Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso nella giornata di ieri un avviso di condizioni meteorologiche avverse che interesserà principalmente le regioni del Nord Italia a partire da mercoledì 4 giugno 2025. L’allerta gialla per rischio temporali, idraulico e idrogeologico coinvolge specifici settori di Piemonte, Lombardia, Veneto e l’intera Provincia Autonoma di Bolzano, dove è previsto il transito di una perturbazione atlantica che determinerà una fase di marcato maltempo sui settori centro-settentrionali.
Secondo le previsioni meteorologiche fornite dal servizio nazionale, la perturbazione in ingresso sul Mediterraneo centrale porterà precipitazioni da sparse a diffuse con prevalente carattere temporalesco su Piemonte e Lombardia, concentrandosi in particolare sulle aree alpine e prealpine. I fenomeni meteorologici attesi saranno caratterizzati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate localizzate e forti raffiche di vento che potrebbero determinare criticità significative sul territorio interessato.
Le zone specifiche sottoposte ad allerta gialla per rischio temporali comprendono, per quanto riguarda la Lombardia, le aree della Valchiavenna, i Laghi e le Prealpi Varesine insieme al Lario e alle Prealpi occidentali. In Piemonte, l’allerta interessa la Pianura Torinese e le Colline, il Toce, la Val Sesia, le valli del Cervo e Chiusella, le Valli Orco, Lanzo e Sangone, oltre alla Pianura settentrionale. La Provincia Autonoma di Bolzano risulta interamente coinvolta nell’avviso di criticità meteorologica.
Particolarmente significativo appare il rischio idraulico che ha determinato l’emissione dell’allerta gialla per specifiche zone del Veneto, dove potrebbero verificarsi criticità legate al superamento dei livelli idrometrici critici lungo i corsi d’acqua principali. Le aree interessate comprendono l’Adige-Garda e i monti Lessini, il Po, il sistema Fissero-Tartaro-Canalbianco e il Basso Adige, territori storicamente sensibili agli eventi alluvionali e alle piene improvvise.
L’allerta per rischio idrogeologico interessa nuovamente la Lombardia nelle zone della Valchiavenna, dei Laghi e delle Prealpi Varesine, del Lario e delle Prealpi occidentali, oltre all’intera Provincia Autonoma di Bolzano. Questo tipo di criticità è correlato agli effetti che il superamento dei livelli pluviometrici critici può indurre sui versanti montani e sulla rete idrografica minore, con possibili fenomeni franosi e problematiche di smaltimento delle acque meteoriche.
Gli esperti meteorologi hanno evidenziato come la situazione atmosferica prevista per mercoledì 4 giugno presenti caratteristiche particolarmente critiche, con la possibilità di formazione di supercelle temporalesche e conseguenti alluvioni lampo nelle zone più esposte. Le previsioni indicano accumuli pluviometrici che potrebbero superare i 150 millimetri in poche ore, equivalenti all’intera piovosità media mensile di giugno concentrata in un brevissimo arco temporale, situazione che determinerebbe condizioni di estrema criticità per la sicurezza pubblica e l’incolumità delle persone.
Il quadro meteorologico attuale evidenzia come l’avanzata dell’anticiclone dall’Atlantico verso la Penisola Iberica stia determinando lo spostamento verso est della propaggine meridionale della saccatura estesa dalla Scandinavia al Mediterraneo centrale. Questo movimento favorisce lo scorrimento da nordovest di un’ondulazione depressionaria sull’Italia settentrionale, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi e persistenti.
Le autorità regionali di Protezione Civile hanno attivato i sistemi di monitoraggio e le procedure operative previste dai piani di emergenza territoriali, predisponendo le strutture di coordinamento per una pronta risposta operativa in caso di necessità. Particolare attenzione viene rivolta alle aree montane e pedemontane, dove la morfologia del territorio può amplificare gli effetti dei fenomeni meteorologici intensi, determinando situazioni di rischio elevato per le comunità locali.
La fase meteorologica critica è attesa principalmente dalla tarda mattinata del 4 giugno sui settori prealpini, con un’intensificazione dei fenomeni prevista per il pomeriggio sui restanti territori interessati dall’allerta. La situazione dovrebbe mantenersi critica fino alle ore serali, quando è prevista una graduale attenuazione delle precipitazioni, salvo possibili rovesci residui sulle zone nordoccidentali della regione lombarda e piemontese.
In questo contesto di criticità meteorologica, assume particolare rilevanza la preparazione del sistema regionale per la campagna antincendio boschiva, come evidenziato dalla riunione del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile della Puglia, che ha illustrato le misure di prevenzione e contrasto per la stagione estiva 2025. L’integrazione tra la gestione delle emergenze meteorologiche immediate e la pianificazione delle attività di prevenzione a lungo termine rappresenta un elemento strategico per la sicurezza del territorio nazionale.
Le temperature previste per la giornata di mercoledì subiranno oscillazioni significative, con massime comprese tra 21 e 31 gradi e minime in aumento, creando un contrasto termico ideale per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente intense. La ventilazione sarà generalmente debole, salvo temporanei rinforzi da sud in pianura e nelle zone prealpine durante le ore centrali della giornata, con possibili raffiche violente in corrispondenza dei temporali più intensi che potrebbero raggiungere velocità comprese tra 55 e 65 chilometri orari.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha sottolineato come il monitoraggio costante della situazione meteorologica proseguirà nelle prossime ore, con aggiornamenti quotidiani del quadro previsionale e delle criticità attese. Le informazioni sui livelli di allerta regionali e sulle specifiche criticità territoriali vengono gestite dalle strutture locali di protezione civile, che mantengono un coordinamento continuo con il livello nazionale per garantire la massima efficacia nella risposta operativa e nella tutela della pubblica incolumità.