Emergenza Maltempo al Nord, il Piemonte Travolto da Frane e Alluvioni -VIDEO-

Piogge torrenziali e frane in Piemonte: 30 evacuati, treni bloccati e ponti chiusi mentre inizia l’esodo pasquale con 10 milioni di italiani in viaggio. Allerta rossa confermata per giovedì.

È una situazione critica quella che sta vivendo il Nord Italia, in particolare il Piemonte, travolto da un’ondata di maltempo che ha già costretto all’evacuazione 30 persone nelle zone del Verbano-Cusio-Ossola, mentre il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo rossa per la giornata di giovedì 17 aprile. La perturbazione, destinata a protrarsi per 48 ore, coincide con l’inizio dell’esodo pasquale, con l’Anas che stima oltre 10 milioni di viaggiatori sulle strade italiane tra Pasqua e i ponti primaverili. Un profondo ciclone mediterraneo sta portando un’instabilità severa con piogge torrenziali, venti di burrasca e nevicate abbondanti sulle Alpi, generando una situazione potenzialmente pericolosa per gran parte del Nord-Ovest.

La situazione più drammatica si registra in Piemonte, già teatro di numerosi eventi critici: due frane hanno colpito i territori di Villadossola e Beura Cardezza nel pomeriggio di mercoledì 16 aprile, portando all’evacuazione precauzionale di 30 residenti. A Pinerolo, l’ingrossamento del torrente Lemina ha imposto la chiusura di ponti strategici, mentre nel Biellese un treno con 250 persone a bordo, tra cui numerosi studenti di ritorno da una gita scolastica, è rimasto bloccato a Sandigliano per un allagamento dei binari. La circolazione ferroviaria risulta interrotta anche sulla linea Domodossola-Milano e al valico del Sempione verso la Svizzera, con ripercussioni sul traffico internazionale.

L’intensificarsi delle precipitazioni ha causato un rapido innalzamento dei livelli idrometrici: il Lago Maggiore ha raggiunto la pre-soglia critica, mentre numerosi corsi d’acqua piemontesi hanno toccato o superato i livelli di guardia. Particolarmente preoccupante la situazione nel Torinese, dove i vigili del fuoco sono intervenuti a Strambino per salvare due persone rimaste intrappolate in un’automobile a causa dell’esondazione parziale del torrente Chiusella. Il peggioramento delle condizioni meteo, con accumuli previsti fino a 400 litri di pioggia per metro quadrato in 48 ore, mantiene alta l’allerta anche in Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria e sull’Alta Toscana.

Un ciclone mediterraneo in piena azione

Il maltempo che sta flagellando il Nord-Ovest italiano è causato da un profondo ciclone mediterraneo in fase di consistente intensificazione. Secondo gli esperti, ci aspettano 48 ore di piogge torrenziali, venti forti e nevicate abbondanti sulle Alpi, con un rischio concreto di esondazioni e alluvioni lampo, specialmente nelle zone più esposte del Piemonte e della Valle d’Aosta. La perturbazione, caratterizzata da una vasta saccatura atlantica che si sta approfondendo dalla regione islandese fino al Mediterraneo occidentale, sta attivando un flusso di aria calda e umida in risalita dall’Algeria che, incontrando masse d’aria più fredda, alimenta intensi sistemi temporaleschi.

Le previsioni meteorologiche indicano che giovedì 17 aprile rappresenterà il momento di massima intensità del fenomeno, con il ciclone che si approfondirà ulteriormente sul Mar Ligure, generando venti di burrasca e mareggiate lungo le coste tirreniche e liguri. Le precipitazioni continueranno a interessare con particolare intensità le regioni del Nord-Ovest, dove il persistere delle piogge su terreni già saturi potrebbe innescare fenomeni di dissesto idrogeologico significativi.

Sulle Alpi, le precipitazioni si trasformeranno in neve al di sopra dei 1600-1800 metri di quota, con accumuli che potrebbero risultare considerevoli, stimati in circa 40-50 centimetri di neve fresca nelle zone maggiormente esposte. Gli esperti sottolineano la portata eccezionale dell’evento: in alcune aree potrebbero cadere fino a 400 litri di pioggia per metro quadrato nell’arco di appena 48 ore, l’equivalente delle precipitazioni normalmente registrate nell’arco di sei mesi.

Il Piemonte nella morsa dell’emergenza

La Regione Piemonte si trova a fronteggiare una situazione critica su più fronti, con numerosi eventi che stanno mettendo a dura prova il sistema di protezione civile. Nel Verbano-Cusio-Ossola, le due frane verificatesi nei territori comunali di Villadossola e Beura Cardezza hanno costretto all’evacuazione precauzionale 30 residenti. Le operazioni si sono svolte in coordinamento con le autorità locali e i vigili del fuoco, mentre l’Arpa Piemonte ha emesso un’allerta rossa per rischio idrogeologico per la giornata di giovedì 17 aprile sulle vallate nord-occidentali.

A Pinerolo, nel Torinese, la situazione è particolarmente critica: sono stati chiusi al traffico i ponti sul torrente Lemina, precisamente in via San Michele, via Dei Mille e località Tabona. La pioggia incessante ha superato gli 80 mm in sole tre ore sulle colline circostanti, causando anche la chiusura della Provinciale 167 della Val Lemina a causa di una frana a monte e di allagamenti derivanti dall’ostruzione degli attraversamenti che convogliano le acque di alcuni rii laterali alla carreggiata.

Anche la rete ferroviaria subisce pesanti ripercussioni. La linea Biella-Santhià risulta fortemente compromessa, con tutti i treni soppressi almeno fino alle 8:00 di questa mattina. Un episodio particolarmente critico si è verificato ieri sera intorno alle 19:00, quando il treno Regionale 11727 in servizio tra Santhià e Biella si è fermato all’altezza di Sandigliano a causa dell’allagamento dei binari. A bordo si trovavano 250 passeggeri, tra cui 35 studenti minorenni di ritorno da una gita scolastica, che sono stati fatti scendere presso lo scalo ferroviario locale con l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri.

La circolazione ferroviaria è stata sospesa anche sulla linea Domodossola-Milano tra Premosello-Chiovenda e Domodossola, con ripercussioni anche sugli Eurocity della società svizzera SBB. Secondo quanto riportato da RFI, la limitazione al traffico ferroviario durerà fino alle 6 di giovedì mattina.

Il livello idrometrico dei corsi d’acqua è in rapido aumento: il Lago Maggiore ha raggiunto la pre-soglia critica a Pallanza (Verbania) mentre il Toce a Candoglia ha superato la pre-soglia. Il Sesia a Borgosesia, il torrente Sèssera a Pray, il Cervo a Vigliano e l’Elvo a Carisio hanno raggiunto il livello di guardia. Nel Torinese, il Po a San Sebastiano, la Dora Baltea a Tavagnasco e l’Orco a San Benigno hanno raggiunto la criticità ordinaria, mentre il Tanaro è in crescita.

Le altre regioni sotto allerta

Il maltempo non risparmia altre regioni del Nord Italia. In Valle d’Aosta, l’allerta è salita a livello arancione sia per criticità idraulica, legata ai livelli della Dora Baltea nella vallata centrale e in bassa Valle, sia per quella idrogeologica su tutto il territorio valdostano. Particolarmente preoccupante è il rischio valanghe, indicato a livello 4 su una scala che arriva fino a 5, con previsioni di nevicate tra 1.500 e 2.000 metri e vento forte in montagna.

Le autorità della Valle d’Aosta hanno segnalato cadute di massi in alcune località e l’esondazione di torrenti secondari. Con ordinanza del presidente della Regione, Renzo Testolin, è stata predisposta la chiusura preventiva nella notte, dalle 21 alle 7 di giovedì mattina, di numerose strade regionali, tra cui la 43 e 44 della Valle del Lys, la 1 di Perloz e la 2 per Champorcher, la 47 per Cogne, la 23 per Valsavarenche e la 24 di Rhêmes, mentre con ordinanza comunale è stata chiusa la strada regionale 30 per Ollomont.

In Liguria è stata dichiarata l’allerta gialla con previsione di burrasche e rischio temporali forti nella notte, mentre in Toscana è attiva un’allerta arancione per mareggiate e vento forte su isole e costa maremmana, con l’interruzione della statale 65 della Futa a Vaglia (Firenze) a causa di un masso pericolante. Per l’Emilia-Romagna è prevista un’allerta arancione da giovedì per vento di burrasca nella zona costiera e mare molto mosso al largo.

Le previsioni per i prossimi giorni

Le previsioni meteo indicano che dopo l’intenso maltempo di mercoledì e giovedì, è atteso un parziale miglioramento per venerdì 18 aprile, con fenomeni più isolati e una tregua tra la sera e la giornata di sabato. Tuttavia, la stabilità sarà solo temporanea: già dalla mattinata di Pasqua, domenica 20 aprile, una nuova perturbazione potrebbe raggiungere il Nordovest e la Sardegna, portando piogge sparse anche su Toscana, Umbria e Lazio nel pomeriggio, sebbene con intensità minore rispetto ai fenomeni attuali.

Il Dipartimento della Protezione Civile continua a monitorare l’evoluzione della situazione e invita la popolazione delle aree interessate a seguire le indicazioni delle autorità locali, limitando gli spostamenti nelle zone a rischio e adottando comportamenti prudenti. La coincidenza tra l’emergenza maltempo e l’inizio dell’esodo pasquale rappresenta un’ulteriore sfida per il sistema di protezione civile, già fortemente impegnato nella gestione delle criticità in corso.

Le autorità raccomandano ai viaggiatori di informarsi preventivamente sulle condizioni meteorologiche e sullo stato della viabilità prima di mettersi in viaggio, valutando l’opportunità di posticipare gli spostamenti non necessari nelle aree maggiormente colpite dal maltempo, in particolare nel Piemonte nordoccidentale dove permane l’allerta rossa.