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Meteo, tra poche ore Forti Temporali e Rischio Grandine Grossa: ecco dove

Il primo weekend di luglio segna l’inizio dell’indebolimento dell’anticiclone africano con temporali e grandinate al Nord.

Il dominio incontrastato dell’anticiclone nord-africano che ha caratterizzato l’Italia nelle ultime settimane inizia finalmente a mostrare i primi segnali di cedimento. Il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato per domenica 6 luglio 2025 un bollettino di allerta meteo arancione e allerta meteo gialla per piogge e temporali in diverse regioni del Nord, segnando l’inizio di una fase di forte instabilità atmosferica.

Secondo quanto si evince dal Bollettino di Criticità Meteo del Dipartimento le aree maggiormente a rischio per le prossime ore sono:

La Lombardia dove è stata emessa una Allerta Meteo ARANCIO per Temporali Forti che potrebbero colpire le seguenti aree: Bassa pianura centro-occidentale, Alta pianura orientale, Pianura centrale, Valchiavenna, Media-bassa Valtellina, Laghi e Prealpi Varesine, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Appennino pavese, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Bassa pianura orientale, Bassa pianura centro-orientale, Bassa pianura occidentale, Alta Valtellina, Nodo Idraulico di Milano

Il Maltempo colpirà anche Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Toscana per le quali è stata dichiarata una Allerta Meteo GIALLA per Temporali e per Rischio Idrogeologico. In particolar modo maggiormente a rischio sono le seguenti aree:

  • Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Pianura reggiana, Pianura modenese, Costa ferrarese, Bassa collina piacentino-parmense, Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense, Pianura reggiana di Po, Collina emiliana centrale, Pianura bolognese, Montagna bolognese, Collina bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola, Pianura piacentino-parmense, Pianura ferrarese
  • Friuli Venezia Giulia: Bacino di Levante / Carso, Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino dell’Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia, Bacino del Livenza e del Lemene
  • Liguria: Bacini Liguri Padani di Levante, Bacini Liguri Marittimi di Centro, Bacini Liguri Marittimi di Levante, Bacini Liguri Padani di Ponente
  • Piemonte: Pianura Torinese e Colline, Toce, Belbo e Bormida, Val Sesia, Cervo e Chiusella, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po, Scrivia, Pianura settentrionale
  • Toscana: Ombrone Gr-Medio, Etruria, Valdichiana, Valdelsa-Valdera, Valdarno Inf., Serchio-Garfagnana-Lima, Ombrone Gr-Costa, Arno-Casentino, Serchio-Costa, Arno-Valdarno Sup., Arno-Firenze, Arno-Costa, Bisenzio e Ombrone Pt, Etruria-Costa Nord, Etruria-Costa Sud, Lunigiana, Mugello-Val di Sieve, Reno, Romagna-Toscana, Serchio-Lucca, Valtiberina, Versilia, Fiora e Albegna, Ombrone Gr-Alto, Isole, Fiora e Albegna-Costa e Giglio
  • Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano
  • Valle d’Aosta: Valle d’Aosta centrale, Valle del Gran San Bernardo da Aosta a Valpelline,Valle di Saint-Barthélemy e Valtournenche, Dorsale settentrionale e nord-occidentale, Valgrisenche e Valdigne, Bassa Valle d’Aosta, dalla Gola di Montjovet a Pont-Saint-Martin, Valle del torrente Chalamy, Valle d’Ayas, Valle di Champorcher e Valle di Gressoney, Valle di Cogne, Valsavarenche e Valle di Rhêmes
  • Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Livenza, Lemene e Tagliamento, Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Piave pedemontano, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna

Le temperature, già diminuite nella mattinata di sabato 5 luglio, proseguiranno nella loro discesa alleviando anche l’umidità presente. Si potranno raggiungere anche cali termici di oltre 10°C. Nelle prossime 24/48 è molto importante prestare la massima attenzione al rischio di grandinate e downburst. L’energia potenziale accumulata nell’atmosfera durante i giorni di caldo estremo fornirà il carburante perfetto per lo sviluppo di sistemi temporaleschi di eccezionale violenza, caratterizzati dalla presenza di correnti ascensionali particolarmente intense. Questi fenomeni, alimentati dal contrasto tra l’aria calda e umida presente negli strati bassi dell’atmosfera e l’arrivo di masse d’aria più fresche in quota, possono generare chicchi di grandine di dimensioni considerevoli.

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