Un’intensa perturbazione atlantica investirà l’Italia settentrionale nelle prossime 72 ore, con particolare severità a partire da giovedì 28 agosto. L’afflusso di aria molto instabile, combinato con l’orografia del territorio, darà origine a temporali diffusi, localmente molto intensi e persistenti, con potenziali impatti rilevanti sia in ambito urbano che montano. Sulla base degli ultimi aggiornamenti del Dipartimento della Protezione Civile, è stata emessa un’allerta rossa per rischio idrogeologico in Lombardia e numerose allerte arancioni e gialle per rischio temporali, idrogeologico e idraulico su tutto l’arco settentrionale del Paese.
In Lombardia, è stata dichiarata allerta rossa per rischio idrogeologico nei settori alpini e prealpini occidentali: Valchiavenna, Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali, che coinvolgono le province di Sondrio, Como, Lecco e Varese. Si tratta del livello massimo di allerta, che segnala una criticità elevata e potenzialmente pericolosa per la popolazione, con rischio di frane, allagamenti e smottamenti. Sempre in Lombardia, è in vigore un’allerta arancione per rischio idrogeologico nei territori della Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Orobie bergamasche, Alta Valtellina e Nodo Idraulico di Milano, quindi sulle province di Bergamo, Brescia, Sondrio, Como, Lecco e Milano. Allerta gialla su quasi tutto il resto della regione sia per rischio idrogeologico che per temporali forti, estesa anche alle aree di pianura centrale, Bassa pianura centro-occidentale, Appennino pavese e Alta pianura orientale.

In Liguria, permane un’allerta arancione per temporali su tutti i bacini padani e marittimi centrali e occidentali, quindi sulle province di Genova, Savona e Imperia. Su questi stessi settori e su quelli di levante, da La Spezia a Levanto, è attiva un’allerta gialla, a testimonianza del rischio persistente di rovesci intensi accompagnati da grandinate e raffiche di vento.
In Piemonte, l’allerta arancione per rischio idrogeologico riguarda i settori settentrionali e nord-orientali: Toce, Val Sesia, Cervo e Chiusella, Pianura settentrionale, quindi principalmente le province di Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Vercelli e Novara. Il resto del Piemonte è interessato da allerta gialla, per rischio idrogeologico e temporali, nelle aree di Pianura Torinese, Colline, Belbo e Bormida, Valle Tanaro, Valli Orco, Lanzo, Sangone e Scrivia, coinvolgendo le province di Torino, Alessandria, Asti e Cuneo.
Nel Trentino-Alto Adige, è attiva un’allerta gialla generalizzata sia per rischio temporali sia per rischio idrogeologico, su tutto il territorio delle Province Autonome di Trento e Bolzano, dove si attendono forti rovesci e locali criticità nei bacini montani.
In Valle d’Aosta, allerta gialla su tutta la regione, con attenzione particolare alle vallate laterali: Valle del Gran San Bernardo, Saint-Barthélemy, Valtournenche, Valgrisenche, Valdigne, Valle d’Ayas, Champorcher, Gressoney, Cogne, Valsavarenche e Valle di Rhêmes. I fenomeni previsti potranno causare colate detritiche e allagamenti localizzati.
In Veneto, allerta gialla diffusa per rischio idrogeologico e temporali su gran parte della regione: coinvolti i settori del Basso e Alto Piave, Brenta-Bacchiglione, Livenza, Lemene, Tagliamento, Po, Adige, Sile e bacini scolanti in laguna. Le province interessate sono Belluno, Treviso, Vicenza, Padova, Verona, Venezia e Rovigo.
In Toscana, allerta gialla per temporali e rischio idrogeologico estesa a tutte le aree settentrionali e centrali: Lunigiana, Versilia, Garfagnana, Serchio, Valdarno, Mugello, Casentino, Valdelsa, Valdera, Ombrone, Bisenzio, fino alla costa tirrenica e alle isole. Le province coinvolte sono Massa-Carrara, Lucca, Pistoia, Firenze, Prato, Arezzo, Pisa, Livorno, Siena e Grosseto.
Infine, in Emilia-Romagna, è attiva un’allerta gialla per temporali su diversi settori appenninici e pedecollinari, in particolare nelle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Bologna, con possibilità di rovesci intensi e locali accumuli significativi.
Alla luce della complessità e della vastità del sistema perturbato in arrivo, si raccomanda la massima prudenza, in particolare nelle aree montane e collinari, lungo i corsi d’acqua e nei centri urbani vulnerabili. È fondamentale seguire costantemente gli aggiornamenti forniti dai Centri Funzionali regionali e dal Dipartimento della Protezione Civile, evitando spostamenti non necessari durante le fasi più critiche.

La situazione risulta particolarmente allarmante considerando lo stato di fragilità del territorio italiano. Secondo i dati dell’ISPRA, il 94,5% dei comuni italiani è classificato a rischio per frane, alluvioni, erosione costiera o valanghe, mentre quasi sei milioni di italiani vivono in aree soggette a dissesto idrogeologico. Le regioni del Nord-Ovest, che saranno le prime colpite da questo evento estremo, rientrano tra quelle a maggiore vulnerabilità, con Liguria, Piemonte e Lombardia che presentano territori particolarmente esposti ai rischi di colate rapide e alluvioni improvvise.
La dinamica di questo evento trova le sue radici nell’interazione tra l’ex uragano Erin, ora declassato a sistema extratropicale in transito sull’Europa occidentale, e la configurazione barica del Mediterraneo. Il moto antiorario delle correnti attorno al sistema depressionario richiama masse d’aria subtropicale verso il bacino mediterraneo, creando un violento contrasto termico con l’aria più fresca atlantica in discesa dal Nord Europa.
L’evoluzione meteorologica delle prossime ore sarà cruciale per definire l’esatta traiettoria e intensità del sistema perturbato. I servizi meteorologici nazionali mantengono un monitoraggio costante dell’evento, aggiornando continuamente le previsioni per fornire alle autorità locali e alla popolazione gli strumenti necessari per affrontare questa fase di maltempo estremo che caratterizzerà la fine del mese di agosto.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!