Dopo settimane dominate da condizioni meteo insolitamente miti e da temperature ben al di sopra delle medie stagionali, l’Italia si prepara a vivere una decisa e repentina svolta invernale. A partire da mercoledì 19 novembre, una colata di aria artica in discesa dal Nord Europa si appresta a raggiungere l’Europa occidentale e il bacino del Mediterraneo, dando il via a una fase meteorologica marcatamente invernale. Le prime avvisaglie si avvertiranno già in queste ore, con un graduale calo termico e l’instaurarsi di condizioni d’instabilità atmosferica, specie al Centro-Sud, dove il contrasto tra masse d’aria fredde e quelle ancora miti di origine mediterranea potrà innescare fenomeni localmente intensi.
Il cuore dell’irruzione fredda si collocherà nella seconda parte della settimana, a partire da venerdì 21 quando l’affondo artico sul Golfo del Leone innescherà una ciclogenesi che evolverà rapidamente in un vortice depressionario. Il minimo barico, in fase di approfondimento tra la Spagna orientale e il Mar Ligure, si porterà progressivamente verso la nostra Penisola, abbracciando gran parte del territorio nazionale con precipitazioni diffuse, vento forte e un marcato raffreddamento. Le correnti settentrionali, umide e fredde, saranno responsabili di un peggioramento generalizzato, con condizioni favorevoli alla comparsa della neve anche a quote inusualmente basse per il periodo.
Particolarmente interessate dalle precipitazioni nevose saranno le regioni settentrionali, in particolare il Nord-Ovest e i settori padani centro-occidentali, dove i fiocchi potranno spingersi localmente fin sotto i 400-500 metri, grazie alla formazione del cosiddetto “cuscino freddo” nei bassi strati. Anche l’Appennino centro-settentrionale vedrà l’arrivo della prima vera neve stagionale, con accumuli attesi dai 600-800 metri tra Toscana, Emilia e Marche, in estensione poi verso l’Abruzzo e il Molise. Si tratterà dunque di un’irruzione fredda dalle caratteristiche pienamente invernali, favorita dalla traiettoria continentale delle masse d’aria in arrivo, le quali troveranno nella configurazione barica una via preferenziale per scivolare lungo il bordo orientale dell’anticiclone atlantico.
Le temperature subiranno un crollo anche di 8-10°C rispetto ai valori attuali, riportandosi decisamente al di sotto delle medie del periodo, specie al Nord e nelle aree interne del Centro. Il raffreddamento sarà ulteriormente accentuato dalla ventilazione sostenuta di grecale e tramontana, con raffiche localmente burrascose lungo i versanti adriatici e tirrenici. Non si escludono condizioni da gelo notturno in Val Padana e nelle valli interne appenniniche già entro il prossimo weekend.
La traiettoria esatta del minimo ciclonico resta ancora da monitorare con attenzione, in quanto sarà determinante per stabilire la distribuzione delle precipitazioni e delle nevicate. Tuttavia, la tendenza generale appare ormai consolidata: l’inverno meteorologico farà il suo ingresso in Italia con largo anticipo, interrompendo bruscamente una fase climatica anomala che ha caratterizzato gran parte dell’autunno. Le attuali proiezioni indicano una persistenza del freddo almeno fino alla fine del mese, con ulteriori impulsi perturbati in arrivo da nord-ovest e nuove occasioni per nevicate a bassa quota sul Settentrione.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
