L’Italia si prepara a vivere una settimana all’insegna dei forti contrasti meteorologici. Le proiezioni elaborate dai principali centri di previsione europei delineano uno scenario che vedrà la penisola letteralmente divisa in due tra violenti temporali e l’avanzata del caldo anticiclone africano. Gli esperti segnalano un quadro sinottico caratterizzato da una vasta area di bassa pressione stazionaria tra Penisola Iberica e Francia, pronta a spingere correnti fresche e instabili verso il Nord, mentre correnti calde subtropicali risaliranno dal Nord Africa interessando il Sud e le Isole maggiori.
Da lunedì 19 maggio 2025 assisteremo all’escalation di questa configurazione meteorologica che porterà conseguenze nettamente diverse tra le varie regioni italiane. Nella mattinata di lunedì, le immagini satellitari evidenzieranno un’Italia già divisa con condizioni di splendido soleggiamento al Nord e su parte delle regioni centrali, mentre il Sud sarà interessato da condizioni di maggiore instabilità, specialmente nelle aree più meridionali.

Per quanto riguarda le precipitazioni attese nelle prime ore della settimana, le attuali proiezioni meteorologiche indicano il rischio di qualche rovescio limitato alle zone alpine e prealpine, con possibilità di sconfinamenti sulle vicine pianure del Triveneto. Nel resto del paese prevarranno invece condizioni di stabilità con ampie schiarite e temperature in deciso aumento. A Roma, ad esempio, la giornata di lunedì si presenterà soleggiata con una temperatura massima prevista di 23,7°C e una minima di 11,7°C, con umidità attorno al 61% e venti fino a 15,8 km/h.
La situazione è destinata a cambiare radicalmente nei giorni successivi quando, tra martedì 20 e mercoledì 21 maggio, è previsto l’arrivo di un vero e proprio fronte temporalesco, l’ennesimo episodio di instabilità di questa tribolata primavera 2025. Le condizioni atmosferiche diventeranno particolarmente favorevoli allo sviluppo di intense celle temporalesche: l’elevata umidità nei bassi strati atmosferici, le temperature in crescita e i marcati contrasti termici tra masse d’aria completamente diverse creeranno il contesto ideale per la formazione di imponenti cumulonembi.

Gli ultimi modelli previsionali indicano che le regioni più a rischio di fenomeni intensi saranno quelle del Centro-Nord. Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia si troveranno in una situazione di particolare vulnerabilità, ma anche Toscana e Lazio potrebbero essere interessate da manifestazioni temporalesche significative, con possibilità di grandinate e forti raffiche di vento. La natura convettiva di questi fenomeni li renderà particolarmente imprevedibili e potenzialmente pericolosi, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali quando l’energia disponibile in atmosfera raggiungerà il suo picco.
Un quadro meteorologico completamente diverso caratterizzerà invece le regioni meridionali e le Isole maggiori, dove a dominare sarà l’anticiclone africano. Mentre il Nord sarà alle prese con temporali e precipitazioni abbondanti, il Sud Italia, la Sicilia e la Sardegna godranno di condizioni di tempo stabile con cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi. Le temperature in queste aree subiranno un deciso incremento, con valori massimi che potranno agevolmente superare i 28-30°C, specialmente nelle zone interne e nei fondovalle.
In Sicilia orientale, località come Lentini, Palagonia, Campofranco, Ramacca e Raddusa si preparano a giornate particolarmente calde, con massime comprese tra i 33°C e i 34°C. Anche diverse zone del Palermitano e dell’entroterra agrigentino sfioreranno temperature estive con punte di 32-33°C. In Sardegna, città come Iglesias, Carbonia, Oristano, Villacidro, Sanluri e Fordongianus faranno registrare temperature comprese tra i 31°C e i 32,5°C, mentre ad Olbia, Cagliari e Sassari i termometri toccheranno i 28-30°C.

Il caldo, seppur meno intenso, si farà sentire anche nelle regioni centrali. Nel Lazio, Roma si avvicinerà ai 27°C con un clima stabile e soleggiato, mentre nelle aree collinari e interne di Toscana e Umbria il caldo sarà mitigato dall’altitudine, ma Perugia, Siena e Arezzo si attesteranno comunque tra i 24°C e i 25°C. Nel Mezzogiorno peninsulare, Puglia, Basilicata e Calabria sperimenteranno un clima molto caldo ma secco, con temperature tra 28°C e 30°C a Foggia, Bari, Taranto, Lecce, Cosenza e Catanzaro.
Questa particolare configurazione meteorologica, con l’Italia spaccata in due tra maltempo al Nord e caldo estivo al Sud, potrebbe protrarsi anche nella settimana successiva, accompagnando il paese fino alla fine di maggio. I meteorologi sottolineano come i contrasti tra masse d’aria così differenti aumentino il rischio di fenomeni estremi, evidenziando ancora una volta come la primavera 2025 si stia rivelando particolarmente turbolenta e atipica.
La presenza di questa configurazione bloccata, con correnti atlantiche persistenti al Nord e promontorio anticiclonico al Sud, rappresenta un segnale significativo in un contesto climatico sempre più caratterizzato da eventi estremi. Le analisi degli esperti suggeriscono che l’arrivo precoce di temperature oltre i 30 gradi prima della fine di maggio potrebbe essere un indice di una possibile estate 2025 particolarmente calda, in linea con le proiezioni pubblicate dal Copernicus Climate Change Service che evidenziano una tendenza sempre più marcata all’anticipazione delle ondate di calore nell’area mediterranea.
I meteorologi raccomandano di prestare particolare attenzione alle eventuali allerte che potrebbero essere emesse dalle autorità competenti, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali maggiormente esposte al rischio di fenomeni intensi. La settimana che ci attende si preannuncia quindi all’insegna della massima variabilità, con un’Italia divisa non solo geograficamente ma anche dal punto di vista meteorologico, tra chi dovrà fare i conti con ombrelli e impermeabili e chi invece potrà già pensare a costume e crema solare.