All’orizzonte del Mediterraneo centro-occidentale si consuma l’ultimo atto di una delle più accese ondate di calore dell’estate 2025, con il promontorio subtropicale nord-africano che nelle giornate precedenti ha innalzato la colonna di mercurio su valori eccezionali dalle Murge pugliesi all’entroterra siculo, lasciando al Nord solo una fugace tregua concessa dalle correnti atlantiche.
Nella giornata di sabato 26 luglio l’aria rovente persisterà su tutto il comparto ionico e sulle Isole Maggiori, determinando valori massimi superiori ai quaranta gradi in vaste porzioni di Sicilia, Calabria e Puglia; nelle pianure del catanese e del siracusano il termometro potrà oltrepassare i quarantaquattro gradi, mentre sulle coste tirreniche l’umidità acuirà il disagio fisico.
L’assenza di ventilazione e la combinazione fra alte temperature e tassi igrometrici elevati produrrà un indice di calore prossimo o superiore ai quarantacinque gradi, con notti tropicali che non scenderanno sotto i ventisette gradi nei centri urbani di Palermo, Messina e Catania.

Il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute conferma per sabato il livello di allerta 3, “rosso”, a Catania e Messina, mentre sette capoluoghi meridionali restano in pre-allerta di livello 1; nelle altre diciannove città monitorate il rischio rientrerà in fascia verde, segno di un graduale cedimento dell’anticiclone. In parallelo la Protezione Civile regionale mantiene l’allerta rossa per pericolosità incendi in gran parte della Sicilia, con particolare attenzione alle province di Palermo, Enna, Caltanissetta e Catania, dove la vegetazione inaridita e le raffiche di scirocco innalzano il pericolo di inneschi.
Dal punto di vista sinottico la perturbazione atlantica numero nove, già responsabile delle piogge e del calo termico sul Nord, transiterà sull’arco alpino orientale e, con la sua avvezione di vorticità, innescherà rovesci sparsi e temporali pomeridiani anche su Liguria, Lombardia orientale, dorsale appenninica e medio Adriatico, mentre il resto del Centro-Sud rimarrà sotto un cielo lattiginoso per la presenza di pulviscolo sahariano.
A complicare il quadro si aggiunge l’inizio dell’esodo estivo: Anas e Viabilità Italia prevedono bollino rosso per le tratte autostradali nella mattinata di sabato, con oltre tredici milioni di spostamenti stimati e divieto di circolazione dei mezzi pesanti sino alle sedici, condizione che, associata alle temperature estreme, richiede un costante monitoraggio sanitario per gli automobilisti.
Nella notte tra sabato e domenica l’ingresso di correnti nord-occidentali accompagnerà un sensibile calo dei geopotenziali in quota, favorendo la rotazione dei venti a Maestrale sull’intero basso Tirreno e sul Canale di Sicilia: le temperature scenderanno di otto-dieci gradi, riportandosi su valori più consoni al periodo, con massime comprese fra trenta e trentadue gradi nelle stesse aree che poche ore prima avevano superato i quaranta.

Lunedì 28 e martedì 29 luglio un secondo cavo d’onda atlantico attraverserà la Penisola, rinvigorendo l’instabilità sulle regioni centro-settentrionali mentre al Sud il clima resterà pienamente estivo ma senza eccessi, in un quadro complessivamente governato da moderate correnti nord-occidentali che garantiranno una ventilazione più secca e un progressivo rientro degli indici di calore su valori di sicurezza.
Con l’abbassamento delle temperature e il ritorno di un gradiente termico più equilibrato si potrà archiviare la terza, e per ora più intensa, ondata di calore dell’anno; resta tuttavia elevata la sensibilità del territorio, esacerbata dalla prolungata siccità estiva e dalla pressione antropica, come dimostra il numero di roghi che continuano ad interessare i versanti costieri e collinari della Sicilia, ragione per cui i presidi anti-incendio restano attivi ventiquattr’ore su ventiquattro anche durante il previsto rientro climatico.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!