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Meteo, Fine del Grande Caldo? Forti Temporali e Calo Termico in arrivo: ecco quando

L’anticiclone africano che ha dominato l’Italia inizia a cedere: dal weekend in arrivo forti temporali con grandine e significativo calo termico, specialmente al Centro-Nord.

La morsa dell’anticiclone africano che ha dominato il territorio italiano nelle ultime settimane sta per allentare la sua presa, aprendo la strada a un cambiamento meteorologico significativo che interesserà la penisola a partire dal prossimo weekend. Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali, l’Italia si prepara ad affrontare una fase di instabilità atmosferica caratterizzata da temporali intensi, grandinate e un deciso abbassamento delle temperature dopo settimane di caldo eccezionale.

Il progressivo indebolimento dell’anticiclone africano segna l’inizio di una transizione verso condizioni climatiche più instabili. I modelli matematici indicano che già da lunedì 30 giugno si potranno verificare i primi temporali sulle regioni settentrionali, con fenomeni che si estenderanno dalle Alpi alle pianure circostanti, portando con sé rovesci localmente forti e possibili grandinate nelle zone interessate.

La vera svolta meteorologica è prevista per il periodo compreso tra il 4 e il 5 luglio, quando le ondulazioni atlantiche più pronunciate potrebbero penetrare verso il Mediterraneo centrale, determinando un vero e proprio decadimento della struttura anticiclonica. Questo scenario permetterebbe all’aria più fresca e instabile di erodere finalmente la cupola calda di origine africana che ha caratterizzato il clima italiano negli ultimi giorni.

Le previsioni meteorologiche delineano un quadro particolarmente preoccupante per quanto riguarda l’intensità dei fenomeni attesi. Se l’evoluzione prevista dovesse essere confermata, l’Italia potrebbe assistere a un aumento significativo dei temporali anche forti, inizialmente concentrati sul Nord e sulla Pianura Padana, ma con la possibilità che i fenomeni si estendano progressivamente anche alle regioni del Centro-Sud, specialmente nelle aree interne appenniniche.

I temporali che si svilupperanno in questa fase di transizione meteorologica si preannunciano potenzialmente intensi e pericolosi, alimentati dalla grande quantità di energia termica accumulata nei bassi strati atmosferici durante le settimane di dominio anticiclonico. Il contrasto termico tra l’aria calda e umida preesistente e le nuove masse d’aria più fresche di origine atlantica fornirà un notevole “carburante” per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente vigorose.

Questi fenomeni convettivi saranno caratterizzati da violente precipitazioni, forti raffiche di vento e grandinate di media o grande dimensione, con la possibilità di generare eventi anche localmente severi e potenzialmente dannosi sotto vari aspetti. Gli esperti avvertono che la superficie marina particolarmente calda, conseguenza del prolungato periodo di alte temperature, agirà come un ulteriore elemento di intensificazione per questi eventi meteorologici estremi.

Le regioni più esposte al rischio saranno quelle settentrionali, in particolare la fascia alpina e prealpina, ma anche le pianure del Veneto, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, i modelli previsionali non escludono che i fenomeni possano interessare anche le aree montuose e pedemontane dell’Appennino centrale, dove il contrasto termico potrebbe risultare particolarmente marcato.

Parallelo ai fenomeni temporaleschi, come si vede nella mappa riportata qui sotto, si attende un sensibile calo delle temperature che porterà sollievo dopo settimane di caldo eccezionale. Le massime, che nelle ultime giornate hanno raggiunto e superato i 38-40°C in molte del nord e del centro italiane, potrebbero subire una diminuzione di diversi gradi, riportandosi su valori più consoni al periodo estivo. Tuttavia, questo refrigerio coinvolgerà per le prime ore solo le regioni del Nord e parte del Centro, se le previsioni venissero confermate ci vorrà qualche giorno perché aria più fresca possa arrivare anche a lambire il Sud e le Isole.

L’evoluzione meteorologica delle prossime ore e giorni sarà determinante per comprendere l’entità e la durata di questa fase di instabilità. I meteorologi raccomandano di seguire con attenzione gli aggiornamenti previsionali, poiché la situazione potrebbe evolvere rapidamente e richiedere l’adozione di misure precauzionali nelle aree maggiormente esposte al rischio di temporali intensi e fenomeni correlati.

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