Meteo, tra poche ore in Arrivo Forti Temporali e Acquazzoni: le Regioni a Rischio

Allerta gialla per temporali intensi, grandine e forti venti su Sicilia e Calabria per venerdì 20 giugno, mentre un vortice freddo mantiene l’instabilità atmosferica nelle regioni meridionali.

La situazione meteorologica nelle estreme regioni meridionali d’Italia presenta un quadro di marcata instabilità atmosferica che continuerà a caratterizzare le prossime ore, con particolare riferimento alla giornata di venerdì 20 giugno. Nonostante l’anticiclone africano stia progressivamente riguadagnando terreno sul bacino del Mediterraneo, un insidioso vortice di aria fredda in quota staziona da diversi giorni nelle immediate vicinanze della Sicilia, alimentando condizioni di persistente instabilità che si traducono in fenomeni meteorologici di notevole intensità.

Il Dipartimento della Protezione Civile, in stretta collaborazione con le regioni interessate, ha emanato un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prolunga e amplia quello diffuso nelle ore precedenti. Le previsioni meteorologiche disponibili indicano il persistere di precipitazioni sparse a prevalente carattere temporalesco sulla Sicilia, con fenomeni che si estenderanno anche alla Calabria nelle ore centrali della giornata.

La configurazione barica attuale vede la presenza di un piccolo ma determinate vortice ciclonico che, posizionato tra il basso Tirreno e le acque circostanti la Sicilia, continua a mantenere attive le condizioni di instabilità atmosferica. Questo sistema depressionario, caratterizzato da aria fredda in quota, interagisce con le masse d’aria più calde presenti nei bassi strati atmosferici, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente attive.

I fenomeni meteorologici previsti per le prossime ore presentano caratteristiche di particolare intensità e pericolosità. Le precipitazioni non si limiteranno a semplici acquazzoni, ma assumeranno frequentemente carattere temporalesco, accompagnate da una serie di fenomeni accessori che richiedono massima attenzione da parte della popolazione. Tra questi si segnalano rovesci di forte intensità capaci di scaricare quantitativi pluviometrici considerevoli in tempi molto ridotti, attività elettrica intensa con fulmini frequenti, locali grandinate che potrebbero interessare aree circoscritte ma con effetti significativi, e forti raffiche di vento che accompagneranno il transito delle celle temporalesche più organizzate.

La distribuzione geografica dei fenomeni vedrà la Sicilia al centro dell’attenzione meteorologica, con l’intero territorio regionale interessato da precipitazioni di varia intensità. Particolarmente esposti risulteranno i versanti tirrenico e ionico dell’isola, dove l’orografia favorisce l’intensificazione dei fenomeni convettivi. Le province di Catania, Siracusa e Ragusa, già colpite da episodi di maltempo nelle ore precedenti, continueranno a essere monitorate con particolare attenzione.

La Calabria non sarà esente dai fenomeni perturbati, con particolare riferimento ai settori centro-meridionali della regione dove l’instabilità si manifesterà principalmente nelle ore pomeridiane e serali. I versanti tirrenico e ionico calabresi risulteranno ugualmente esposti al rischio di temporali intensi, con possibili ripercussioni sulla viabilità e sulle attività all’aperto.

Sulla base dell’analisi dei fenomeni previsti e della valutazione dei rischi associati, è stata emanata un’allerta di livello giallo per la giornata di venerdì 20 giugno su tutto il territorio di Calabria e Sicilia. L’allerta interessa tre tipologie di rischio specifiche: il rischio temporali, caratterizzato dalla possibilità di fenomeni convettivi intensi con associate manifestazioni accessorie pericolose; il rischio idraulico, legato alla possibilità di rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua minori e nei sistemi di drenaggio urbano; il rischio idrogeologico, connesso alla possibilità di smottamenti e frane in aree già rese fragili dalle precipitazioni precedenti.

Un elemento di particolare interesse meteorologico riguarda l’estensione dell’allerta anche ad alcune aree della Lombardia, specificatamente i settori dell’alta pianura orientale, della Valchiavenna, della media-bassa Valtellina, della Valcamonica, delle zone lacustri e prealpine orientali. Questa configurazione evidenzia come l’instabilità atmosferica non si limiti esclusivamente alle regioni meridionali, ma coinvolga anche settori settentrionali attraverso dinamiche atmosferiche complesse.

Le condizioni meteorologiche attuali si inseriscono in un contesto più ampio caratterizzato dal progressivo ritorno dell’anticiclone africano sul bacino del Mediterraneo. Tuttavia, prima che questa configurazione di alta pressione possa stabilizzarsi completamente, il sistema perturbato attualmente attivo deve completare il proprio ciclo evolutivo, mantenendo attive le condizioni di instabilità per almeno le prossime ventiquattro ore.

Le previsioni per il fine settimana indicano un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche, con l’espansione dell’anticiclone africano che dovrebbe determinare una fase di maggiore stabilità atmosferica. Tuttavia, questo miglioramento sarà accompagnato da un sensibile aumento delle temperature, con valori che potrebbero raggiungere picchi considerevoli nelle aree interne delle regioni meridionali e nelle pianure del Nord Italia.

Le autorità competenti raccomandano alla popolazione residente nelle aree interessate dall’allerta di prestare massima attenzione all’evolversi delle condizioni meteorologiche, evitando spostamenti non necessari durante le ore di maggiore intensità dei fenomeni. Particolare prudenza dovrà essere osservata nella percorrenza di sottopassi, nelle vicinanze di corsi d’acqua e in generale su tutte le arterie stradali che potrebbero presentare problematiche legate al deflusso delle acque meteoriche.

Il monitoraggio costante dell’evoluzione meteorologica rimane fondamentale per garantire un’adeguata gestione dell’emergenza e per fornire alla popolazione informazioni aggiornate sui livelli di rischio. Le strutture territoriali di protezione civile mantengono attiva la sorveglianza sui fenomeni in atto, in costante coordinamento con il Dipartimento nazionale per assicurare una risposta tempestiva ed efficace a eventuali situazioni critiche.