Meteo, Anticiclone africano in arrivo con temperature fino a 35 gradi: ecco quando

L’anticiclone africano è pronto a raggiungere l’Italia dal 28 maggio, portando temperature fino a 35 gradi e segnando la fine di una primavera particolarmente instabile e piovosa.

Dopo settimane di instabilità meteorologica che hanno caratterizzato una primavera particolarmente capricciosa, l’Italia si prepara ad accogliere una svolta climatica destinata a rivoluzionare completamente lo scenario atmosferico della penisola. L’anticiclone africano, rimasto finora in disparte nelle regioni desertiche del Maghreb, è pronto a spingere le sue propaggini verso il bacino del Mediterraneo, portando con sé una massa d’aria calda di origine subtropicale che promette di inaugurare l’estate meteorologica con anticipo rispetto ai tempi consueti.

Le previsioni elaborate dai principali centri meteorologici europei convergono unanimemente su una data chiave: mercoledì 28 maggio rappresenterà il momento di svolta definitivo per il clima italiano. Lorenzo Tedici, meteorologo del portale iLMeteo.it, conferma che “dopo le ultime precipitazioni sulle Alpi orientali, una vasta area di alta pressione di origine subtropicale si espanderà dall’interno del deserto del Sahara fino al bacino del Mediterraneo inglobando di conseguenza anche il nostro Paese”. Questa configurazione barica segnerà la fine di un periodo prolungato di instabilità che ha visto alternarsi frequenti perturbazioni atlantiche, temporali intensi e temperature al di sotto delle medie stagionali su gran parte del territorio nazionale.

Il maggio 2025 verrà ricordato negli annali meteorologici per l’assenza quasi totale dell’anticiclone sull’Italia, sia quello delle Azzorre che quello africano, una situazione anomala che ha determinato condizioni di frequente maltempo e valori termici decisamente contenuti per il periodo. Le analisi modellistiche del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine evidenziano come l’attuale circolazione mediamente occidentale umida, che ha dominato la scena meteorologica mediterranea nelle ultime settimane impedendo ogni tentativo dell’anticiclone subtropicale di espandersi verso nord, stia mostrando chiari segni di indebolimento.

La massa d’aria calda di matrice subtropicale in arrivo dal Nord Africa si caratterizza per la sua capacità di generare condizioni di estrema stabilità atmosferica accompagnate da un’impennata termica significativa. Le proiezioni indicano che il caldo si manifesterà con particolare intensità nelle pianure settentrionali, lungo le coste tirreniche e nelle due isole maggiori, dove i valori massimi durante le ore pomeridiane si porteranno diffusamente oltre la soglia dei 28-30 gradi centigradi. Non si esclude che nelle aree più favorevoli alla concentrazione del calore, come le pianure padane e le zone interne del Centro-Sud, si possano raggiungere picchi termici anche superiori, con punte che potrebbero sfiorare i 35-37 gradi nelle regioni meridionali e nelle isole.

La configurazione sinottica prevista per gli ultimi giorni di maggio presenta tuttavia alcune insidie che potrebbero temporaneamente compromettere l’efficacia dello scudo anticiclonico. Tra il 29 e il 30 maggio, il bordo orientale dell’alta pressione africana potrebbe lasciare alcuni varchi attraverso i quali correnti più fresche e instabili di origine balcanica potrebbero infiltrarsi, generando condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche intensi nelle regioni del Nord-Est e lungo i settori adriatici. Questi fenomeni, seppur localizzati, potrebbero assumere caratteristiche di violenza con presenza di grandine e forti raffiche di vento, rappresentando gli ultimi colpi di coda dell’instabilità primaverile prima dell’affermazione definitiva del regime estivo.

L’evoluzione meteorologica attesa per l’inizio di giugno conferma la tendenza al consolidamento dell’anticiclone africano su tutto il bacino mediterraneo, con una progressiva estensione della cupola di alta pressione che dovrebbe garantire condizioni di stabilità duratura e temperature costantemente superiori alle medie climatiche del periodo. Le simulazioni del modello ECMWF suggeriscono per il primo mese dell’estate meteorologica un’anomalia termica positiva fino a tre gradi centigradi rispetto alle medie trentennali su gran parte del territorio italiano, configurando uno scenario che potrebbe prolungarsi per l’intera prima decade di giugno.

Questo cambiamento rappresenta un fenomeno di transizione stagionale in piena regola, coincidente con l’avvio dell’estate meteorologica fissato convenzionalmente al primo giugno. La risalita dell’anticiclone subtropicale dalle regioni sahariane verso l’Europa meridionale costituisce un pattern ricorrente nel clima mediterraneo, ma la sua intensità e precocità quest’anno potrebbero configurarlo come una delle prime significative ondate di calore della stagione. I meteorologi sottolineano come questa prima fiammata africana richiederà particolare attenzione, considerando che l’organismo umano non risulta ancora completamente acclimatato alle temperature elevate dopo mesi di condizioni termiche relativamente fresche.

Le implicazioni di questo cambiamento si estenderanno ben oltre l’aspetto puramente meteorologico, influenzando significativamente i settori dell’agricoltura, del turismo e della gestione delle risorse idriche. Le regioni settentrionali, in particolare la Pianura Padana, potrebbero sperimentare i primi episodi di stress termico della stagione, mentre le aree costiere beneficeranno dell’effetto mitigante delle brezze marine che tenderanno ad attenuare l’intensità del caldo percepito durante le ore diurne. Il Sud Italia e le isole maggiori si prepareranno invece ad accogliere condizioni tipicamente estive con notti progressivamente più calde e l’instaurarsi di quel regime di stabilità anticiclonica che caratterizzerà presumibilmente gran parte della stagione estiva.

In prospettiva, l’arrivo dell’anticiclone africano segna la conclusione di una primavera meteorologicamente anomala, caratterizzata da un susseguirsi di perturbazioni atlantiche che hanno mantenuto il clima su valori decisamente al di sotto delle aspettative stagionali. La svolta attesa per la fine di maggio rappresenta quindi non solo un cambiamento nelle condizioni atmosferiche immediate, ma anche l’inizio di una fase climatica destinata a caratterizzare i prossimi mesi estivi, con temperature che potrebbero stabilizzarsi su valori costantemente superiori alle medie di riferimento e condizioni di stabilità prolungata su gran parte del territorio nazionale.