La semifinale di Amici 24, andata in onda sabato 10 maggio su Canale 5, è stata caratterizzata non solo dall’annuncio dei finalisti, ma anche da un intenso momento di riflessione civica grazie al monologo di Geppi Cucciari. La comica e conduttrice sarda, ormai ospite fisso del talent show di Maria De Filippi, ha scelto di utilizzare il suo spazio per affrontare temi importanti come la democrazia e la partecipazione al voto, con un chiaro riferimento ai referendum dell’8 e 9 giugno, scatenando una bufera sui social media che l’ha vista rispondere personalmente agli insulti ricevuti.
In un contesto solitamente dedicato all’intrattenimento leggero, Geppi Cucciari ha scelto di fare “servizio pubblico”, come l’hanno definita alcuni sostenitori. Durante il suo intervento nella semifinale che ha decretato l’accesso alla finale per Daniele, Alessia, Francesco, Antonia e TrigNO, la comica ha introdotto il tema della democrazia con un approccio leggero ma incisivo, paragonandola a un condominio: “rumorosa, litigiosa, imperfetta, ma sempre meglio di un sistema in cui decide uno solo”.
“Naturalmente parlo in generale – ha precisato con ironia – non è certo che ci siano dei referendum imminenti di cui non parla nessuno… assolutamente!”. Un riferimento non troppo velato al silenzio mediatico che, secondo la conduttrice, starebbe circondando i referendum promossi dalla CGIL previsti per l’8 e 9 giugno, incentrati su temi di lavoro e cittadinanza.
La parte centrale del suo intervento ha toccato il tema dell’astensionismo: “Ancora non votare è una scelta, ma è più una questione di principio. Se ce ne freghiamo sempre, prima o poi qualcuno deciderà per noi. Su tutto: le cose piccole, le cose medie, e anche quelle grandi”. Ed ha aggiunto: “Sui social abbiamo tutti le idee chiarissime: sulla termodinamica, le riforme istituzionali, e su come si veste Elodie. Poi però ci asteniamo quando si tratta di cose importanti”.
Non appena terminata la trasmissione, sui social network si è scatenata una vera e propria tempesta di reazioni. Mentre molti telespettatori hanno apprezzato il messaggio civico lanciato dalla comica, altri hanno duramente contestato la scelta di portare temi politici all’interno di un programma di intrattenimento come Amici.
Tra i commenti più aggressivi, uno in particolare ha attirato l’attenzione per la sua violenza verbale. Un utente conosciuto come “Il Fausto” ha definito Cucciari “comica fallita, serva della sinistra”, aggiungendo anche epiteti volgari come “grandissima m****” e “pupazzo a libro paga”. Non si è trattato di un caso isolato, ma di un esempio emblematico di una serie di attacchi personali e sessisti che la conduttrice ha ricevuto dopo il suo intervento.
Questi commenti offensivi dimostrano quanto sia ancora difficile in Italia affrontare temi politici e di impegno civile, soprattutto in contesti televisivi mainstream, senza subire attacchi personali che vanno ben oltre la legittima critica o il dissenso.
La conduttrice, nota per la sua prontezza di spirito, non è rimasta in silenzio di fronte agli attacchi ricevuti. In particolare, ha scelto di rispondere direttamente su X (ex Twitter) a uno degli insulti più pesanti ricevuti, condividendo lo screenshot del messaggio offensivo e commentando: “A questo signore così elegante non sono piaciuta. Davvero un grande rammarico. E qui, @X, mi chiedo come sia possibile. Non dico dissentire, ma farlo in questo modo vergognoso“.
A questo signore così elegante non sono piaciuta. Davvero un grande rammarico. E qui, @X, mi chiedo come sia possibile. Non dico dissentire, ma farlo in questo modo vergognoso. pic.twitter.com/miH9Nti9Vv
— Geppi Cucciari (@GeppiC) May 10, 2025
Una risposta che, con ironia e fermezza, ha voluto ribadire come sia possibile dissentire nel merito senza ricorrere a insulti personali o attacchi volgari. La reazione di Cucciari ha raccolto numerosi messaggi di solidarietà da parte di followers e colleghi, amplificando ulteriormente il dibattito sull’importanza della partecipazione democratica e sulla qualità del confronto pubblico sui social media.
Rivolgendosi soprattutto ai giovani presenti in studio e al pubblico a casa, la comica ha voluto sottolineare l’importanza della partecipazione attiva alla vita democratica del Paese: “Siete il nostro futuro. Curerete i nostri mali, ci farete la dichiarazione dei redditi… magari qualcuno ci entrerà anche in casa a rubare! E allora, dite la vostra, senza paura. Anche solo per affermare che potete farlo, che ne avete diritto”.
Ha anche ricordato il valore storico del diritto di voto, soprattutto per le donne, facendo riferimento al film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi: “In quell’epoca, si votava per finta, ma le donne non potevano votare neppure per finta. Quando fu scritta la Costituzione, un senatore disse che le donne non potevano giudicare per motivi fisiologici, ossia per il ciclo. Voi uomini che scusa avete per non capire una mazza anche per le altre tre settimane?”.
La chiusura del suo monologo è stata un vero e proprio incoraggiamento alla partecipazione attiva: “In un mondo di conoscenti e di impiegati della democrazia: siate folli, siate Amici”. Un invito che, al di là delle polemiche, resta un potente messaggio civico rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
L’episodio solleva interrogativi importanti sul ruolo dei media nell’informazione politica e sulla responsabilità dei programmi di intrattenimento nel promuovere la partecipazione civica. Da un lato, c’è chi ritiene che programmi come Amici dovrebbero limitarsi al loro scopo principale, ossia l’intrattenimento e la competizione artistica; dall’altro, c’è chi apprezza che anche in contesti pop si possano affrontare temi di rilevanza sociale e politica.