Il recente episodio di una coppia di turisti che ha pagato 20 euro per due gelati da due gusti ciascuno nel centro storico di Sirmione ha riacceso il dibattito sui costi esorbitanti praticati nelle località turistiche italiane, sollevando questioni che vanno ben oltre il semplice prezzo del gelato e toccano tematiche cruciali come la trasparenza commerciale, l’overtourism e la sostenibilità del turismo.
L’episodio, divenuto virale sui social network grazie a un video pubblicato online, ha messo in evidenza una pratica commerciale che molti turisti definiscono al limite della truffa: l’assenza di prezzi chiaramente esposti e la strategia di attirare i clienti con assaggi gratuiti prima di comunicare il conto finale. Secondo la testimonianza documentata nel video, la coppia è stata avvicinata con proposte di assaggio del gelato, come accade frequentemente nelle gelaterie del centro storico di Sirmione.
La ragazza protagonista dell’episodio ha raccontato di essere stata attratta dalla proposta amichevole delle commesse, decidendo di acquistare direttamente due coni senza prima informarsi sui prezzi, che non erano esposti in alcun modo visibile. La situazione si è resa ancora più evidente quando alcuni turisti tedeschi hanno fermato la coppia chiedendo informazioni sui prezzi pagati, e alla risposta di 20 euro per due gelati, i turisti stranieri hanno fatto presente che poco fuori dal centro storico si trovano prezzi significativamente più bassi, portando la coppia a considerare l’accaduto come “quasi una truffa”.
Il caso specifico di Sirmione non rappresenta un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio che caratterizza molte località turistiche italiane. Le numerose recensioni presenti su piattaforme come TripAdvisor confermano la diffusione di pratiche commerciali discutibili, con gelaterie che applicano prezzi elevati senza una chiara comunicazione preventiva. Una recensione particolarmente dettagliata descrive modalità operative standardizzate: “Ci sono 4 o 5 commesse che fanno a gara tra di loro per attirare l’attenzione dei clienti, offrendo cucchiaini per assaggiare qualche gusto”.
Dal punto di vista legale, la situazione descritta configura una violazione delle norme italiane che regolano la trasparenza commerciale. L’articolo 14 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114, stabilisce chiaramente che “i prodotti esposti per la vendita al dettaglio nelle vetrine esterne o all’ingresso del locale e nelle immediate adiacenze dell’esercizio debbono indicare, in modo chiaro e ben leggibile, il prezzo di vendita al pubblico”. Il Codice del Consumo rafforza questo principio stabilendo che i prezzi devono essere indicati in euro, comprensivi di IVA e di ogni altra tassa, garantendo una completa trasparenza per i consumatori.
Le sanzioni per i commercianti che violano l’obbligo di esposizione dei prezzi variano da 516 a 3.098 euro, con controlli affidati alla Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza. Il fenomeno dei prezzi elevati si inserisce nel più ampio contesto dell’overtourism che caratterizza Sirmione, località che durante i ponti primaverili ha registrato oltre 40.000 accessi in auto in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il Primo maggio 2025 ha rappresentato un punto critico, con il centro storico completamente congestionato da migliaia di turisti fermi sul ponte di accesso alla penisola. La pressione turistica ha raggiunto livelli tali da spingere la Prefettura di Brescia a inviare una lettera ai sindaci delle località turistiche, richiedendo piani di intervento per la gestione dei flussi in caso di saturazione. Il prefetto Andrea Polichetti ha sollecitato misure coordinate che coinvolgano istituzioni, operatori economici, associazioni e volontariato per prevenire la congestione di vie d’accesso, parcheggi e centri storici.
L’analisi dei prezzi praticati a Sirmione rivela un sistema complesso che va oltre il semplice gelato. Secondo le rilevazioni giornalistiche, un gelato nel centro storico può arrivare a costare 8 euro, influenzato dal fatto di essere considerato l’alimento preferito dai turisti. Per un pasto completo la media si aggira sui 75 euro a persona, mentre il parcheggio per quattro ore costa circa 17,50 euro. La situazione si estende anche ad altri servizi turistici: un ombrellone e due lettini nei giorni feriali costano sui 40 euro, che salgono a 45 euro nel weekend.
Le testimonianze raccolte evidenziano l’esistenza di strategie commerciali che sfruttano la posizione di vantaggio nei confronti dei turisti. Molte gelaterie del centro utilizzano tecniche aggressive di vendita, con personale addestrato a proporre assaggi e a creare un senso di urgenza nell’acquisto. Il fenomeno assume caratteristiche particolarmente problematiche quando i prezzi non sono esposti o sono visibili solo in posizioni poco accessibili ai clienti, con alcune testimonianze che riferiscono di listini posizionati alle spalle del cliente.
Paradossalmente, la strategia dei prezzi elevati potrebbe rivelarsi controproducente per l’economia locale a lungo termine. Le testimonianze sui social network e le recensioni negative influenzano significativamente la reputazione delle località turistiche, creando un effetto deterrente sui potenziali visitatori. Gli operatori del settore riconoscono che l’innalzamento dei prezzi sta allontanando anche i turisti tradizionalmente fedeli, con anche i turisti tedeschi che mostrano segnali di scoraggiamento di fronte ai costi elevati.
Di fronte alla crescente pressione dell’overtourism, le amministrazioni locali stanno valutando soluzioni innovative. L’assessore alla Sicurezza di Sirmione ha proposto un “pacchetto di misure da valutare insieme”, che include l’ipotesi di una tassa d’accesso al centro storico con sistema di prenotazione obbligatoria, sul modello di Venezia. Per il periodo di Ferragosto 2025, il Comune ha implementato misure preventive che includono l’impiego di street tutor con pettorina gialla per regolare i flussi di auto e pedoni, oltre a ordinanze che vietano comportamenti molesti.
@real_alna Welcome to Sirmione 😱 gelato a 20€ #gardasee #sirmione #sirmionteuer #eis #gelato ♬ suono originale – Real_alna🇩🇪🇮🇹🇧🇦
Il caso dei gelati a 20 euro rappresenta il sintomo di un problema più ampio che richiede soluzioni strutturali. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra la valorizzazione economica del territorio turistico e il rispetto dei diritti dei consumatori, garantendo al contempo la sostenibilità ambientale e sociale delle destinazioni. Gli esperti del settore sottolineano la necessità di un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori del sistema turistico, dalle amministrazioni locali agli operatori privati, dalle associazioni di categoria ai consumatori stessi.
Solo attraverso una gestione coordinata e trasparente sarà possibile preservare il valore delle destinazioni turistiche italiane, evitando che pratiche commerciali discutibili compromettano la reputazione di luoghi di straordinaria bellezza come Sirmione e il lago di Garda. La vicenda ha dunque il merito di aver sollevato un dibattito necessario sulla qualità dell’offerta turistica italiana, stimolando una riflessione collettiva sui modelli di sviluppo turistico sostenibile che dovranno caratterizzare il futuro delle nostre destinazioni più prestigiose.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!