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Pacifico, al via le più imponenti esercitazioni militari mai fatte per USA, Taiwan e Australia

USA, Taiwan e Australia avviano maxi-esercitazioni nell’Indo-Pacifico: un segnale strategico a Pechino, che ora dovrà decidere come rispondere al fronte militare occidentale.

Nel mese di luglio, l’Indo-Pacifico si appresta a diventare il fulcro delle tensioni geopolitiche globali con una serie di esercitazioni militari senza precedenti per portata e coordinamento. Taiwan lancerà l’Han Kuang 41, manovra annuale che quest’anno simulerà una massiccia invasione anfibia da parte della Cina, un’ipotesi sempre più temuta alla luce delle crescenti pressioni di Pechino.

Gli Stati Uniti risponderanno schierando la propria potenza aerea nel REFORPAC 25, il più grande dispiegamento nel Pacifico della loro storia recente, concepito per dimostrare rapidità di mobilitazione e capacità di deterrenza. L’Australia, intanto, diventerà il teatro del Talisman Sabre, che con la partecipazione di 19 Paesi alleati rappresenta la più estesa esercitazione congiunta mai realizzata sul suolo australiano, a testimonianza di un fronte occidentale deciso a consolidare la cooperazione militare nella regione.

Questo coordinamento simultaneo tra Washington, Taipei e Canberra, in un momento di tensioni elevate sul dossier Taiwan, invia un messaggio inequivocabile alla Cina: la volontà collettiva di difendere l’ordine internazionale nell’Indo-Pacifico.

Tuttavia, resta ora da vedere come Pechino sceglierà di rispondere a questa dimostrazione di forza, tra possibili provocazioni militari, pressioni economiche o aperture diplomatiche. La reazione di Xi Jinping potrebbe ridefinire gli equilibri della regione e determinare le prospettive di stabilità nei prossimi mesi.

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