Una poderosa irruzione di aria artica marittima è pronta a investire la Penisola Iberica tra giovedì 21 e venerdì 22 novembre 2025, decretando la fine dell’autunno mite e l’ingresso anticipato di un inverno dai connotati estremi. Si tratta di una dinamica barica particolarmente incisiva, favorita dalla formazione di un ponte anticiclonico sull’Europa centrale e dal contestuale approfondimento di una depressione sul Mediterraneo occidentale. Questo scenario sinottico apre un vero e proprio corridoio polare, una “Nortada” secondo la terminologia iberica, che veicolerà masse d’aria fredde direttamente dall’Artico verso la Spagna, con effetti dirompenti su temperature, precipitazioni e regime eolico.
L’impatto al suolo sarà repentino. Dopo una prima parte della settimana ancora relativamente temperata e caratterizzata da fenomeni sparsi – in particolare tra l’Extremadura, l’Andalusia e la Catalogna – sarà da mercoledì che il quadro meteorologico inizierà a mutare bruscamente. L’aria fredda inizierà a valicare i Pirenei settentrionali, riportando precipitazioni diffuse sul versante cantabrico, e soprattutto un abbassamento deciso della quota neve, che passerà rapidamente dai 1400 ai 700 metri entro la sera.
Il clou dell’evento si raggiungerà tra giovedì 21 e venerdì 22 novembre, quando il cuore dell’aria artica raggiungerà il nord e l’entroterra della Spagna. Le simulazioni modellistiche ad alta risoluzione (ECMWF e ICON) convergono sulla possibilità concreta di nevicate fino a quote collinari, comprese tra i 400 e i 500 metri, con accumuli localmente eccezionali. Sulla Cordigliera Cantabrica e sul versante nord dei Pirenei si stimano accumuli nevosi superiori ai 60 cm in meno di 48 ore a partire da quota 1200 metri, con importanti criticità attese sulla viabilità montana, inclusi alcuni tratti dell’AP-66 e dell’N-260. Episodi nevosi, seppur più contenuti, non sono esclusi anche nelle zone interne della Navarra, della Rioja e della Catalogna settentrionale.
Parallelamente, sarà il gelo a dominare la scena, con un crollo termico marcato e diffuso. Le temperature massime di giovedì faticheranno a superare i +5°C su ampie porzioni dell’altopiano settentrionale, interessando città come Vitoria-Gasteiz, Burgos e Segovia, mentre Pamplona potrebbe registrare valori diurni prossimi a +2/+3°C. Anche Madrid, notoriamente più temperata, si troverà sotto la media climatologica di circa 6–8°C, con massime attorno ai +7°C. In quota, sulle vette pirenaiche e sui massicci dell’Aragona, le minime potranno scendere fino a -15°C, segnando valori più tipici di gennaio che di fine novembre.
Nel weekend, pur con un’attenuazione dei fenomeni precipitativi e un graduale ritorno a condizioni più stabili, il freddo persisterà a causa del ristagno dell’aria artica. Le gelate notturne si estenderanno anche a fondovalle e pianure interne, con minime sottozero su buona parte delle Castiglie e nelle conche catalane. Le condizioni di raffreddamento radiativo potrebbero intensificare ulteriormente le minime, soprattutto in assenza di copertura nuvolosa.
In conclusione, ci troviamo di fronte a un episodio meteorologico di portata significativa, non tanto per la durata, quanto per l’intensità termica e l’anomalia precoce del suo verificarsi. Un segnale forte che l’inverno è pronto a prendere il sopravvento, e che anche la Penisola Iberica – solitamente più schermata da eventi di tale portata – può diventare teatro di dinamiche artiche severe.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
