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Meteo, Forte Maltempo con Grandine Grossa in arrivo: ecco le Zone a Rischio entro sera

Una perturbazione atlantica porta maltempo estremo al Nord Italia con allerta arancione in Lombardia: attese supercelle, grandine fino a 8 cm e venti a 100 km/h.

La domenica 6 luglio 2025 si presenta come una giornata di svolta meteorologica per l’Italia settentrionale, con l’arrivo di una perturbazione atlantica che promette di spazzare via il caldo torrido degli ultimi giorni ma al costo di fenomeni temporaleschi di straordinaria intensità. L’ingresso di un fronte instabile in quota, pilotato da un ciclone posizionato tra le Isole Britanniche e la Scandinavia, sta destabilizzando l’atmosfera con conseguenze che potrebbero rivelarsi particolarmente pericolose per diverse regioni del Nord.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco, interessando Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, province autonome di Bolzano e Trento, Veneto, Toscana e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, con la possibilità di determinare criticità idrogeologiche e idrauliche.

La situazione risulta particolarmente critica per la Lombardia, parte del Veneto e parte del Friuli Venezia Giulia, per le quali è stata diramate una Allerta Meteo ARANCIO per RISCHIO TEMPORALI E GRANDINE, mentre Allerta Meteo GIALLA è stata emessa per Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Toscana,su buona parte di Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e per le restanti parti di Veneto, Friuli Venezia Giulia.

MASSIMA ATTENZIONE a partire dal tardo pomeriggio e nella notte, la fascia oraria tra le 20:00 cet e le 08:00 cet di domani è da tenere particolarmente in considerazione in quando sarà proprio il momento in cui le supercelle temporalesche sfogheranno a pieno tutta la loro carica.

Secondo le analisi meteorologiche, le zone maggiormente a rischio comprendono Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove sono attesi veri e propri nubifragi capaci di scaricare al suolo oltre 90-100 millimetri di pioggia in tempi molto ridotti. Questi settori si troveranno in una zona di convergenza dove interagiscono masse d’aria diverse, creando le condizioni ideali per la formazione delle temibili supercelle temporalesche.

Il servizio PRETEMP ha emesso un bollettino con livello massimo 3 su parte del Piemonte orientale, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia per grandinate di grandi dimensioni fino a 6-8 centimetri di diametro, rovesci grandinigeni e raffiche di vento lineari superiori a 100 chilometri orari. Non si esclude inoltre la possibilità di tornado di moderata forza. Il livello 2 su Liguria e Alta Toscana indica piogge intense che possono causare alluvioni lampo, forti raffiche di vento e grandine di media dimensione.

L’evoluzione meteorologica della giornata prevede che i primi fenomeni interesseranno inizialmente la Liguria, soprattutto il Levante, e la Toscana settentrionale al mattino, dove è attesa una convezione esplosiva associata a forti piogge, grandinate, raffiche di vento e possibili trombe marine. La situazione si aggraverà nel pomeriggio, quando toccherà alle pianure e alle zone pedemontane di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con parziale interessamento dell’Emilia-Romagna.

La situazione meteorologica non si risolverà con la giornata di domenica. Le previsioni indicano che anche lunedì 7 luglio sarà caratterizzato da instabilità atmosferica, con il transito di un secondo impulso perturbato che potrebbe portare nuovi temporali intensi, seppur con caratteristiche leggermente diverse. L’atmosfera rimarrà carica di energia potenziale convettiva, mantenendo elevato il rischio di fenomeni severi.

Questo episodio di maltempo estremo rappresenta un esempio emblematico degli effetti del cambiamento climatico sulle dinamiche meteorologiche. L’alternanza tra periodi di caldo eccezionale e fenomeni temporaleschi violenti sta diventando sempre più frequente, richiedendo un adattamento continuo dei sistemi di allerta e prevenzione. La capacità dell’atmosfera di trattenere maggiori quantità di vapore acqueo a temperature più elevate si traduce in una maggiore energia disponibile per lo sviluppo di fenomeni convettivi estremi, rendendo necessario un approccio sempre più sofisticato alla gestione del rischio meteorologico.

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