Maddie McCann, riprese le ricerche dopo 18 anni: ecco perché

Dopo 18 anni dalla scomparsa, riprendono le ricerche di Maddie McCann in Portogallo con l’ispezione di pozzi vicino Praia da Luz, in una corsa contro il tempo per incriminare il sospettato Christian Brueckner prima della sua scarcerazione.
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Diciotto anni dopo la scomparsa di Madeleine “Maddie” McCann, la bambina britannica di tre anni sparita nel nulla durante una vacanza in famiglia a Praia da Luz, in Portogallo, le autorità tedesche e portoghesi hanno riavviato le ricerche con rinnovata urgenza. Dal 3 giugno 2025, una trentina di agenti della polizia tedesca stanno ispezionando freneticamente due pozzi situati a dieci minuti di auto dalla località turistica dell’Algarve dove avvenne la scomparsa. L’operazione, che dovrebbe concludersi venerdì 6 giugno, rappresenta una corsa contro il tempo per raccogliere prove sufficienti a incriminare formalmente Christian Brueckner, il cittadino tedesco di 48 anni considerato il principale sospettato, prima che possa ottenere la scarcerazione anticipata prevista per settembre.

Madeleine Beth McCann nacque il 12 maggio 2003 a Leicester, in Inghilterra, figlia dei medici Kate e Gerry McCann. La sera del 3 maggio 2007, mentre la famiglia si trovava in vacanza a Praia da Luz, nella regione dell’Algarve, la piccola Maddie dormiva nell’appartamento al piano terra del resort insieme ai fratelli gemelli Sean e Amelie, di due anni. I genitori avevano scelto di cenare con un gruppo di amici in un ristorante situato a circa 120 metri di distanza, controllando periodicamente i bambini durante la serata. Quando Kate McCann si recò a verificare le condizioni dei figli intorno alle 22:00, scoprì che Madeleine era scomparsa.

La scomparsa di Maddie si trasformò rapidamente in uno dei casi di persona scomparsa più seguiti della storia moderna, attirando l’attenzione mediatica internazionale e generando una copertura giornalistica senza precedenti. Il 9 maggio 2007, l’Interpol diffuse un allarme mondiale per la sua ricerca, mentre le indagini iniziali della Polícia Judiciária portoghese conclusero che la bambina fosse stata rapita. Tuttavia, le investigazioni presero una svolta controversa quando due cani addestrati per rilevare odori di cadavere segnalarono tracce nell’appartamento dove soggiornava la famiglia McCann, dietro un divano nella stanza principale e nella camera da letto, oltre che su alcuni indumenti e un peluche della bambina.

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Le indagini portoghesi si concentrarono inizialmente su Robert Murat, un residente locale dichiarato ufficialmente sospettato il 15 maggio 2007, insieme a un suo conoscente, Sergey Malinka, e alla fidanzata di quest’ultimo. Successivamente, anche Kate e Gerry McCann furono dichiarati sospettati il 7 settembre dello stesso anno, con l’ipotesi che avessero ucciso accidentalmente la figlia e occultato il corpo. Tuttavia, il 21 luglio 2008, sia Murat che i coniugi McCann furono scagionati da ogni accusa e il loro status di sospettati fu revocato. Il procuratore generale portoghese Monteiro chiuse il caso senza risultati, pur rimanendo aperto per la procura inglese e l’Interpol.

Una svolta significativa si verificò il 4 giugno 2020, quando la procura federale tedesca annunciò che Christian Brückner, cittadino tedesco all’epoca 43enne, era sospettato del rapimento e dell’omicidio di Madeleine McCann. Brueckner aveva vissuto in Portogallo, precisamente nella regione dell’Algarve, tra il 1995 e il 2007, e secondo la procura tedesca sarebbe entrato nella stanza d’albergo per commettere un furto, decidendo poi di portare via la bambina. L’uomo aveva già precedenti per sospetti abusi sessuali su minori e stupri, ed era detenuto per lo stupro di una turista americana di 72 anni avvenuto nel 2005 proprio a Praia da Luz.

Le nuove ricerche avviate nel giugno 2025 si concentrano su un’area particolarmente significativa: i pozzi oggetto delle perquisizioni si trovano nella zona dove si presume che Brueckner abbia vissuto per mesi con un camper. L’operazione è stata autorizzata in base a un mandato emesso dalle autorità tedesche e coordinata dalla Procura del Distretto di Faro. La Polícia Judiciária portoghese ha impiegato 30 ispettori per condurre le ricerche in una vasta area tra la città di Lagos e Praia da Luz, con tutto il materiale raccolto che sarà consegnato alla polizia tedesca per l’analisi.

L’urgenza che caratterizza queste nuove ricerche è motivata da una scadenza cruciale: Brueckner sta attualmente scontando una condanna a sette anni di carcere in Germania per lo stupro della donna americana, ma sta tentando di ottenere la libertà vigilata dopo aver scontato meno della metà della pena. Con la data di rilascio prevista per settembre, la polizia ha poco tempo per formalizzare le accuse nel caso McCann e emettere un nuovo mandato di arresto che mantenga Brueckner dietro le sbarre. La situazione è diventata ancora più critica dopo l’assoluzione choc dell’uomo, avvenuta lo scorso anno, in un altro caso riguardante accuse di stupro e abusi sessuali in Portogallo tra il 2000 e il 2017.

Recenti sviluppi investigativi hanno rafforzato i sospetti su Brueckner. Secondo un’inchiesta giornalistica condotta dal tabloid britannico The Sun e dall’emittente Channel 4, gli investigatori avrebbero trovato tra il materiale sequestrato all’uomo prove documentali che includono una raccolta di immagini di bambini abusati. Inoltre, nel settembre 2024 sono emerse rivelazioni significative da parte di Laurentiu Codin, compagno di cella di Brueckner, che ha testimoniato davanti ai giudici di un tribunale di Braunschweig. Codin ha riferito che Brueckner gli avrebbe raccontato di essere entrato in un appartamento dell’Algarve durante un tentativo di furto, non trovando denaro ma “prendendo una bambina”, aggiungendo che “due ore dopo c’erano poliziotti e cani dappertutto”.

Il procuratore generale Hans Christian Wolters di Braunschweig, che coordina l’inchiesta attuale sul caso Maddie, ha ribadito pubblicamente di ritenere che Brueckner sia “un pericoloso sadico psicopatico” e che abbia effettivamente “rapito e ucciso” la bambina inglese nel 2007, nonostante i suoi proclami di innocenza. Tuttavia, Wolters ha anche ammesso le difficoltà nel raccogliere prove sufficienti per sostenere un processo, evidenziando l’importanza cruciale delle attuali ricerche. La polizia metropolitana di Londra ha confermato di essere al corrente delle perquisizioni condotte dalla polizia federale tedesca, dichiarando che fornirà assistenza ai colleghi internazionali dove necessario.

Le ricerche attuali rappresentano la ripresa ufficiale delle investigazioni dopo le ultime operazioni condotte nel maggio 2023, quando la polizia portoghese aveva effettuato ricerche presso la diga dell’Arade a Silves, sempre su richiesta delle autorità tedesche e con la presenza di funzionari britannici. Quella operazione era stata motivata da una soffiata del 2008 che segnalava che il corpo della bambina britannica era stato abbandonato in quelle acque. Il caso Maddie McCann continua a rappresentare uno dei misteri irrisolti più seguiti a livello internazionale, con la famiglia McCann che negli anni ha mantenuto viva l’attenzione pubblica attraverso campagne di sensibilizzazione e l’utilizzo di investigatori privati, oltre al sostegno dell’operazione Grange lanciata da Scotland Yard nel 2011.