Clamoroso dietrofront nei palinsesti televisivi italiani. Dopo settimane di indiscrezioni sempre più insistenti, arriva la conferma che “Ok, il prezzo è giusto” non approderà su Rai1 come inizialmente previsto. L’operazione, che sembrava ormai cosa fatta e che avrebbe dovuto rappresentare una contromossa della rete pubblica al successo strepitoso de “La Ruota della Fortuna” condotta da Gerry Scotti su Canale 5, è improvvisamente saltata. Ora si delineano scenari inattesi, con la possibilità concreta di un ritorno del celebre game show proprio sulle reti Mediaset, dove ha vissuto la sua epoca d’oro per quasi due decenni.
La notizia della cancellazione del progetto Rai è stata rivelata dal giornalista Giuseppe Candela sul portale Dagospia, che ha riportato come l’operazione sia naufragata nonostante il ritorno dello storico programma fosse stato annunciato sul sito di Rai Pubblicità, era stato commentato pubblicamente dall’iconica conduttrice Iva Zanicchi ed era stato individuato il nuovo conduttore nella figura di Flavio Insinna. Il programma, prodotto da Fremantle, figurava nei listini pubblicitari della Rai con una previsione di messa in onda per gennaio 2026 in prima serata su Rai1, con un ciclo iniziale di tre o quattro puntate speciali. Tuttavia, qualcosa nelle trattative deve essere andato storto, portando Viale Mazzini a fare un passo indietro definitivo.
Lo storico quiz a premi, che ha rappresentato una delle trasmissioni più longeve e amate della televisione italiana con oltre 3400 puntate trasmesse dal 21 dicembre 1983 fino al 13 aprile 2001, sembrava pronto a tornare sugli schermi dopo 24 anni di assenza. Il format, adattamento dell’originale statunitense “The Price Is Right” ancora oggi in onda sulla CBS, aveva contribuito a fare la storia della televisione generalista italiana, alternandosi tra Italia 1, Canale 5 e Rete 4 nel corso dei suoi diciotto anni di programmazione. La formula vincente del gioco, che vedeva i concorrenti impegnati ad indovinare il prezzo esatto di vari prodotti attraverso una serie di prove culminanti con il celebre gioco della ruota e il tormentone del “Cento”, aveva conquistato generazioni di telespettatori.
La scelta di Flavio Insinna come nuovo conduttore era apparsa come una mossa strategica da parte della Rai. Il presentatore romano, dopo l’esperienza su La7 con “Famiglie d’Italia” nella stagione 2023-2024, era tornato in Rai partecipando come concorrente all’edizione in corso di “Tale e Quale Show” in coppia con Gabriele Cirilli. Non si trattava della prima volta che a Insinna veniva affidato il compito di riportare in vita un format storico: nel 2021 gli era stato assegnato proprio il ritorno estivo su Rai1 de “Il Pranzo è Servito”, altro cult degli anni Ottanta ideato da Corrado. Tuttavia, quella esperienza aveva ottenuto risultati d’ascolto non esaltanti, pur mantenendosi su una media del 15 per cento di share, e forse questo precedente ha pesato nelle valutazioni finali della rete pubblica riguardo l’opportunità di affidargli nuovamente un revival televisivo.
Il progetto originale prevedeva che “Ok, il prezzo è giusto” andasse in onda in prima serata e non nella fascia dell’access prime time come inizialmente ipotizzato. Questa scelta appariva funzionale a non creare una competizione diretta con i programmi storici della Rai nella fascia preserale, dove “L’Eredità” continua a rappresentare un pilastro del palinsesto. L’idea era quella di unire gioco, intrattenimento e nostalgia, richiamando il format storico che aveva accompagnato milioni di italiani davanti alla televisione tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila. La trasmissione avrebbe dovuto debuttare presumibilmente il 9 gennaio 2026, dopo le festività natalizie e prima del Festival di Sanremo, in una collocazione che avrebbe permesso alla Rai di testare il gradimento del pubblico senza sovrapposizioni con gli eventi di punta della rete.
Particolarmente significative erano state le dichiarazioni rilasciate da Iva Zanicchi durante la sua partecipazione al programma “Belve” condotto da Francesca Fagnani su Rai2 all’inizio di novembre. La cantante e conduttrice, che aveva guidato “Ok, il prezzo è giusto” per ben tredici anni dal 1987 al 2000 rendendolo un fenomeno televisivo di massa, aveva commentato con toni polemici la notizia del ritorno del programma senza il suo coinvolgimento. Le sue parole erano state un vero e proprio anatema: “Come può esistere Ok, il prezzo è giusto senza Zanicchi? Ricordate: se lo fate senza di me sarà un flop tremendo”. L’Aquila di Ligonchio aveva rivendicato con forza il suo legame indissolubile con il format, lasciando trasparire una certa amarezza per non essere stata contattata dalla Rai per riprendere il timone del programma che l’aveva resa celebre presso il grande pubblico televisivo.
Ma il colpo di scena più clamoroso riguarda il futuro del programma. Secondo quanto riferito sempre da Giuseppe Candela su Dagospia, ora il titolo potrebbe fare ritorno proprio sulle reti Mediaset, in quella che sarebbe una sorta di “operazione rimpatrio” del format nella sua casa naturale. Si tratterebbe di un ritorno alle origini per il quiz che ha fatto la storia di Canale 5, dove Iva Zanicchi aveva costruito gran parte del suo successo televisivo. L’ipotesi di un approdo su Mediaset sta prendendo sempre più piede negli ambienti televisivi, con fonti che parlano di “lavori in corso” presso il Biscione per riportare il programma nel palinsesto delle reti del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi.
Diverse ipotesi circolano riguardo alla possibile collocazione del programma qualora dovesse effettivamente approdare a Mediaset. La più concreta vede “Ok, il prezzo è giusto” collocato nella fascia preserale, dove storicamente il programma aveva trovato la sua dimensione più naturale durante gli anni di massimo splendore. Per i telespettatori meno giovani, l’appuntamento delle 18 con “Ok, il prezzo è giusto” seguito alle 19 dalla “Ruota della Fortuna” rappresentava infatti un binomio inscindibile della programmazione Mediaset degli anni Novanta. Il legame tra i due game show era così forte che molti osservatori televisivi hanno notato come vadano naturalmente “a braccetto”, rappresentando un’epoca in cui i quiz a premi dominavano incontrastati la fascia oraria che precede la prima serata.
La storia di “Ok, il prezzo è giusto” è indissolubilmente legata ai nomi dei suoi conduttori storici. Il primo presentatore fu Gigi Sabani, che guidò il programma dal 21 dicembre 1983 al 17 dicembre 1986 su Italia 1, contribuendo a renderlo uno dei game show più seguiti del nascente panorama televisivo commerciale italiano. Con la sua conduzione brillante e il suo stile comunicativo diretto, Sabani aveva saputo conquistare il pubblico trasformando un format americano in un fenomeno genuinamente italiano. Il testimone passò poi a Iva Zanicchi nel 1987, quando il programma si spostò su Rete 4 prima e su Canale 5 poi. La cantante mantenne la conduzione per tredici anni complessivi, fino al 2000, imprimendo al programma il suo marchio inconfondibile fatto di simpatia genuina, battute irriverenti e un rapporto diretto con i concorrenti che conquistò il cuore degli italiani.
Al momento si tratta ancora di indiscrezioni non confermate ufficialmente né da Mediaset né dalla Rai, ma le fonti appaiono concordi nel ritenere che l’operazione con la rete pubblica sia definitivamente tramontata. Non resta quindi che attendere le prossime settimane per avere conferme ufficiali sul destino di questo storico programma. Se l’ipotesi del ritorno a Mediaset dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe indubbiamente un colpaccio per Pier Silvio Berlusconi, che si troverebbe a gestire contemporaneamente due dei game show più iconici della storia della televisione italiana. La combinazione tra “La Ruota della Fortuna” e “Ok, il prezzo è giusto” potrebbe infatti creare una programmazione quasi imbattibile nella fascia dell’access e del preserale, consolidando ulteriormente il vantaggio competitivo acquisito da Mediaset nei confronti della Rai in questi mesi cruciali della stagione televisiva. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
