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Meteo, Torna il Caldo e arriva l’Estate Settembrina: Ecco da Quando

Settembre 2025, dopo un avvio burrascoso al Nord e in Parte del Centro arriva l’Estate Settembrina. Ecco da quando e su quali regioni farà più caldo.

La stagione estiva si prepara a regalare un ultimo sussulto prima di cedere il passo all’autunno meteorologico. Secondo le proiezioni dei principali centri di calcolo europei e americani, l’Italia si appresta a vivere una nuova fase di caldo intenso che coinvolgerà l’intero territorio nazionale nel mese di settembre, con particolare intensità durante il primo weekend del 6-7 settembre quando si concretizzerà quello che i meteorologi definiscono il clou dell’ondata calda settembrina.

I modelli previsionali indicano che dopo una fase instabile nei primi giorni del mese, caratterizzata dal transito di perturbazioni atlantiche che porteranno piogge e temporali soprattutto al Centro-Nord, l’anticiclone africano tornerà a espandersi verso il bacino del Mediterraneo centrale con rinnovata vigoria. La svolta si concretizzerà per le regioni del Sud intorno al 3-4 settembre, quando il rafforzamento dell’alta pressione di matrice sahariana costringerà il flusso atlantico a risalire verso latitudini più settentrionali, garantendo così condizioni di stabilità atmosferica e un sensibile incremento termico.

Durante il primo weekend di settembre, le temperature massime potrebbero raggiungere valori tipicamente estivi con picchi compresi tra 30-32 gradi al Nord e valori superiori ai 35 gradi al Sud, creando condizioni climatiche che ricorderanno più il cuore dell’estate che l’inizio dell’autunno meteorologico. Le regioni meridionali, in particolare Sicilia, Calabria e Puglia, potrebbero registrare temperature massime prossime o superiori ai 36-37 gradi nelle aree interne, mentre anche la Sardegna sperimenterà condizioni di caldo intenso con punte fino a 35 gradi.

Il fenomeno dell’estate settembrina rappresenta un tratto distintivo del clima italiano durante il mese di settembre. Nonostante il calendario astronomico segnali l’inizio dell’autunno per il 22 settembre con l’equinozio, dal punto di vista meteorologico il clima della penisola italiana si mantiene spesso su caratteristiche tipiche della bella stagione, prolungando di fatto l’esperienza estiva ben oltre i tradizionali limiti temporali.

L’anticiclone delle Azzorre costituisce una vasta area di alta pressione semipermanente di origine subtropicale oceanica, generalmente presente sull’oceano Atlantico settentrionale con il suo massimo di pressione atmosferica mediamente in prossimità delle omonime isole portoghesi. La sua origine deriva dalla circolazione atmosferica che produce in corrispondenza di tali latitudini una fascia di alte pressioni semipermanenti, risultato della subsidenza atmosferica della cella di Hadley intertropicale.

Durante la stagione estiva, questo sistema anticiclonico può espandersi verso est, interessando tutto il bacino del Mediterraneo, gran parte dell’Europa centrale e talvolta persino la parte meridionale dell’Inghilterra. Tuttavia, negli ultimi decenni si è registrata una minore frequenza di questa configurazione meteorologica rispetto agli anni sessanta e settanta, quando costituiva la figura barica dominante dell’estate italiana, essendo ora generalmente sostituito dall’anticiclone subtropicale africano.

La differenza sostanziale tra l’anticiclone delle Azzorre e quello africano risiede nelle caratteristiche termiche delle masse d’aria associate. Mentre l’alta pressione delle Azzorre, essendo di natura oceanica, non causa temperature eccessivamente roventi grazie alla sua origine marittima, l’anticiclone africano porta con sé masse d’aria decisamente più calde e secche dal deserto del Sahara, determinando ondate di calore spesso estreme.

Il ritorno dell’anticiclone delle Azzorre in questa fase di settembre assume particolare rilevanza meteorologica perché rappresenta una sorta di regolatore termico naturale per il clima mediterraneo. La sua presenza garantisce stabilità duratura sulle regioni centro-meridionali, mentre su quelle settentrionali, specialmente le aree a nord del Po, la sua egemonia risulta più spesso interrotta dalle incursioni delle perturbazioni atlantiche, responsabili dei frequenti temporali estivi che si sviluppano nel pomeriggio tra Alpi, Prealpi e zone pedemontane lombardo-venete.

L’espressione “estate settembrina” si riferisce specificamente a questa fase climatica tardiva che interessa l’Italia e, più in generale, l’intera area mediterranea. Il fenomeno trova una spiegazione scientifica nella persistenza di condizioni oceaniche favorevoli all’espansione dell’anticiclone subtropicale e nella permanenza di temperature superficiali elevate del Mar Mediterraneo, che continua a mantenere un notevole contenuto energetico accumulato durante i mesi estivi precedenti.

L’evoluzione meteorologica della seconda metà di settembre rimane ancora caratterizzata da margini di incertezza nelle proiezioni a lungo termine. Tuttavia, le simulazioni modellistiche suggeriscono che il cambio stagionale vero e proprio potrebbe manifestarsi solamente verso la fine del mese, quando l’indebolimento dell’anticiclone africano potrebbe favorire l’ingresso di perturbazioni atlantiche più organizzate. Questo scenario comporterebbe un graduale calo delle temperature e il ritorno di precipitazioni più diffuse, elementi che segnerebbero il definitivo passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale.

La fase di transizione verso condizioni più autunnali potrebbe risultare particolarmente delicata dal punto di vista meteorologico. L’interazione tra le ultime propaggini dell’anticiclone africano e le prime incursioni di aria fresca di origine atlantica potrebbe generare contrasti termici significativi, condizione favorevole allo sviluppo di fenomeni convettivi intensi. I meteorologi raccomandano particolare attenzione per la possibile formazione di sistemi temporaleschi organizzati, capaci di produrre precipitazioni concentrate e localmente abbondanti.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!