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Brescia, mancano 150 autisti per il trasporto locale: la società del Comune li formerà in Tunisia

Brescia Trasporti avvia nel 2026 corsi di formazione in Tunisia per 150 autisti del trasporto pubblico locale, con abilitazione professionale e corso di italiano, nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa.

Brescia si prepara ad affrontare una crisi strutturale che sta colpendo l’intero settore del trasporto pubblico locale italiano attraverso una soluzione innovativa che guarda al Nord Africa. L’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Brescia, presieduta da Giancarlo Gentilini, ha annunciato che nel 2026 verranno avviati percorsi di formazione in Tunisia per colmare la carenza di 150 autisti che attualmente mancano nell’intera provincia.

La situazione critica del settore emerge chiaramente dai dati forniti da Gentilini: “Complessivamente mancano 150 autisti sull’intero bacino”, una cifra che rappresenta un incremento significativo rispetto al centinaio di unità mancanti registrato lo scorso anno. La carenza si riflette direttamente sulla qualità del servizio, con corse saltate che nel periodo settembre-dicembre 2024 hanno raggiunto il 34,6 percento nella zona urbana e il 24,9 percento nella Bassa bresciana.

Brescia Trasporti, la società partecipata dal Comune di Brescia, sta implementando questa strategia nel quadro degli accordi previsti dal Piano Mattei per l’Africa. Il progetto prevede la formazione di futuri autisti direttamente in territorio tunisino, con l’ottenimento dell’abilitazione professionale e la frequenza di un corso di lingua italiana della durata di 150 ore, considerato fondamentale per il rapporto con l’utenza del trasporto pubblico locale.

Questa iniziativa si inserisce in un panorama nazionale caratterizzato da una grave carenza di personale qualificato nel settore del trasporto pubblico. In Italia mancano oltre 8.000 conducenti secondo i dati dell’Associazione Trasporti Asstra, mentre a livello europeo la carenza stimata raggiunge le 275.000 unità entro il 2028. La situazione bresciana rispecchia una tendenza che interessa diverse realtà italiane, dove la difficoltà nel reperimento di autisti ha costretto le aziende a ricorrere a soluzioni creative e innovative.

Le cause alla base di questa emergenza occupazionale sono molteplici e strutturali. I salari modesti rappresentano uno dei principali deterrenti: un neoassunto nel settore del trasporto pubblico locale guadagna mediamente circa 1.500 euro mensili, cifra che secondo gli operatori del settore non risulta sufficientemente attrattiva per compensare le responsabilità e i rischi della professione. A questo si aggiungono turni di lavoro impegnativi che possono superare le dieci ore giornaliere, orari che includono weekend e festivi, e la crescente problematica della sicurezza, con episodi di aggressioni al personale in costante aumento.

Il recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Autoferrotranvieri-Internavigatori per il triennio 2024-2026 ha previsto incrementi retributivi che, seppur significativi, non sembrano ancora sufficienti a invertire la tendenza. L’accordo stabilisce un aumento medio di 160 euro sui minimi retributivi tabellari, erogati in due tranche, più una tantum di 500 euro e un nuovo Elemento Distinto della Retribuzione di 40 euro mensili per quattordici mensilità.

Parallelamente all’iniziativa tunisina, Brescia Trasporti continua a investire nella formazione locale attraverso corsi gratuiti per il conseguimento della patente D e della Carta di Qualificazione del Conducente. La società offre percorsi formativi completamente finanziati dall’azienda, con contratti a tempo determinato di nove mesi durante il periodo di formazione, convertibili successivamente in contratti a tempo indeterminato per coloro che superano positivamente il percorso formativo.

L’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Brescia gestisce un bacino di servizio che copre 28 milioni di chilometri percorsi annualmente dai mezzi pubblici nella provincia e in città, con un finanziamento complessivo di 72 milioni di euro provenienti da Stato, Regione, Comune di Brescia e Provincia. Nonostante la criticità della carenza di personale, Gentilini ha assicurato che per l’anno scolastico in corso non sono previsti ulteriori tagli alle corse né aumenti dei prezzi di biglietti e abbonamenti.

La strategia di ricerca di personale in Tunisia non rappresenta un caso isolato nel panorama economico bresciano. Il territorio ha già sperimentato iniziative simili con la ricerca di trattoristi e camionisti in Marocco da parte delle aziende agricole e logistiche locali, sempre nell’ambito degli accordi del Piano Mattei. Questo approccio testimonia come il sistema produttivo bresciano stia guardando al Nord Africa per supplire all’endemica carenza di manodopera specializzata in diversi settori.

Il progetto di formazione in Tunisia si concretizzerà attraverso centri formativi locali che garantiranno standard qualitativi equivalenti a quelli italiani, con particolare attenzione all’apprendimento della lingua italiana e delle normative specifiche del settore del trasporto pubblico. I candidati selezionati dovranno superare prove di idoneità psicofisica e dimostrare competenze di base che consentano loro di integrarsi efficacemente nel sistema del trasporto pubblico locale bresciano.

La tempistica del progetto prevede l’avvio effettivo dei corsi nel corso del 2026, con i primi autisti formati in Tunisia che potrebbero essere operativi entro la fine dello stesso anno. Questa pianificazione tiene conto sia dei tempi necessari per l’organizzazione logistica dei corsi sia delle procedure amministrative per l’ottenimento dei visti di lavoro e l’inserimento dei lavoratori tunisini nel sistema occupazionale italiano.

L’iniziativa bresciana rappresenta un modello che potrebbe essere replicato in altre realtà italiane alle prese con problematiche analoghe. La collaborazione tra istituzioni pubbliche, aziende del trasporto e autorità tunisine dimostra come la cooperazione internazionale possa offrire soluzioni concrete a problemi strutturali del mercato del lavoro, creando opportunità reciprocamente vantaggiose per i paesi coinvolti e contribuendo al contempo alla gestione dei flussi migratori legali.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!