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Meteo Settimana, intensa Perturbazione pronta ad abbattersi sull’Italia: tutti i dettagli

Un’intensa perturbazione atlantica colpirà l’Italia da mercoledì 20 agosto con temporali violenti, grandinate e un calo termico di 8-10 gradi.

La fine di agosto si prepara a riservare un drastico cambiamento meteorologico all’Italia, con un’intensa perturbazione atlantica che prometterà di interrompere bruscamente la stagione estiva a partire da mercoledì 20 agosto. Il sistema perturbato, caratterizzato da un’energia considerevole proveniente dal Nord Atlantico, rappresenterà il primo vero episodio di maltempo significativo dopo settimane dominate dall’anticiclone africano e dalle sue temperature eccezionalmente elevate.

Secondo le ultime elaborazioni dei modelli meteorologici internazionali, questa perturbazione non costituirà un fenomeno isolato, ma piuttosto l’inizio di una rottura stagionale che potrebbe segnare definitivamente la conclusione dell’attuale fase di caldo torrido. La dinamica sinottica responsabile di questo cambiamento vede il coinvolgimento di una depressione che si formerà sul Nord Atlantico, caratterizzata da un nucleo particolarmente attivo destinato a generare una saccatura che attraverserà la Francia per dirigersi successivamente verso il Mediterraneo centrale.

Il primordiale sviluppo della perturbazione inizierà nella giornata di mercoledì 20 con l’arrivo dei primi venti di scirocco, correnti calde e umide che, scorrendo sul mar Tirreno ancora bollente dopo le settimane di caldo africano, acquisiranno un’energia considerevole. Questo meccanismo termico rappresenterà il carburante necessario per l’innesco di violenti fenomeni temporaleschi che interesseranno inizialmente le regioni del Nord-Ovest, con particolare intensità sulla Liguria dove si prevedono temporali a carattere stazionario accompagnati da grandinate di grandi dimensioni e raffiche di vento particolarmente intense.

La peculiarità di questi fenomeni temporaleschi risiederà nella loro natura quasi stazionaria, una caratteristica meteorologica che amplifica notevolmente i rischi associati. I sistemi convettivi che si svilupperanno sulla regione ligure, infatti, tenderanno a rimanere ancorati alle stesse aree per diverse ore consecutive, generando accumuli pluviometrici eccezionali che potrebbero superare localmente i 100-150 millimetri in poche ore. Questo fenomeno, noto agli esperti come temporale autorigenerante, si verifica quando le correnti meridionali umide impattano contro i rilievi appenninici, creando un effetto orografico che favorisce la formazione continua di nuove celle temporalesche nella medesima zona.

La progressiva espansione del maltempo seguirà una direttrice ben definita: dopo aver coinvolto il Nord-Ovest nella giornata di mercoledì, entro giovedì 21 agosto l’intera fascia settentrionale del Paese risulterà interessata dai fenomeni, con particolare intensità prevista su Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto. Contestualmente, anche buona parte delle regioni centrali, con Toscana e Lazio in primis, sperimenteranno l’arrivo delle precipitazioni temporalesche, spesso accompagnate da grandinate e raffiche di vento lineari che potrebbero causare danni significativi alle colture e alle infrastrutture.

Uno degli aspetti più significativi di questa transizione meteorologica sarà rappresentato dal drastico calo termico che accompagnerà il passaggio perturbato. Le temperature massime, che nei giorni precedenti avranno ancora toccato punte di 35-37 gradi nelle zone interne del Centro-Sud, subiranno un crollo particolarmente marcato nelle regioni settentrionali e centrali, con diminuzioni che potranno raggiungere gli 8-10 gradi centigradi. Questo abbassamento termico risulterà ancora più percepito dalla popolazione a causa del contrasto con le temperature eccezionalmente elevate registrate nelle settimane precedenti, quando l’anticiclone africano aveva portato valori spesso superiori ai 40 gradi nelle aree più esposte.

La genesi di questi fenomeni intensi seguirà meccanismi meteorologici ben consolidati: le correnti fredde di origine nord-atlantica che si getteranno su un mar Mediterraneo ancora eccezionalmente caldo forniranno l’energia necessaria per la formazione di temporali di notevole intensità. Il contrasto termico tra le masse d’aria rappresenterà il motore principale di questa fase di maltempo, con la convergenza tra scirocco e correnti più fresche che favorirà lo sviluppo di sistemi convettivi particolarmente organizzati e persistenti.

Le implicazioni per il settore agricolo potrebbero risultare particolarmente significative, considerando che il passaggio perturbato avverrà in un periodo critico per molte colture. Le grandinate previste, con chicchi che potrebbero raggiungere dimensioni considerevoli, rappresentano una minaccia concreta per i vigneti in fase di maturazione e per le coltivazioni ortofrutticole ancora in campo. I violenti downburst associati ai temporali più intensi potranno inoltre causare danni alle strutture agricole e agli impianti di sostegno delle colture, mentre gli accumuli pluviometrici eccezionali in tempi ristretti aumenteranno il rischio di allagamenti nelle zone pianeggianti.

La ditramazione del fenomeno verso le regioni meridionali seguirà un processo più graduale ma altrettanto significativo, con l’aria fresca che raggiungerà il Sud Italia seguendo la direttrice balcanica. Nel contempo, un richiamo di correnti sud-occidentali, attivate dalla profonda depressione su Francia e Penisola Iberica, potrà far salire nuovamente le temperature massime sulle regioni meridionali prima dell’arrivo delle precipitazioni, creando condizioni di instabilità atmosferica ancora più marcate.

Gli esperti meteorologi raccomandano la massima prudenza durante questo primo vero peggioramento di fine estate, un tipo di evento che storicamente non va mai sottovalutato. Il calore accumulato al suolo durante le settimane precedenti, unito all’energia portata dal sistema perturbato atlantico, creerà infatti le condizioni ideali per fenomeni di intensità particolare, caratterizzati da una violenza che potrà risultare sorprendente per chi si aspettava un normale passaggio temporalesco di fine estate.

La tendenza per la seconda metà della settimana suggerisce il mantenimento di condizioni di instabilità sparsa, con temperature che si attesteranno su valori più vicini alle medie stagionali del periodo. Questo scenario rappresenterà un netto contrasto con le settimane precedenti e potrebbe segnare l’inizio di una fase autunnale precoce, almeno dal punto di vista termico, nelle regioni settentrionali e centrali del Paese.

La vigilanza delle autorità competenti risulterà fondamentale durante questa fase transitoria, considerando che i fenomeni previsti potrebbero causare criticità significative alla viabilità, ai trasporti e alle attività all’aperto. L’intensità dei temporali e la loro natura stazionaria richiederanno particolare attenzione nelle zone montane e collinari, dove il rischio di frane e smottamenti potrebbe aumentare considerevolmente a causa della saturazione dei suoli dopo settimane di siccità.

Questo cambiamento meteorologico rappresenterà quindi non solo un episodio isolato di maltempo, ma piuttosto il segnale di una possibile transizione verso patterns atmosferici più tipici della stagione autunnale, con l’anticiclone africano che inizierà a mostrare segni evidenti di indebolimento e l’apertura di corridoi depressionari dal Nord Atlantico verso il Mediterraneo. La portata di questa trasformazione atmosferica potrà influenzare significativamente l’andamento meteorologico delle settimane successive, segnando potenzialmente la fine definitiva della fase più calda dell’estate 2025.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!