Flavio Cobolli rappresenta una delle promesse più concrete del tennis italiano contemporaneo, incarnando perfettamente quella generazione d’oro che sta riscrivendo la storia della racchetta nazionale. Nato a Firenze il 6 maggio 2002, questo giovane atleta di 23 anni ha saputo costruire una carriera di straordinario valore, raggiungendo il suo miglior ranking ATP alla posizione numero 30 il 30 settembre 2024 e conquistando il suo primo titolo del circuito maggiore nel 2025 al Romanian Open di Bucarest. La sua parabola ascendente lo ha portato a diventare attualmente il quarto tennista italiano nel ranking mondiale, inserendosi di diritto nel panorama d’élite di una nazione che vanta campioni del calibro di Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini.
La carriera di Cobolli affonda le radici in una tradizione familiare legata al tennis, essendo figlio di Stefano Cobolli, ex tennista professionista che ha raggiunto la posizione numero 236 del ranking ATP e che oggi ricopre il ruolo di allenatore del figlio. Questa eredità sportiva ha certamente influenzato il percorso del giovane romano d’adozione, che nonostante sia nato a Firenze si considera a tutti gli effetti un cittadino della Capitale, manifestando anche una passione sconfinata per la AS Roma. Il soprannome “Cobbo” con cui è universalmente conosciuto negli ambienti tennistici riflette la sua personalità diretta e la capacità di creare un legame immediato con appassionati e media.
Il percorso formativo di Flavio Cobolli presenta aspetti particolarmente interessanti che testimoniano la sua versatilità atletica e la determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Durante l’adolescenza, infatti, il giovane tennista ha coltivato parallelamente due passioni sportive, dividendo il proprio tempo tra la racchetta e il pallone. La sua esperienza calcistica lo ha portato fino alle giovanili della AS Roma all’età di 13 anni, dove militava nel ruolo di terzino sotto la supervisione di Bruno Conti. Questa duplice formazione sportiva ha contribuito a sviluppare quelle qualità atletiche e mentali che oggi caratterizzano il suo stile di gioco sul campo da tennis, dove dimostra una resistenza fisica notevole e una capacità tattica raffinata.
La svolta definitiva verso il tennis professionistico è avvenuta progressivamente attraverso un percorso di maturazione che ha visto Cobolli distinguersi già nelle categorie giovanili. La sua esperienza nel circuito ITF Junior ha preso il via nel 2017, quando aveva appena 15 anni, e ha raggiunto il suo apice con la vittoria del titolo di doppio al Roland Garros juniores del 2020, conquistato in coppia con Dominic Stricker. Questo successo rappresentava già un segnale importante delle sue potenzialità, consolidatosi ulteriormente con la partecipazione alla Junior Davis Cup del 2018 insieme a Lorenzo Musetti e Luca Nardi, esperienza che ha contribuito a formare il nucleo di quella che sarebbe diventata la nuova generazione del tennis azzurro.
L’ingresso nel circuito professionistico di Cobolli è stato caratterizzato da una progressione costante e metodica, che ha visto il tennista romano costruire le basi della propria carriera attraverso i tornei Challenger e ITF. Il suo debutto assoluto nel circuito ATP è avvenuto nel 2021 all’Emilia-Romagna Open di Parma, dove ha ottenuto la sua prima vittoria battendo Marcos Giron e raggiungendo una nuova posizione di carriera al numero 386 mondiale. Questo risultato ha rappresentato il primo mattone di una costruzione paziente che lo ha portato a vincere il suo primo titolo Challenger nel 2022 a Zadar, in Croazia, sconfiggendo Daniel Michalski con il punteggio di 6-4, 6-2.
L’anno 2024 ha segnato una svolta decisiva nella carriera di Flavio Cobolli, rappresentando il momento di definitiva consacrazione a livello internazionale. La stagione si è aperta con l’accesso al tabellone principale degli Australian Open, dove ha ottenuto la sua prima vittoria in uno Slam battendo il cileno Nicolas Jarry e spingendosi fino al terzo turno prima di cedere contro Alex de Minaur. Questo risultato ha dato il via a una serie di prestazioni di alto livello che lo hanno portato a raggiungere per la prima volta il terzo turno di un Masters 1000 al Mutua Madrid Open, dove ha sconfitto due tennisti cileni, Alejandro Tabilo e nuovamente Nicolas Jarry.
Il culmine della stagione 2024 per Cobolli è arrivato con la conquista della sua prima finale ATP al torneo di Washington, dove ha dimostrato una maturità tecnica e mentale straordinaria. Il percorso verso l’atto conclusivo ha visto il tennista romano sconfiggere avversari di primissimo piano come David Goffin, Alejandro Davidovich Fokina (salvando ben 5 match point), Alex Michelsen e Ben Shelton, prima di arrendersi in finale a Sebastian Korda. Questo risultato gli ha permesso di raggiungere il numero 33 del ranking mondiale, consolidando ulteriormente la sua posizione nell’élite del tennis internazionale e dimostrando di poter competere alla pari con i migliori giocatori del circuito.
L’evoluzione di Cobolli ha trovato il suo coronamento nel debutto con la maglia della Nazionale italiana in Coppa Davis 2024, evento che ha rappresentato per lui il raggiungimento di un obiettivo a lungo inseguito. La sua prima apparizione nelle Finals si è svolta durante la fase a gironi di Bologna, dove ha avuto l’opportunità di contribuire alla difesa del titolo conquistato dall’Italia nel 2023. Nonostante un esordio difficile con la sconfitta contro Zizou Bergs, Cobolli ha saputo riscattarsi immediatamente vincendo il suo primo incontro in Davis Cup contro l’olandese Tallon Griekspoor in tre set combattuti.
La consacrazione definitiva è arrivata nel 2025 con la conquista del suo primo titolo ATP al Romanian Open di Bucarest, risultato che ha suggellato un percorso di crescita costante e ha dimostrato la sua capacità di vincere ai massimi livelli del tennis mondiale. Durante questo torneo, Cobolli ha dimostrato grande determinazione superando avversari di qualità come Richard Gasquet, Filip Misolic e Damir Džumhur, prima di sconfiggere in finale la testa di serie numero uno Sebastián Báez. Questo successo rappresenta non solo un traguardo personale di straordinaria importanza, ma anche un ulteriore tassello nella crescita del movimento tennistico italiano, che continua a produrre talenti capaci di imporsi sulla scena mondiale.
Lo stile di gioco di Flavio Cobolli riflette perfettamente la sua personalità determinata e la sua preparazione tecnica accurata, caratteristiche che lo rendono un avversario temibile su qualsiasi superficie. Destrimane con rovescio a due mani, predilige la terra rossa e ha nel dritto il suo colpo più incisivo, arma che gli permette di dettare i ritmi degli scambi e di mettere in difficoltà anche gli avversari più quotati. La sua preparazione atletica, curata nei minimi dettagli presso la Rome Tennis Academy, gli consente di sostenere match lunghi e impegnativi, mentre la sua intelligenza tattica lo aiuta a trovare le soluzioni giuste nei momenti decisivi delle partite più importanti.