L’hard seltzer Boem, lanciato nel 2023 dai rapper Fedez e Lazza con il supporto finanziario di Leonardo Maria Del Vecchio, si conferma un progetto imprenditoriale dalle performance economiche preoccupanti. I bilanci 2024 della società, depositati presso la Camera di Commercio di Milano, rivelano una situazione finanziaria deteriorata rispetto all’anno precedente, con ricavi in diminuzione e perdite quasi raddoppiate.
Il fatturato della società ha registrato una contrazione significativa, scendendo da 397.573 euro del 2023 a 369.715 euro nel 2024, nonostante l’azienda abbia potuto contare su un intero anno di attività contro i pochi mesi del lancio iniziale. La perdita operativa è passata da 1,85 milioni di euro a 3,13 milioni di euro, evidenziando una capacità di generazione di valore estremamente compromessa.
L’investimento di Leonardo Maria Del Vecchio attraverso LMDV Capital, che nel 2024 aveva sottoscritto un aumento di capitale da 3 milioni di euro diventando azionista di maggioranza con il 54% del capitale sociale, si sta rivelando particolarmente oneroso. Le risorse fresche immesse nella società sono state quasi completamente assorbite dalle perdite operative, riducendo la riserva sovrapprezzo azioni a soli 438.701 euro.
La struttura societaria di Boem vede LMDV Capital detenere la maggioranza assoluta, mentre il 43% delle quote rimane in capo alla Happy Seltz, società controllata dalla holding Zedef della famiglia di Fedez e dalla Rome & More della famiglia Bernabei. Il restante 3% appartiene alla J Project del rapper Jacopo Lazzarini, in arte Lazza, e della madre.
Nonostante i risultati deludenti, Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez e presidente del consiglio di amministrazione di Boem, mantiene un atteggiamento ottimistico nella relazione che accompagna il bilancio. La dirigente riferisce che nel secondo trimestre del 2025 le vendite nel canale off trade hanno eguagliato l’intero volume registrato nel 2024, mentre il canale on trade ha registrato una crescita del 105% rispetto all’anno precedente.
Questi miglioramenti vengono attribuiti all’azione del team commerciale e alla creazione di una rete di distribuzione all’ingrosso che nel primo semestre 2025 è risultata quadruplicata rispetto alla media del 2024. L’azienda ha inoltre sviluppato un team dedicato all’espansione internazionale, con accordi distributivi in fase avanzata di definizione per la Finlandia e il Regno Unito.
Il CEO di Boem, Edoardo Tribuzio, ex founder di Mymenu entrato nella società durante la ricapitalizzazione del 2024, ha dichiarato che l’obiettivo è raggiungere due milioni di euro di fatturato entro la fine del 2025. Il break even è previsto per il 2027, salvo accelerazioni dovute a eventuali ingressi anticipati in mercati esteri, con particolare riferimento agli Stati Uniti dove sono in corso valutazioni per un possibile ingresso nel 2026.
Parallellamente alle difficoltà di Boem, anche la holding Zedef, cassaforte degli affari della famiglia di Fedez, ha registrato performance negative. I proventi dalle imprese controllate sono scesi da 3,5 milioni di euro a 800 mila euro, mentre l’utile complessivo si è ridotto da 2,8 milioni di euro nel 2023 a 948.836 euro nel 2024, una contrazione di quasi due terzi.
La bevanda Boem, presentata come un hard seltzer al gusto di zenzero con basso contenuto alcolico (4,5%) e poche calorie (28 kcal per 100ml), si inserisce nel segmento dei ready-to-drink che punta sulla filosofia del “bere meno alcolico e bere meglio”. Il prodotto, vegano e senza glutine, è confezionato in lattine di alluminio riciclabili al 100%.
L’azienda ha recentemente ampliato la gamma con due nuovi gusti, mango e pompelmo rosa, sviluppati in collaborazione con la Boem Society, una community di bartender selezionati per supportare l’innovazione del brand. La distribuzione avviene attraverso il canale Horeca, con oltre 1.800 locali che servono il prodotto, e la grande distribuzione, con presenza presso Esselunga e altri retailer.
Il mercato globale degli hard seltzer, che ha registrato una crescita esplosiva negli Stati Uniti, sta gradualmente espandendosi in Europa, anche se con ritmi più contenuti. In Italia, il segmento delle bevande a zero o basso contenuto alcolico è stimato raggiungere un valore di 4 miliardi di euro entro il 2028, rappresentando un’opportunità per brand come Boem che si rivolgono principalmente alla Generazione Z e ai Millennials.
Tuttavia, i dati finanziari evidenziano come la trasformazione di un progetto imprenditoriale supportato da celebrity in un business sostenibile richieda competenze manageriali e strategie commerciali che vanno oltre la notorietà dei fondatori. La sfida per Boem rimane quella di trasformare la visibilità mediatica in risultati economici concreti, in un mercato caratterizzato da forte competizione e consumatori sempre più esigenti in termini di qualità e posizionamento prezzo.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!