L’Italia si prepara a voltare pagina dal punto di vista meteorologico dopo settimane caratterizzate da instabilità persistente e fenomeni temporaleschi diffusi. Le previsioni indicano che nei prossimi giorni, specificamente martedì 27 e mercoledì 28 maggio, si verificheranno le ultime precipitazioni significative prima dell’arrivo di una fase anticiclonica destinata a portare stabilità atmosferica e temperature tipicamente estive su gran parte del territorio nazionale
Il mese di maggio 2025 verrà ricordato negli annali meteorologici per l’assenza prolungata dell’anticiclone sull’Italia, sia di quello delle Azzorre che di quello Africano. Questa configurazione ha determinato una primavera particolarmente instabile, con frequenti episodi di maltempo che hanno caratterizzato l’andamento climatico delle ultime settimane. Gli esperti meteorologi hanno confermato come questa situazione sia stata determinata da dinamiche atmosferiche globali, con un ruolo chiave giocato dalla Zona di Convergenza Intertropicale che quest’anno mostra una dinamica meno intensa del solito. Anomalie nelle temperature oceaniche equatoriali non hanno favorito una robusta attività monsonica, limitando di conseguenza la spinta verso nord dell’Anticiclone Africano
Le regioni del Centro-Nord si troveranno nelle prossime ore in una sorta di zona di convergenza dove interagiranno masse d’aria con caratteristiche termiche molto diverse. Da una parte le correnti fredde pilotate da un ciclone presente sull’Europa orientale, dall’altra le masse d’aria più calde in risalita dal continente africano. Proprio in questa configurazione atmosferica avvengono i contrasti più intensi e potenzialmente pericolosi, con l’eccesso di calore che aumenta significativamente il rischio di eventi meteorologici estremi come nubifragi e grandinate di forte intensità
Le regioni maggiormente interessate dalle precipitazioni più intense saranno Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo, dove sono attese condizioni di instabilità pronunciata con fenomeni temporaleschi che tuttavia non dureranno per l’intera giornata. Le previsioni indicano che questi episodi precipitativi avranno durata limitata, al massimo di poche ore, per poi lasciare spazio al ritorno di condizioni soleggiate. Il Veneto in particolare si trova già sotto osservazione per fenomeni meteorologici significativi, con temperature gradevoli che oscillano tra minime di 15°C e massime di 21°C, ma con precipitazioni attese per circa metà del mese di maggio
Sebbene l’instabilità abbia caratterizzato gran parte del mese di maggio, le proiezioni meteorologiche indicano una svolta significativa a partire dal 27 maggio. Questa data potrebbe rappresentare l’avvio definitivo della stagione calda, con l’Italia che si troverà già in una fase pre-estiva caratterizzata da giornate più asciutte, temperature in crescita e instabilità confinata esclusivamente a brevi episodi pomeridiani sui rilievi montuosi. I modelli meteorologici convergono nell’indicare questo periodo come il momento di transizione verso un pattern atmosferico più stabile e tipicamente estivo

Nei giorni successivi alle ultime precipitazioni, l’anticiclone riuscirà ad espandersi in maniera più generalizzata su tutto il territorio nazionale, garantendo condizioni di tempo stabile con cielo sereno e temperature che raggiungeranno valori compresi tra 28 e 30°C. Le proiezioni dei principali centri di calcolo meteorologico, incluso il modello europeo ECMWF, lasciano intravedere un rafforzamento progressivo dell’area di alta pressione che, dopo giorni di difficoltà nel stabilizzarsi, dovrebbe finalmente riuscire a radicarsi sul Mediterraneo centrale. Questa configurazione interesserà inizialmente il Sud Italia per poi estendersi gradualmente anche alle regioni del Centro-Nord
L’evoluzione meteorologica prevista assume particolare rilevanza in vista dell’avvio del mese di giugno, coincidente con l’inizio ufficiale dell’estate meteorologica. Le condizioni di stabilità atmosferica dovrebbero accompagnare gli italiani fino al ponte festivo della Festa della Repubblica, offrendo le prime autentiche prove d’estate dopo settimane di tempo incerto e variabile. Il Sud Italia dovrebbe beneficiare per primo della protezione anticiclonica, mentre il Nord vedrà una stabilizzazione più graduale ma comunque in linea con l’evoluzione stagionale
Tuttavia, la fase di transizione non sarà priva di rischi meteorologici. Il contrasto termico tra l’aria più fredda in quota e quella più calda e umida al suolo crea un ambiente ideale per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi di forte intensità. L’energia accumulata a livello del terreno, unita all’instabilità in quota, può facilmente innescare celle temporalesche capaci di generare nubifragi, raffiche di vento significative e soprattutto grandinate di dimensioni notevoli. Questo scenario si è già verificato in diverse occasioni durante il mese di maggio, con temporali intensi particolarmente al Nord, accompagnati da grandine grossa e colpi di vento

Le temperature massime, dopo il passaggio delle ultime perturbazioni, dovrebbero attestarsi inizialmente su valori di 25-26°C per poi registrare un incremento progressivo. Le zone interne del Centro-Sud potrebbero già nei primi giorni di giugno toccare o superare la soglia dei 30°C, segnalando l’ingresso definitivo in una configurazione estiva. Non si tratterà ancora di una fase eccessivamente calda, ma di un tempo stabile e più asciutto, con temperature in rialzo soprattutto nei valori massimi giornalieri
Questa evoluzione rappresenta il primo segnale concreto che la primavera instabile sta lasciando spazio a una nuova configurazione stagionale, caratterizzata da giornate più luminose e stabili. L’anticiclone delle Azzorre dovrebbe tornare protagonista sullo scenario meteorologico del Mediterraneo, garantendo quella stabilità atmosferica che molti italiani attendono dopo settimane di incertezza meteorologica. Il periodo compreso tra il 27 maggio e il primo giugno si configura quindi come la data simbolica dell’ingresso dell’estate 2025, con condizioni che dovrebbero mantenersi favorevoli almeno fino al ponte festivo di inizio giugno