La comunità bresciana è stata scossa dal tragico ritrovamento del corpo senza vita di Matteo Formenti, il bagnino di 37 anni indagato per omicidio colposo in relazione all’annegamento del piccolo Michael, quattro anni, avvenuto lo scorso 20 giugno nella piscina del parco acquatico Tintarella di Luna di Castrezzato
I familiari avevano lanciato l’allarme lunedì 23 giugno, quando Formenti non era rientrato a casa comunicando soltanto alla madre l’intenzione di recarsi al lavoro e da allora risultava irreperibile. Martedì 24 giugno la madre, preoccupata dall’impossibilità di contattarlo, aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri di Chiari, dando inizio a un monitoraggio capillare del territorio
Le ricerche condotte dalle forze dell’ordine si sono concentrate in primo luogo nell’area del parco acquatico e nei dintorni del comune di Chiari, per poi estendersi alle zone boschive limitrofe tra Cologne ed Erbusco. Il cellulare dell’indagato era stato sequestrato già nella giornata di venerdì 20 giugno, al pari di quello di altri bagnini in servizio, per verificare eventuali distrazioni durante il turno di lavoro
È stato un’escursione di due runner a portare alla svolta delle indagini: la scoperta di un corpo in decomposizione in una zona boschiva ai piedi del Monte Orfano, in località via Cappuccini, ha coinciso con l’identificazione ufficiale della vittima come Matteo Formenti. Le operazioni di recupero e i rilievi della scientifica sono state challenge dall’impervio terreno, ma hanno rapidamente confermato le generalità e le condizioni del ritrovamento
Gli inquirenti hanno escluso ipotesi di terzi coinvolti nella morte del bagnino: l’assenza di segni di colluttazione, la distanza dai sentieri più frequentati e l’assenza di messaggi o lettere di addio hanno indirizzato l’attenzione sul possibile gesto volontario. Sarà comunque l’esame medico-legale ad accertare le cause e a chiarire la dinamica del decesso, con particolare attenzione all’orario effettivo del decesso e agli eventuali referti tossicologici
Formenti era tra i principali testimoni dell’indagine aperta dalla Procura di Brescia sin dal 21 giugno, dopo la morte di Michael, caduto in acqua per una distrazione del padre e trasportato in gravissime condizioni all’ospedale di Bergamo, dove è spirato due giorni dopo. L’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo aveva aggiunto ulteriore pressione sulla figura del giovane bagnino, molto conosciuto a Chiari anche per l’attività di volontariato locale
Il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, ha espresso cordoglio alla famiglia e profonda amarezza per l’esito drammatico della scomparsa: “La comunità perde un ragazzo attivo e generoso, in questo momento il pensiero va prima di tutto ai suoi cari e a tutte le persone coinvolte in questa vicenda”
I carabinieri del comando provinciale di Brescia, insieme ai colleghi di Chiari e Cologne, coordinati dal Procuratore facente funzione, proseguono nelle indagini per acquisire ogni elemento utile a ricostruire il possibile nesso causale tra l’indagine sull’annegamento e la morte di Formenti. Sono già stati acquisiti i tabulati telefonici e i video delle telecamere di sorveglianza della zona circostante
L’allontanamento volontario dell’uomo dalla sua abitazione senza preavviso, unitamente ad alcune testimonianze sulle sue condizioni psicologiche dopo l’incidente in piscina, verranno oggetto di approfondimento dagli inquirenti, che dovranno stabilire eventuali responsabilità e circostanze aggravanti
La tragedia ha suscitato commozione nella Franciacorta e nei comuni limitrofi, dove molte famiglie si erano strette attorno al dolore dei genitori di Michael e avevano accompagnato con speranza la ricerca del bagnino. Il duplice lutto – quello del bambino e quello dell’uomo che lo aveva sorvegliato – ha sollevato interrogativi sul livello di sorveglianza e sulla gestione della sicurezza negli impianti acquatici
I gestori del parco Tintarella di Luna hanno diffuso un comunicato nel quale sottolineano la piena disponibilità a collaborare con la magistratura e il profondo dispiacere per le conseguenze terribili di un turno di lavoro da sempre svolto con dedizione e senso di responsabilità
La Procura di Brescia sta valutando la possibilità di conferire l’incarico a un consulente della polizia scientifica per eseguire rilievi supplementari e assegnare al medico legale l’analisi istologica e tossicologica completa. Parallelamente, le indagini sul crimine colposo per la morte di Michael proseguono per definire con precisione le responsabilità di tutti i bagnini presenti quel pomeriggio
La comunità rimane in attesa dei risultati degli esami e delle decisioni del giudice per le indagini preliminari sull’eventuale convalida dell’indagine a carico della Procura, consapevole che questa vicenda resterà un monito sull’importanza di misure di sicurezza stringenti e di protocolli di soccorso rapidi ed efficaci
In queste ore di grande dolore, le associazioni di volontariato locale hanno promosso un’assemblea pubblica per discutere le lezioni da trarre e rafforzare i controlli sulle strutture ricreative, affinché nessun bambino e nessun operatore si trovi più ad affrontare un dramma simile
La pagina definitiva di questa tragedia si scriverà solo dopo l’esito degli accertamenti e dei procedimenti giudiziari, quando la verità sulle cause e sulle responsabilità potrà restituire a Matteo Formenti e a Michael almeno la memoria di due esistenze spezzate in circostanze che chiedono di non ripetersi