L’Agenzia meteorologica statale spagnola (AEMET) ha reso noto che l’ondata di caldo che ha investito la Spagna dal 3 al 18 agosto è risultata «la più intensa mai registrata» nella serie storica di misurazione, iniziata nel 1975. Il parametro utilizzato per confrontare le diverse ondate, denominato «anomalia dell’ondata», misura lo scarto tra le temperature massime effettive e la soglia di allerta definita per ogni regione, risultando quest’anno superiore di 4,6 °C rispetto alle medie dei fenomeni precedenti.
Le rilevazioni provvisorie confermano che il periodo compreso tra l’1 e il 20 agosto 2025 è stato il più caldo mai osservato in Spagna almeno a partire dal 1961, anno di inizio delle serie omogenee di monitoraggio delle temperature. In particolare, i dieci giorni consecutivi dall’8 al 17 agosto hanno segnato il record dei giorni roventi consecutivi dal 1950, superando nettamente le ondate di caldo registrate negli ultimi decenni.
Dal 1975 a oggi si contano 77 ondate di calore nella penisola iberica e sulle isole Baleari, di cui sei hanno superato l’anomalia di 4 °C e cinque si sono verificate soltanto negli ultimi quattro anni. Tale concentrazione di eventi estremi testimonia un’accelerazione nei fenomeni termici intensi che la comunità scientifica attribuisce principalmente all’effetto dei cambiamenti climatici, con un riscaldamento globale che innalza progressivamente le temperature estive e ne aumenta la persistenza.
L’impennata delle temperature ha avuto conseguenze drammatiche sul territorio e sulla popolazione. Gli incendi boschivi, alimentati dalla siccità e dalle vampate di calore, hanno interessato vaste aree della Catalogna, dell’Andalusia e della Aragona, costringendo le autorità locali a evacuazioni preventive e a interventi su larga scala dei vigili del fuoco. La durata eccezionale dell’ondata ha reso più complessa la gestione del rischio, imponendo turni di spegnimento prolungati e misure di protezione civile coordinate a livello regionale.

L’AEMET ha inoltre segnalato l’effetto dell’ondata sulla salute delle fasce più vulnerabili della popolazione: anziani, bambini e persone con patologie croniche. I reparti di medicina d’urgenza di numerose città, tra cui Madrid, Siviglia e Valencia, hanno registrato un aumento delle richieste di soccorso per colpi di calore, disidratazione e scompensi cardiovascolari. Le strutture sanitarie hanno attivato posti letto aggiuntivi e linee telefoniche dedicate per offrire consigli e supporto alle persone a rischio, pur sottolineando la necessità di interventi strutturali volti a migliorare la resilienza della popolazione nei confronti di eventi così estremi.
Gli esperti dell’AEMET hanno osservato che quattro dei cinque mesi di agosto più caldi della serie storica si sono verificati negli ultimi quattro anni, mentre l’unico episodio paragonabile per intensità risale all’estate torrida del 2003. Il confronto con il passato evidenzia un trend al rialzo delle temperature estive, con ondate di calore sempre più lunghe ed estese sul territorio nazionale.
La rilevazione delle anomalie termiche ha inoltre messo in luce come alcune regioni costiere, tradizionalmente mitigate dalla vicinanza al mare, abbiano registrato picchi record: la Costa Valenciana e la Costa del Sol hanno riportato temperature massime superiori a 42 °C, mentre nell’entroterra andaluso sono state segnalate punte di 45 °C in alcune stazioni meteorologiche ufficiali. Gli indicatori di stress termico sviluppati dall’AEMET hanno classificato queste condizioni tra le più pericolose per la salute umana.
Gli agricoltori hanno denunciato danni ingenti alle coltivazioni, in particolare cereali e ortaggi, sottolineando come la combinazione di alto caldo e assenza di precipitazioni stia compromettendo i raccolti e aumentando i costi di irrigazione. Il settore agroalimentare, già in difficoltà per quotazioni mondiali in rialzo, si trova a fronteggiare ulteriori criticità legate alla recente ondata di caldo, con ricadute sui prezzi e sugli approvvigionamenti.
L’analisi climatologica dell’evento, condotta tramite modelli di simulazione e osservazioni satellitari, conferma che la persistenza di un vasto anticiclone africano sull’Europa occidentale ha contribuito alla stagnazione dell’aria calda sulla penisola iberica. La condizione di blocco atmosferico ha impedito l’ingresso di correnti più fresche atlantiche, prolungando l’effetto delle alte pressioni e favorendo l’accumulo di calore.
L’AEMET sottolinea che l’intensità record di questa ondata di caldo costituisce un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare le strategie di adattamento. Le autorità spagnole sono invitate a migliorare i sistemi di allerta precoce, potenziare le reti di sorveglianza ambientale e implementare piani di intervento rapidi per proteggere la popolazione, in particolar modo nelle aree urbane più densamente abitate.
Il fenomeno climatico estremo in corso in Spagna si inserisce in un contesto più ampio di eventi meteorologici intensificati a livello globale. Studi internazionali collegano l’incremento delle ondate di calore alla concentrazione crescente di gas serra in atmosfera, con proiezioni che indicano un ulteriore aumento della frequenza e dell’intensità di tali eventi nei prossimi decenni se non verranno adottate politiche di drastica riduzione delle emissioni.
L’impatto sociale ed economico dell’ondata di agosto 2025 sarà oggetto di analisi dettagliate nei prossimi mesi, ma le prime stime dei danni parlano di centinaia di milioni di euro tra spese sanitarie, costi per la gestione degli incendi e perdite agricole. La Spagna, già esperta nella gestione di ondate di calore, dovrà affrontare una sfida senza precedenti che richiede misure coordinate a livello europeo e nazionale.
L’ondata di caldo che ha colpito la Spagna in agosto 2025 si posiziona come un evento storico per intensità e durata, superando ogni precedente record e imponendo una riflessione urgente sulle strategie di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici. Le istituzioni, il mondo scientifico e la società civile sono chiamati a collaborare per contenere gli effetti drammatici di fenomeni sempre più estremi e tutelare la salute e il territorio.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!