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Meteo, Luglio sarà caldo come Giugno? Ecco le ultime previsioni

Il Centro Europeo ECMWF conferma temperature oltre i 35°C fino al 20 luglio dopo un break temporalesco nel weekend 5-6. L’estate 2025 prosegue con caldo estremo e Heat Dome mediterraneo.

Il mese di luglio 2025 si delinea come una delle pagine più roventi nella storia meteorologica italiana, secondo le ultime proiezioni elaborate dal prestigioso Centro Meteorologico Europeo ECMWF. Dopo un finale di giugno caratterizzato da temperature eccezionali che hanno sfiorato i 40°C in diverse città del Nord Italia, con lo zero termico che ha superato la soglia record dei 5000 metri sulle Alpi, il primo mese dell’estate meteorologica promette di essere ancora più impegnativo dal punto di vista termico.

Le elaborazioni del supercomputer di Reading parlano chiaro: luglio 2025 sarà segnato da un’anomalia termica senza precedenti, soprattutto nelle regioni meridionali d’Europa e in Italia. Il mese potrebbe rivelarsi ancora più rovente di giugno, che già ha fatto registrare temperature al limite della sopportazione in molte aree della Penisola, confermando una tendenza che vede l’anticiclone africano protagonista indiscusso delle nostre estati.

Secondo l’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, la configurazione atmosferica di luglio sarà caratterizzata dalla presenza stabile di una possibile Heat Dome, una cupola di calore che si stabilizzerà sul bacino del Mediterraneo. Questo tipo di configurazione atmosferica ha già provocato in passato ondate di calore estremo e prolungato, soprattutto durante le estati del 2023 e 2022, causando gravi disagi alla popolazione e danni significativi alle coltivazioni agricole.

Una delle conferme più preoccupanti della situazione climatica attuale arriva dalle temperature del mare Adriatico settentrionale, che mostrano valori superficiali già vicini ai 26°C, un livello che normalmente si osserva a fine agosto. Questo indica un riscaldamento anticipato e anomalo delle acque marine, alimentato dal clima sempre più caldo e da una circolazione atmosferica spesso bloccata, che accelera l’evaporazione e aumenta i livelli di umidità nell’atmosfera.

Nonostante il dominio dell’alta pressione africana, il primo weekend di luglio porterà un cambio di scenario significativo. Già a partire da sabato 5 luglio si cominceranno a percepire i primi effetti concreti della rottura barica, con l’ingresso di aria atlantica più fresca che inizierà a scalfire il bordo settentrionale dell’anticiclone, alimentando una maggiore instabilità atmosferica in particolare su Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Domenica 6 luglio rappresenterà il vero punto di svolta temporalesco, con le proiezioni che mostrano il possibile arrivo di uno o due impulsi frontali a carattere freddo, capaci di scatenare una reazione atmosferica violenta caratterizzata da temporali a struttura multicellulare, raffiche di vento intense, grandine di medie e grandi dimensioni e un calo sensibile delle temperature, almeno nelle regioni settentrionali. Il rischio di fenomeni violenti non va sottovalutato, poiché i temporali potranno manifestarsi in maniera improvvisa, con piogge intense, grandinate significative e colpi di vento localmente molto forti.

Il break temporalesco del weekend rappresenterà tuttavia solo una breve parentesi nell’estate 2025. Secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo, dal 9-10 luglio l’anticiclone subtropicale tornerà a distendersi sul bacino del Mediterraneo, dando il via a nuove fiammate di caldo africano che caratterizzeranno la parte centrale del mese. Le temperature previste saranno ben oltre le medie climatiche di riferimento, con punte massime spesso oltre i 35°C in molte città italiane, almeno fino al 20 del mese.

L’analisi delle temperature previste per luglio mostra una distribuzione del calore particolarmente intensa, con valori che potrebbero superare i 40°C in diverse aree della Penisola. Le prime città a superare questa soglia critica potrebbero essere localizzate in Sardegna, nella Puglia interna e in alcune zone della pianura Padana, mentre anomalie termiche fino a +4°C rispetto alle medie climatiche del trentennio 1991-2020 sono attese su gran parte del territorio nazionale.

Un fenomeno particolarmente preoccupante sarà l’intensificarsi delle notti tropicali, caratterizzate da temperature minime che non scendono sotto i 20°C. Questa condizione, già registrata in anticipo rispetto alle medie storiche, comporta significativi disaggi per la popolazione, compromettendo la qualità del sonno e aumentando lo stress termico notturno. Gli esperti ricordano che il record di notti tropicali si stabilì nell’estate del 2003, quando se ne contarono 65, mentre la media dei 30 anni dal 1971 al 2000 era di sole 25 notti, quasi raddoppiata dal 2001 al 2024 con una media di 45.

L’incremento delle temperature marine rappresenta un altro elemento di preoccupazione per l’evoluzione meteorologica di luglio. Le acque del Mar Ligure, del Tirreno e dello Ionio vedranno un ulteriore incremento della temperatura superficiale, con valori fino a +1,5°C sopra la norma, soprattutto tra Sicilia e Calabria. Questa condizione potrebbe amplificare l’instabilità atmosferica verso la fine del mese, favorendo lo sviluppo di fenomeni temporaleschi più intensi.

L’estate 2025 potrebbe dunque proseguire su questa falsariga critica, caratterizzata da ondate di caldo estremo interrotte soltanto da pericolosi blitz temporaleschi che, pur offrendo un sollievo temporaneo dalle temperature elevate, portano con sé il rischio di fenomeni meteorologici violenti e improvvisi. La sfida per le prossime settimane sarà quella di gestire gli impatti di questa configurazione atmosferica eccezionale, che conferma il luglio 2025 come uno dei mesi potenzialmente più caldi mai registrati nella storia meteorologica italiana.

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