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Barbara d’Urso rompe il silenzio su Marina e Pier Silvio Berlusconi: “Veti su di me? Sarebbe orribile”

Barbara d’Urso rompe il silenzio dopo due anni di assenza dalla tv: smentisce i veti di Marina Berlusconi, conferma il nuovo progetto Rai e rivela che Pier Silvio non l’ha mai più contattata dopo l’addio a Mediaset.

Dopo due anni di silenzio assoluto, Barbara d’Urso ha deciso di rompere il muro del riserbo e parlare apertamente delle questioni che hanno monopolizzato l’attenzione mediatica negli ultimi mesi. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la conduttrice napoletana ha risposto alle domande più scottanti che riguardano il suo futuro televisivo e i presunti veti che le avrebbero sbarrato le porte della Rai.

La d’Urso ha esordito chiarendo la sua posizione rispetto all’assenza prolungata dal piccolo schermo: Non sono scomparsa per mia scelta. Ma, invece, ho scelto io in questi due anni di stare tranquilla, in un angolo, di non parlare, non replicare mai alle mille cose che ho letto. E aspettare. La pazienza è la virtù dei forti, e io sono una donna forte. Parole che tradiscono un dolore profondo per un allontanamento dai palinsesti che ha segnato la fine di un’era televisiva durata quasi un ventennio.

Il nodo centrale dell’intervista riguarda le voci insistenti su presunti veti politici che avrebbero impedito il suo approdo in Rai. Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche degli ultimi mesi, Forza Italia e Fratelli d’Italia avrebbero messo il veto sul suo ingresso nel servizio pubblico per non creare frizioni con Mediaset. La conduttrice si è mostrata categorica nel respingere questa ipotesi: Se è vero che in Rai c’è un veto di Forza Italia e Fratelli d’Italia per non scontentare i piani altissimi Mediaset? Non posso pensare che l’azienda culturale pubblica più grande del Paese, della quale paghiamo tutti il canone, possa accettare veti. Sarebbe orribile.

Ancora più significative sono state le dichiarazioni riguardanti Marina Berlusconi, il cui nome è circolato in relazione a un presunto veto personale contro il ritorno televisivo della d’Urso. Diverse testate giornalistiche, da Domani a Fan Page e Affari Italiani, hanno riportato indiscrezioni su un’opposizione diretta della figlia del Cavaliere. La conduttrice ha respinto con fermezza queste speculazioni: Non ci credo, sarebbe assurdo. Ho sempre avuto un rapporto di stima e affetto con tutta la famiglia Berlusconi, alla quale sarò sempre e comunque grata.

Il racconto della d’Urso si è fatto più personale quando ha ricordato i suoi esordi in Mediaset: Pier Silvio l’ho conosciuto che era un bambino, perché ho cominciato a lavorare a Mediaset quando si chiamava Telemilano 58, nel 1977, e avevo 20 anni. C’era ancora il Biscione. Un legame professionale e umano che ha attraversato decenni di televisione italiana, dal tempo dell’emittente locale milanese fino alla trasformazione in impero mediatico nazionale.

Tuttavia, quando il giornalista del Corriere le ha chiesto se Pier Silvio Berlusconi l’avesse mai contattata in questi due anni dall’addio a Mediaset, la risposta è stata lapidaria e rivelativa: No. Un monosillabo che racchiude probabilmente tutto il dolore di una separazione che ha lasciato cicatrici profonde in chi aveva dedicato una vita alla televisione commerciale.

Parallelo a queste dichiarazioni, la conduttrice ha confermato ufficialmente i contatti con la Rai per un nuovo progetto televisivo. L’incontro con il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Williams Di Liberatore, avvenuto insieme al CEO di Fremantle Italia, ha portato alla definizione di un format innovativo che dovrebbe debuttare su Rai 1 nel gennaio 2025.

L’ho incontrato con il ceo di Freemantle Italia. Mi ha detto di avere grande stima di me e del mio percorso professionale, soprattutto in termini di risultati: non solo per lo share, ma anche per la raccolta pubblicitaria, ha spiegato la d’Urso, chiarendo che il progetto in questione non corrisponde alle anticipazioni circolate sui media. Non è Carràmba! E non sono otto puntate. È un progetto di ‘emotainment’ bello, elegante, popolare, commovente e divertente.

Il format previsto per il primo semestre 2025 dovrebbe articolarsi in quattro o cinque puntate in prima serata, programmate per il venerdì sera. La scelta del giorno non è casuale: Tra l’altro, ho visto che a gennaio il bel programma della Clerici si sposterà dal venerdì al sabato. Tutto quadra, ha sottolineato la conduttrice, dimostrando di avere già analizzato attentamente la programmazione della rete ammiraglia del servizio pubblico.

La d’Urso ha voluto precisare che nessuna interferenza politica ha caratterizzato il suo percorso professionale: Mai, e sottolineo mai, nessuno ha interceduto nella mia sfera professionale. Anche perché non ne ho avuto bisogno: hanno parlato per me il mio lavoro, i miei risultati, il mio entusiasmo. Una dichiarazione che mira a smentire le voci su presunti appoggi politici che avrebbero facilitato il suo ingresso in Rai.

Le dichiarazioni odierne della d’Urso chiudono un capitolo di silenzio e aprono nuove prospettive per il futuro televisivo. La sua determinazione nel respingere le accuse di veti politici e la conferma dei progetti in Rai segnalano la volontà di riconquistare uno spazio nel panorama televisivo italiano, forte di un’esperienza quarantennale e di un rapporto consolidato con il pubblico.

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