L’Italia settentrionale è nella morsa di un potente ciclone che si è approfondito tra Mar Tirreno e Mar Ligure, provocando condizioni di maltempo estremo con precipitazioni torrenziali, venti impetuosi e un elevato rischio idrogeologico. La situazione è particolarmente critica nel Nord-Ovest, dove si registrano già accumuli di pioggia impressionanti, esondazioni di fiumi e numerosi disagi alla popolazione.
La Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo rossa per rischio idrogeologico in ampie zone del Piemonte, mentre l’allerta arancione interessa altre aree del Piemonte stesso, Lombardia, Valle d’Aosta e Sardegna. L’allerta gialla è stata estesa a una decina di regioni, tra cui Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Lazio, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia.

La perturbazione che sta colpendo l’Italia presenta caratteristiche insolite: secondo gli esperti meteorologi, si tratta di un ciclone con connotati simil-tropicali (TLC – Tropical Like Cyclone), alimentato dalle temperature superficiali del mare eccezionalmente elevate, circa 1,5°C sopra la media stagionale. Questo surplus termico fornisce l’energia necessaria alla trasformazione del ciclone in un sistema a “cuore caldo”, con una struttura che ricorda quella degli uragani.
I TLC sono caratterizzati dalla presenza di un nucleo caldo nei bassi strati atmosferici e si distinguono dai normali cicloni extratropicali per il loro meccanismo di alimentazione energetica. Mentre nei cicloni extratropicali l’energia proviene dalla differenza di temperatura tra masse d’aria diverse, in quelli tropicali deriva dalla condensazione del vapore acqueo “aspirato” dal sistema sopra la superficie del mare. I cicloni simil-tropicali mediterranei hanno una genesi mista, formandosi quando una situazione perturbata già presente viene ulteriormente alimentata dal calore del mare.
Le precipitazioni delle ultime sei ore hanno fatto registrare numeri impressionanti: 155 mm di pioggia a Pian Audi (Torino), 117 mm a Boccioleto (Vercelli), 116 mm a Camparient (Biella). L’acqua ha già iniziato a straripare in diverse zone: nel Verbano, il Toce ha superato il livello di guardia; cresce anche il lago Maggiore, per ora ancora sotto soglia ma in costante ascesa. Il Po è già oltre il livello di guardia a San Sebastiano (Torino) e a Crescentino (Vercelli), mentre si segnalano superamenti anche sull’Erro a Cartosio (Alessandria), sul Belbo a Santo Stefano Belbo (Cuneo) e sulla Bormida a Piana Crixia (Savona).
Nel Biellese, la situazione è particolarmente critica: oltre la soglia di guardia si trovano il Sesia a Campertogno, il Mastallone a Varallo, il Sessera a Pray e il Cervo a Vigliano. A Borgosesia, il Sesia ha già superato la soglia di pericolo. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente nelle prossime ore.
Le province più a rischio sono Torino, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola, dove si prevedono accumuli totali di pioggia che potrebbero raggiungere i 400 mm in 48 ore, una quantità d’acqua che normalmente cade in un intero mese. Con cumulate così elevate in un tempo relativamente breve, aumenta drasticamente il rischio di fenomeni estremi, in particolare le cosiddette “alluvioni lampo”.
Le alluvioni lampo (flash flood) rappresentano una delle minacce meteorologiche più pericolose. Si verificano a seguito di intensi temporali associati a nubifragi in lento movimento o stazionari su piccoli bacini idrici, fiumi, torrenti e perfino ruscelli che prima dell’evento possono essere anche completamente secchi. Fra la pioggia e l’arrivo dell’onda di piena trascorrono da poche decine di minuti a qualche ora, rendendo questi fenomeni particolarmente insidiosi. Possono avvenire anche in città, dove le strade si trasformano improvvisamente in torrenti impetuosi.
Il maltempo non darà tregua nei prossimi giorni. Per oggi, giovedì 17 aprile, sono previste condizioni di maltempo marcato su tutto il Nord, con piogge abbondanti e temporali, specialmente sui settori alpini e prealpini del Nordovest. Le precipitazioni saranno intense in Piemonte, con nevicate abbondanti sopra i 1300-1500 metri in Valle d’Aosta. In Liguria, Lombardia e Triveneto montuoso, il cielo sarà coperto con rovesci sparsi, più intensi nel pomeriggio.
Le regioni tirreniche (Toscana, Umbria, Lazio) saranno le più colpite dal maltempo al Centro, con piogge sparse e temporali, localmente intensi in Toscana e sul Grossetano. Le zone adriatiche (Marche, Abruzzo) vedranno nuvolosità variabile con schiarite, ma non mancheranno piovaschi pomeridiani. Al Sud, si faranno sentire impetuose raffiche di scirocco, che rischiano di superare i 100 o 110 km/h, soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia.
Anche il weekend pasquale sarà caratterizzato da condizioni meteorologiche instabili. Dopo un parziale miglioramento previsto per sabato, una nuova perturbazione colpirà progressivamente Sardegna, Liguria, Piemonte e le regioni del nord est, oltre a Toscana, Umbria e Lazio nella giornata di Pasqua. Per Pasquetta, il maltempo diffuso interesserà ancora il Nordovest, con piogge e temporali in Piemonte, Liguria e Lombardia occidentale.