Un’intensa perturbazione di origine atlantica, accompagnata da una vasta saccatura in medio-alta troposfera, è pronta a investire il Nord Italia e le regioni centrali tirreniche. Il sistema depressionario, caratterizzato da due minimi barici distinti – uno tra Corsica e Mar Ligure, l’altro sulla Pianura Padana centro-occidentale – darà origine a una dinamica atmosferica complessa e potenzialmente pericolosa, alimentata da un poderoso afflusso di aria calda e umida dai quadranti meridionali, con valori di Integrated Water Vapour Transport (IVT) e Precipitable Water (PWAT) ai massimi stagionali. Il portale di riferimento Pretemp ha emesso livelli di allerta 2 su diverse aree del territorio, indicando la concreta possibilità di eventi meteorologici di elevata intensità.
Sulle province alpine e prealpine centrali – in particolare quelle di Sondrio, Bergamo, Brescia, Trento e Bolzano – il rischio maggiore è legato a piogge abbondanti e persistenti, localmente superiori ai 100-150 mm in sei ore, specialmente sui versanti esposti a sud. Il CAPE (energia potenziale convettiva disponibile) di tipo skinny e l’elevata umidità negli strati bassi, uniti al sollevamento orografico e alla ventilazione da ESE nei bassi strati, favoriranno l’organizzazione di celle convettive incastonate in piogge stratiformi. Il livello di allerta 2 qui è giustificato anche dalla possibilità di downburst localmente intensi, specie nel pomeriggio, per effetto del forte DLS (Deep Layer Shear) e dell’aria secca in entrata nei medi livelli troposferici.
Altro settore critico sarà quello della Liguria centro-orientale (province di Genova, Savona, La Spezia) e dell’alta Toscana (Massa-Carrara, Lucca, Pisa e parte interna di Livorno), dove è stato emesso un livello 2 per piogge abbondanti, fenomeni vorticosi (trombe marine, tornado costieri) e raffiche di vento lineare violente (downburst). Qui si registrano valori di CAPE superiori ai 2500 J/kg con LFC/LCL molto bassi, PWAT elevato e un gradiente termico verticale favorevole allo sviluppo di supercelle isolate e sistemi convettivi a mesoscala (MCS). Il rischio grandine è concreto, con chicchi localmente di medie o grosse dimensioni, e non sono esclusi temporanei stazionamenti dei fenomeni in corrispondenza della costa ligure per effetto dell’interazione tra il LLJ (Low Level Jet) e il barrier jet alpino che potrebbe generare convezione rigenerante.
Sulla Pianura Padana centro-orientale, dalle province emiliane di Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara fino a quelle venete di Verona, Vicenza, Padova e Treviso, è previsto un livello 2 per forti raffiche convettive e grandine anche di grosse dimensioni. Il settore sarà interessato da una fase prefrontale molto attiva, con ThetaE >355K al suolo, SBCAPE fino a 2000 J/kg e shear marcato (SREH 0-3 km > 300-400 m²/s²), che potrà favorire l’innesco di supercelle e QLCS ben organizzati. Con l’arrivo della saccatura, si attiveranno MCS sostenuti dal flusso da ESE e alimentati da cold pool prealpini e convettivi. Saranno possibili downburst intensi (WMSI >80), grandine e fenomeni vorticosi, soprattutto da meso-vortex, con un rischio tornadico non trascurabile, in particolare tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. L’unico elemento di incertezza resta la copertura nuvolosa stratiforme mattutina, che potrebbe parzialmente inibire la convezione nelle fasi iniziali.
Infine, un livello 1 è stato emesso per le province del Lazio settentrionale e della bassa Toscana (inclusi Viterbo, Grosseto e l’interno della provincia di Livorno), dove si attendono piogge intense, grandine di medie dimensioni e la possibilità di trombe marine o vortici costieri in un contesto di instabilità alimentata da alti valori di thetaE e CAPE superficiale.

La situazione richiede massima attenzione. L’elevato potenziale energetico e la complessa interazione tra orografia, ventilazione nei bassi strati e forcing sinottico fanno di questo evento uno dei più significativi della stagione estiva in corso.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!