Meteo, Vento Forte con Raffiche oltre i 100 km/h: ecco in quali zone e quando

L’Italia si prepara ad affrontare una settimana di intensa attività meteorologica con venti che potrebbero superare i 100 km/h. Un ciclone mediterraneo in formazione mercoledì 16 aprile porterà condizioni di severo maltempo, con rischio di acqua alta a Venezia.

L’Italia si appresta ad affrontare una settimana di intensa attività meteorologica caratterizzata da venti particolarmente impetuosi che potrebbero superare i 100 km/h in diverse aree del territorio nazionale, in quello che gli esperti descrivono come uno dei più significativi eventi ventosi della primavera 2025. A partire da oggi, domenica 13 aprile, fino a giovedì 17, una serie di perturbazioni atlantiche associate alla formazione di un potente ciclone mediterraneo determineranno condizioni di severo maltempo con conseguenze potenzialmente critiche per numerose regioni, specialmente quelle costiere e di alta montagna, dove le raffiche potrebbero raggiungere intensità di tempesta. Il fenomeno, che si inserisce in un contesto meteorologico già caratterizzato da elevata instabilità, sarà accompagnato da precipitazioni abbondanti, temporali localizzati e un sensibile abbassamento delle temperature, configurando un quadro meteorologico particolarmente complesso.

La situazione attuale: scirocco e perturbazione atlantica

La giornata di oggi, domenica 13 aprile, segna l’inizio di una fase meteorologica estremamente dinamica per l’Italia, con l’arrivo di una perturbazione atlantica che sta già determinando un aumento della nuvolosità a partire dai settori occidentali della penisola. Secondo le previsioni dell’Arpa FVG, sulla regione Friuli Venezia Giulia affluiranno correnti molto umide a tutte le quote: sudoccidentali in altura e di Scirocco nei bassi strati, con piogge sparse in genere deboli, più probabili al mattino sulla zona montana e alta pianura, poi a est dal pomeriggio, specie sul Carso e a Trieste, con vento moderato da sud sulla costa nelle ore centrali della giornata.

La fase di maltempo entrerà nel vivo nelle prossime ore, con l’intensificazione dei venti di Scirocco lungo i versanti tirrenici e adriatici, dove le raffiche potrebbero facilmente superare la soglia dei 70-80 km/h. L’interazione tra l’aria calda subtropicale, che nei giorni scorsi ha fatto registrare temperature quasi estive con punte di 28°C in alcune regioni meridionali, e le correnti fresche nord-europee determinerà un quadro di forte instabilità atmosferica, in particolare sul versante occidentale della penisola, dove sono attese le prime precipitazioni significative su Val d’Aosta, Piemonte e Liguria già dalla tarda serata odierna.

Evoluzione del fronte perturbato: verso la formazione del ciclone

Nei prossimi giorni l’intensità dei fenomeni aumenterà progressivamente, con lunedì 14 aprile caratterizzato da piogge diffuse e moderate soprattutto sulla Toscana e in Romagna, accompagnate dall’intensificazione dei venti di Scirocco lungo la costa adriatica. In Friuli Venezia Giulia, le precipitazioni inizialmente sparse sulla fascia orientale al mattino diventeranno più diffuse su tutta la regione e in progressiva intensificazione dalle ore centrali, con accumuli che potrebbero risultare abbondanti e localmente intensi verso le Prealpi Giulie. Dal pomeriggio lo Scirocco soffierà con maggiore vigore sulla costa, con possibili raffiche sostenute attese in tarda serata.

La giornata di martedì 15 aprile vedrà un ulteriore deterioramento delle condizioni meteorologiche, con cielo generalmente coperto su gran parte del centro-nord e precipitazioni di forte intensità soprattutto sulle regioni nord-occidentali e centrali tirreniche. In particolare, in regioni come Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio si prevedono quantitativi di pioggia che potrebbero raggiungere i 150 millimetri in poche ore, con conseguente rischio di allagamenti, frane e smottamenti, soprattutto nelle aree collinari e montuose. Lo Scirocco continuerà a soffiare con intensità sulla costa adriatica, con raffiche che potrebbero risultare sostenute e possibili mareggiate tra Lignano e Grado.

Il culmine dell’evento: ciclone mediterraneo e venti tempestosi

Il momento più critico di questa fase di maltempo è atteso per mercoledì 16 aprile, quando i modelli meteorologici indicano la possibile formazione di un vero e proprio ciclone sul Tirreno, destinato a muoversi gradualmente verso il Mar Ligure. Questo sistema ciclonico, generato dallo scontro tra masse d’aria di diversa origine e temperatura, potrebbe determinare un’ulteriore intensificazione dei venti, con raffiche che in alcune aree potrebbero facilmente superare i 100 km/h, assumendo caratteristiche di vento tempestoso.

La rotazione ciclonica dei venti favorirà la persistenza di correnti meridionali di forte intensità, in particolare sui versanti tirrenici e adriatici, con possibili disagi per la navigazione, il trasporto aereo e marittimo, e potenziali danni alle infrastrutture più esposte, come linee elettriche, coperture degli edifici e alberature. Le regioni maggiormente a rischio risultano essere quelle del Nord-Ovest, in particolare Liguria e Piemonte, e quelle del Centro tirrenico, dove l’intensità delle precipitazioni, associate ai forti venti, potrebbe determinare condizioni di criticità elevata.

Anche nella giornata di giovedì 17 aprile la situazione rimarrà critica, con lo Scirocco che tornerà a dominare la scena, in particolare sul Mar Tirreno e Adriatico, dove è attesa una vera e propria burrasca con onde di altezza significativa e possibili mareggiate lungo i litorali più esposti. Le temperature, dopo il temporaneo rialzo dei giorni scorsi, subiranno un generale abbassamento, in particolare al Centro-Nord, dove i valori massimi difficilmente supereranno i 18°C in città come Milano, Torino e Bologna.

Il rischio acqua alta a Venezia

Per la città di Venezia si profila un concreto rischio di acqua alta nei prossimi giorni, fenomeno che si verifica quando i venti di scirocco, spirando lungo l’Adriatico dal canale d’Otranto, impediscono il regolare deflusso delle acque dalla laguna. Il termine ‘acqua alta’ indica comunemente i picchi di marea particolarmente sostenuti che si verificano con periodicità nell’Adriatico settentrionale e che possono provocare allagamenti nel centro storico veneziano e nelle isole della laguna.

La persistenza dei venti di Scirocco previsti nei prossimi giorni, associata alla particolare configurazione barica che si instaurerà sul Mediterraneo centro-settentrionale, potrebbe determinare condizioni favorevoli al verificarsi di un evento significativo, sebbene al momento non si prevedano livelli paragonabili alle acque alte eccezionali storicamente registrate a Venezia, come quella del 4 novembre 1966 (+194 cm) o quelle più recenti del 22 dicembre 1979 (+166 cm) e del 1 febbraio 1986 (+158 cm). I servizi di monitoraggio e previsione delle maree del Comune di Venezia stanno seguendo con attenzione l’evoluzione della situazione, pronti ad attivare le procedure di allerta della popolazione e le misure di mitigazione del rischio qualora necessario.

Le autorità locali e AVM/Actv, la società che gestisce il trasporto pubblico locale, hanno già predisposto i piani operativi di intervento sui servizi di navigazione, che potrebbero subire variazioni in caso di marea sostenuta, pur rimanendo garantiti salvo fenomeni di marea eccezionale. Si ricorda che, in caso di marea superiore a 85 cm, alcune fermate del servizio di navigazione potrebbero essere temporaneamente sospese per difficoltà di raggiungimento o di accessibilità.