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Meteo, Forte Maltempo e Neve martedì 25 novembre: ecco le province a rischio

Martedì 25 novembre 2025 maltempo diffuso in Italia con allerta arancione in Campania e Toscana per nubifragi e rischio idrogeologico, neve sulle Alpi dagli 800 metri, forti venti e temperature fino a 20°C al Sud.

Una decima perturbazione atlantica della stagione autunnale è destinata a sconvolgere le condizioni meteorologiche sull’Italia nella giornata di martedì 25 novembre 2025, portando un quadro di maltempo diffuso caratterizzato da precipitazioni intense, nevicate sulle zone alpine e appenniniche, venti sostenuti e temperature in netto contrasto tra le diverse aree del Paese. La circolazione ciclonica, posizionata sul Mediterraneo centrale, richiamerà correnti umide meridionali che alimenteranno fenomeni di notevole intensità, in particolare lungo il versante tirrenico e nelle regioni centro-meridionali.

Le zone settentrionali conosceranno una situazione differenziata a seconda delle aree geografiche. Il Nordovest beneficerà di un relativo miglioramento delle condizioni atmosferiche rispetto alle giornate precedenti, con cieli poco nuvolosi o al massimo irregolarmente nuvolosi su Piemonte, Lombardia occidentale ed Emilia occidentale. Le temperature minime si attesteranno su valori piuttosto rigidi, con minime comprese tra zero e tre gradi centigradi nelle pianure, mentre le massime raggiungeranno gli otto-dieci gradi. La pressione atmosferica sarà in aumento su queste zone, garantendo una maggiore stabilità.

Diversa la situazione sul Nordest, dove persistono condizioni di instabilità soprattutto nelle prime ore della giornata. Il Friuli Venezia Giulia rappresenta l’area più critica del settentrione, con precipitazioni moderate o localmente intense concentrate principalmente nella mattinata, destinate poi ad attenuarsi progressivamente nel corso del pomeriggio. Le province orientali della regione, in particolare Trieste e Gorizia, potrebbero essere interessate da fenomeni temporaleschi anche forti, con accumuli che potrebbero aggravare ulteriormente i dissesti conseguenti alla devastante ondata di maltempo del sedici e diciassette novembre, quando le esondazioni e le frane avevano provocato due vittime e danni ingenti soprattutto nel Goriziano e nel Collio. La Protezione Civile regionale ha emanato un’allerta gialla per criticità idrogeologica valida fino alle ventitré e cinquantanove di martedì venticinque novembre, segnalando il rischio di ulteriori smottamenti, instabilità dei pendii e interruzioni della viabilità nelle aree dove i terreni sono ancora saturi d’acqua.

Il Veneto orientale vedrà anch’esso precipitazioni nella prima parte della giornata, con quota neve sulle Alpi centro-orientali che si attesterà tra gli ottocento e i milleduecento metri. Nel pomeriggio sono attese schiarite progressive con miglioramento delle condizioni atmosferiche. Le temperature minime oscilleranno tra i quattro e i nove gradi, mentre le massime non supereranno i nove-undici gradi. In Emilia Romagna sono previste residue piogge in esaurimento nelle prime ore della giornata, con attenuazione della nuvolosità a partire dalle province occidentali. Nel pomeriggio condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso su tutta la regione. La Protezione Civile ha emanato un’allerta gialla per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, con possibili innalzamenti dei livelli idrometrici superiori alla soglia uno nei corsi d’acqua, anche per effetto della fusione della neve presente al suolo.

Le nevicate rappresentano uno degli elementi caratterizzanti della giornata. Sulle Alpi centro-orientali i fiocchi bianchi cadranno a partire dagli ottocento-milleduecento metri, con fenomeni più consistenti in Valle d’Aosta, dove nella giornata precedente si erano già registrati accumuli significativi. La città di Aosta ha vissuto una vera e propria giornata invernale con temperature che non hanno superato lo zero e nevicate che hanno depositato circa tre centimetri di manto bianco. Le località turistiche di alta quota come Courmayeur, Cervinia, Livigno e Santa Caterina Valfurva hanno registrato nelle ore precedenti accumuli tra i quaranta e i sessanta centimetri di neve fresca, con la stagione sciistica che si avvia sotto i migliori auspici. In Alto Adige nelle ventiquattro ore tra la mezzanotte e la giornata di martedì sono attese nevicate che, seppur generalmente deboli, potranno risultare localmente più intense, con accumuli tra i dieci e i venticinque centimetri in montagna. Alle quote più basse alcune precipitazioni potrebbero trasformarsi in pioggia. I Vigili del Fuoco hanno invitato la popolazione alla massima prudenza negli spostamenti, ricordando che condizioni simili avevano già causato diversi incidenti stradali nella giornata di giovedì venti novembre.

Le regioni centrali rappresentano il teatro principale del maltempo di martedì venticinque novembre. La Toscana continuerà a essere interessata da fenomeni intensi, sebbene in graduale attenuazione rispetto alla giornata precedente. La Protezione Civile regionale ha emanato un’allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico valida dalle diciassette di lunedì ventiquattro novembre fino alle nove di martedì venticinque novembre sulle aree centro-settentrionali della regione, con allerta gialla sul resto del territorio. Gli accumuli previsti sono significativi, con valori fino a settanta-ottanta millimetri sulle province di Lucca, Pistoia, Prato e Firenze, soprattutto sui versanti appenninici, oltre che sull’alto Livornese e alto Pisano. Altrove si attendono massimi di cinquanta-sessanta millimetri. Le precipitazioni, che nella serata di lunedì avevano carattere diffuso anche a carattere di rovescio o locale temporale, tenderanno a diventare più sparse nella notte e nella mattinata di martedì. Il fenomeno meteorologico è aggravato dallo scioglimento rapido della neve caduta copiosamente nei tre giorni precedenti, che contribuisce ad aumentare sensibilmente il livello di fiumi e torrenti.

Il Lazio sarà investito da precipitazioni persistenti e localmente abbondanti, con il rischio di accumuli importanti e possibili criticità idrogeologiche. L’Umbria vedrà piogge sparse e nevicate in montagna, con quota neve in calo fino a milletrecento-millecinquecento metri sull’Appennino umbro-marchigiano. Le Marche sperimenteranno condizioni di maltempo intenso sulle regioni adriatiche, con precipitazioni diffuse che interesseranno soprattutto l’entroterra marchigiano. L’Abruzzo sarà interessato da piogge e nevicate sull’Appennino, con accumuli consistenti oltre i millecinquecento metri. Le temperature nelle regioni centrali oscilleranno tra i quattro e gli undici gradi come minime, mentre le massime saranno comprese tra i dodici e i diciotto gradi. I venti soffieranno con forza moderata da sud-ovest a sud-est, favorendo un sensibile rinforzo delle correnti marine. Il mare risulterà mosso o molto mosso lungo le coste tirreniche.

Il Sud Italia rappresenta l’area geografica maggiormente colpita dalla perturbazione. La Campania si trova al centro dell’attenzione meteorologica, con la Protezione Civile regionale che ha prorogato e innalzato il livello dell’allerta meteo su buona parte del territorio campano, portandolo a livello arancione dalla mezzanotte di martedì venticinque novembre. Le zone più a rischio sono la Piana campana, l’area metropolitana di Napoli, le Isole, l’Area Vesuviana, l’Alto Volturno e Matese, la Penisola Sorrentino-amalfitana, i Monti di Sarno e Picentini, il Tusciano e Alto Sele, la Piana del Sele e l’Alto Cilento. Si prevede una intensificazione delle precipitazioni a carattere di rovescio o temporale che potrebbero avere forte intensità e causare un dissesto idrogeologico diffuso oltre che un rischio idraulico. Attese precipitazioni anche molto intense a carattere di temporale su vasta scala, che interesseranno ampie porzioni di territorio.

Napoli rappresenta la città italiana più colpita dal maltempo, con previsioni che indicano accumuli fino a sessantotto millimetri di pioggia, accompagnati da venti molto sostenuti con raffiche medie di quarantuno chilometri orari. Questa velocità del vento è particolarmente elevata e può far oscillare rami, creare difficoltà agli ombrelli e rendere scomoda qualsiasi attività all’aperto. Chi abita ai piani alti di edifici esposti potrebbe sentire distintamente le raffiche contro le finestre. Le temperature nel capoluogo campano oscilleranno tra i dieci e i diciassette gradi, con umidità relativa che raggiungerà il settantasette percento. Diversi comuni campani hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata di martedì venticinque novembre in via precauzionale, proprio a causa dell’allerta arancione emanata dalla Protezione Civile.

Si prevedono anche venti forti sud-occidentali con locali rinforzi e possibili raffiche, in attenuazione dal pomeriggio-sera di martedì. A causa delle raffiche di vento e del moto ondoso potrebbero verificarsi danni alle coperture, alle strutture temporanee, nonché al verde pubblico. Le restanti zone della Campania vedranno confermata l’allerta gialla per ulteriori ventiquattro ore. Lo scenario meteo è in peggioramento con precipitazioni che potrebbero interessare anche il Molise e le zone interne, con nevicate sull’Appennino romagnolo e umbro-marchigiano intorno ai mille metri.

La Puglia centro-settentrionale sarà interessata da piogge sparse che si estenderanno dal pomeriggio, mentre la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e il Salento presenteranno tempo variabile ma con minore probabilità di pioggia, almeno nella prima parte della giornata. In serata tuttavia i fenomeni tenderanno ad estendersi anche ai settori ionici, precedentemente più riparati. La Sardegna vedrà una rotazione del vento a Maestrale, con condizioni in graduale miglioramento dopo il maltempo della giornata precedente. Le temperature minime al Sud si attesteranno generalmente tra i sei e i tredici gradi, mentre le massime saranno comprese fra i dodici e i venti gradi, con punte molto miti al Sud e in Sicilia dove si potranno raggiungere valori intorno ai venti gradi, creando un contrasto termico notevole rispetto alle regioni settentrionali dove al mattino sono possibili gelate.

Sul fronte marittimo, i bacini occidentali risulteranno mossi o molto mossi, con particolare attenzione al Mar Tirreno dove il moto ondoso sarà accentuato dalle correnti di Libeccio. I venti forti di Libeccio interesseranno le regioni meridionali, mentre sulla Sardegna soffierà il Maestrale. Il Mare Adriatico presenterà condizioni variabili, da poco mosso a mosso, con maggiore intensità sul settore settentrionale. Le condizioni del mare richiederanno particolare attenzione per la navigazione e potrebbero causare disagi alle attività portuali, soprattutto lungo la costa centro-meridionale tirrenica dove sono previste raffiche fino a sessanta-settanta chilometri orari su Arcipelago, costa centro-meridionale, crinali appenninici e zone sottovento.

La viabilità rappresenta un aspetto critico della giornata. Sulle strade alpine e appenniniche la presenza di neve renderà necessario l’utilizzo di catene o pneumatici invernali, con particolare attenzione ai valichi appenninici e alle zone interne abruzzesi dove il rapido accumulo nevoso potrebbe creare disagi alla circolazione e isolare temporaneamente alcune località montane. Le autorità raccomandano prudenza negli spostamenti e attenzione alle aree più esposte a frane e allagamenti, soprattutto nelle regioni dove i terreni sono già saturi d’acqua per le precipitazioni dei giorni precedenti. In Friuli Venezia Giulia permane la preoccupazione per le aree già duramente colpite la scorsa settimana, dove nuove precipitazioni potrebbero aggravare i dissesti conseguenti all’alluvione che aveva messo in ginocchio il Collio e il bacino del Judrio.

Le previsioni per le giornate successive indicano che il maltempo continuerà ad interessare il Paese almeno fino a mercoledì ventisei novembre, quando il fronte perturbato si allontanerà gradualmente dalla Penisola, anche se il meteo resterà instabile nelle regioni del Centro-Sud per la formazione di un vortice depressionario sul Mediterraneo centrale. Da mercoledì si attendono piogge sparse e nevicate in quota tra Lazio e regioni adriatiche, con il cielo irregolarmente nuvoloso altrove. Al Sud circolazione depressionaria con cielo molto nuvoloso e coperto con precipitazioni prima sui settori tirrenici, poi sulla Sicilia occidentale. Le temperature rimarranno inferiori ai valori medi stagionali, soprattutto sulla Pianura Padana, dove durante la notte potrebbero scendere anche sotto lo zero nelle zone di pianura settentrionali. Il miglioramento più significativo è atteso da giovedì ventisette novembre, con schiarite nelle regioni del Nord e Toscana, anche se il clima resterà di stampo invernale.

La particolare configurazione meteorologica di questa fase è determinata da una vasta saccatura atlantica centrata sulle Isole Britanniche che convoglia forti correnti umide sudoccidentali sull’Italia, mentre nei bassi strati si attiva un flusso di scirocco sull’Adriatico, capace di generare linee di convergenza appena al largo delle coste regionali. Questo scenario favorisce precipitazioni abbondanti e fenomeni intensi, con la possibilità di temporali anche violenti lungo le coste esposte. Il transito della perturbazione rappresenta un evento meteorologico significativo per il mese di novembre, con accumuli pluviometrici che in alcune aree potrebbero risultare eccezionali e creare situazioni di criticità idrogeologica. L’Aeronautica Militare ha diramato avvisi di fenomeni intensi, segnalando precipitazioni intense ed abbondanti a prevalente carattere di rovescio o temporale su diverse regioni, con particolare attenzione alle zone già interessate da precipitazioni pregresse.

La popolazione è invitata a seguire con attenzione gli aggiornamenti delle autorità locali e della Protezione Civile, rispettare le indicazioni fornite dalle amministrazioni comunali che in molti casi hanno adottato provvedimenti straordinari come la chiusura delle scuole, evitare spostamenti non necessari nelle aree sottoposte ad allerta arancione e prestare massima cautela alla guida, soprattutto in prossimità di sottopassi, aree depresse, corsi d’acqua e versanti instabili. Chi si trova in zone montane deve verificare le condizioni delle strade prima di mettersi in viaggio e dotarsi di equipaggiamento invernale adeguato. Le condizioni meteorologiche previste per martedì venticinque novembre configurano una giornata complessa dal punto di vista della gestione dell’emergenza meteorologica, richiedendo attenzione e comportamenti responsabili da parte di tutti i cittadini.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!