazione barica che impedirà il normale spostamento del ciclone verso est. Questa particolarità determinerà condizioni di maltempo continuo per un periodo stimato di 48-72 ore consecutive, con piogge battenti e persistenti che interesseranno principalmente il Centro-Nord della penisola.
Le regioni settentrionali saranno letteralmente sotto l’assedio della pioggia, con precipitazioni che potranno risultare di straordinaria intensità. Gli esperti prevedono accumuli pluviometrici localmente prossimi ai 300 millimetri nell’arco di soli 2-3 giorni, equivalenti a 300 litri d’acqua per metro quadrato. Valori così elevati rappresentano l’intero quantitativo di pioggia normalmente atteso nell’arco di diversi mesi, concentrato in un periodo estremamente breve, situazione che potrebbe generare serie criticità idrogeologiche.
Le regioni maggiormente a rischio
Particolarmente esposte al rischio di nubifragi risulteranno le regioni del Nord-Ovest, con Piemonte, Lombardia e Liguria in prima linea. Anche il Nord-Est non sarà risparmiato, con Veneto ed Emilia-Romagna che dovranno fare i conti con precipitazioni abbondanti e persistenti. In queste aree non si esclude la possibilità di allagamenti, smottamenti e frane, soprattutto nelle zone montuose e collinari, dove il terreno già saturo potrebbe non essere in grado di assorbire ulteriori apporti idrici.
Anche le regioni centrali tirreniche saranno coinvolte nella fase di maltempo, con Toscana, Umbria e Lazio che vedranno piogge a tratti abbondanti, sebbene con intensità generalmente inferiore rispetto ai settori settentrionali. Il rischio di fenomeni temporaleschi accompagnati da grandine non è da escludere, in particolare nelle aree più prossime alla costa tirrenica.
Sud e Isole: situazione differente
Complice la particolare configurazione barica che vedrà il ciclone centrato principalmente sulle regioni centro-settentrionali, il Sud Italia e le Isole maggiori si troveranno ai margini della perturbazione. Queste aree godranno di condizioni meteorologiche decisamente più stabili, beneficiando dell’influenza dei venti di Scirocco che determineranno un sensibile aumento delle temperature. I valori termici potranno risultare significativamente superiori alle medie stagionali, con punte che localmente potrebbero avvicinarsi a livelli quasi estivi, specialmente in Sicilia e Sardegna.