La Walt Disney Company ha raggiunto un accordo da 10 milioni di dollari con la Federal Trade Commission statunitense per risolvere le accuse di violazione del Children’s Online Privacy Protection Act attraverso un sistema di etichettatura inadeguata dei contenuti per bambini pubblicati su YouTube. L’accordo rappresenta il primo caso significativo di sanzione contro un fornitore di contenuti per YouTube nell’ambito della protezione della privacy dei minori online.
Secondo l’accusa formulata dalla FTC il 2 settembre 2025, Disney ha sistematicamente fallito nell’etichettare correttamente centinaia di video destinati ai bambini caricati sulla piattaforma di proprietà di Google. La compagnia di intrattenimento utilizzava esclusivamente designazioni a livello di canale piuttosto che valutare individualmente ogni singolo video, causando la classificazione errata di contenuti chiaramente rivolti al pubblico infantile come “Not Made for Kids”.
Il sistema di classificazione “Made for Kids” è stato introdotto da YouTube nel 2019 in seguito al proprio accordo con la FTC che aveva comportato una sanzione da 170 milioni di dollari per violazioni analoghe. Questa etichettatura impedisce la raccolta di dati personali da utenti sotto i 13 anni e blocca la pubblicità personalizzata, conformandosi alle disposizioni del COPPA che richiede il consenso parentale verificabile per qualsiasi raccolta di informazioni da minori.
La problematica ha interessato contenuti di franchise iconiche come Toy Story, Frozen, Gli Incredibili, Coco, Rapunzel e Moana, pubblicati attraverso oltre 1.250 canali Disney. La designazione scorretta permetteva a YouTube di riprodurre automaticamente contenuti non destinati ai bambini dopo i video Disney e di raccogliere dati per pubblicità mirate, violando direttamente le disposizioni federali sulla tutela della privacy infantile.
Il presidente della FTC Andrew Ferguson ha dichiarato che l’ordinanza penalizza l’abuso della fiducia dei genitori da parte di Disney e apre la strada verso il futuro della protezione dei bambini online attraverso tecnologie di garanzia dell’età. Ferguson ha sottolineato come questo caso evidenzi l’impegno dell’agenzia nell’applicare il COPPA, legge concepita dal Congresso per garantire che siano i genitori, non le aziende come Disney, a decidere riguardo alla raccolta e utilizzo dei dati personali dei loro figli online.
La violazione non rappresentava un episodio isolato ma un pattern sistemico che si è protratto per anni nonostante gli avvertimenti. Nel giugno 2020, YouTube aveva già notificato a Disney che oltre 300 video erano stati riclassificati da “Not Made for Kids” a “Made for Kids”, includendo contenuti di franchise come The Incredibles, Coco, Toy Story, Tangled e Frozen. Nonostante questa segnalazione esplicita, Disney ha continuato ad utilizzare solo la designazione predefinita del canale senza implementare correttivi.
I canali coinvolti nella violazione comprendevano piattaforme di grande rilevanza nell’ecosistema digitale Disney: Disney Channel, Disney Descendants, Disney Family, Disney Games, Disney Junior, Disney Music, Disney XD, Mickey Mouse, Pixar Cars, Radio Disney e Nat Geo Kids. La raccolta impropria di dati permetteva a Disney di ottenere ricavi pubblicitari sia direttamente da YouTube che attraverso la vendita diretta di spazi pubblicitari sui propri contenuti.
L’accordo impone a Disney di implementare un programma di designazione del pubblico che dovrà valutare individualmente ogni video caricato su YouTube per determinare se sia appropriato classificarlo come “Made for Kids”. Questo programma dovrà essere mantenuto attivo per i prossimi dieci anni, a meno che YouTube non sviluppi un sistema proprietario di verifica dell’età che garantisca la conformità COPPA per tutti gli utenti della piattaforma.
Disney ha risposto all’accordo affermando che la tutela del benessere e della sicurezza dei bambini e delle famiglie rappresenta il cuore della propria missione aziendale. La compagnia ha precisato che l’accordo non coinvolge le piattaforme digitali di proprietà diretta Disney ma si limita alla distribuzione di alcuni contenuti sulla piattaforma YouTube, rivendicando una lunga tradizione nel rispetto degli standard più elevati di conformità alle leggi sulla privacy dei bambini.
Il caso Disney si inserisce in un contesto più ampio di intensificazione dell’enforcement nel settore della protezione dei minori online. Epic Games ha recentemente pagato 275 milioni di dollari per infrazioni analoghe, mentre TikTok era stata sanzionata per 5,7 milioni nel 2019 quando operava ancora sotto il nome Musical.ly. Questi precedenti dimostrano l’attenzione crescente delle autorità regolatorie statunitensi verso le pratiche di raccolta dati nel settore dell’intrattenimento digitale.
La sanzione rappresenta un precedente significativo nel panorama della regolamentazione digitale, costituendo il primo caso noto di sanzione COPPA applicata specificamente a un fornitore di contenuti per YouTube piuttosto che alla piattaforma stessa. Daniel Weiss, direttore dell’advocacy di Common Sense Media, ha commentato positivamente l’azione regolatoria pur osservando che le aziende valutano attentamente i costi e benefici di queste sanzioni, sollevando dubbi sull’efficacia deterrente per entità delle dimensioni di Disney.
L’accordo prevede inoltre che Disney debba ottenere il consenso parentale verificabile prima di raccogliere informazioni personali da bambini sotto i 13 anni, conformandosi pienamente alle disposizioni del COPPA. La compagnia dovrà anche implementare programmi di formazione annuale per il personale relevante sugli obblighi di conformità e le procedure di designazione del pubblico, mantenendo registrazioni complete degli sforzi di conformità per dieci anni.
YouTube sta attualmente esplorando tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per determinare correttamente l’età degli utenti e garantire il rispetto delle normative statunitensi ed europee sulla tutela dei minori. Questa evoluzione tecnologica potrebbe eventualmente eliminare la necessità per Disney di mantenere il proprio programma di revisione video, qualora YouTube implementasse un sistema di garanzia dell’età a livello di piattaforma che assicuri la conformità COPPA.
Il caso evidenzia le complessità operative che le grandi aziende di intrattenimento devono affrontare nell’era digitale, dove la produzione di contenuti per diverse fasce d’età richiede sistemi di classificazione sofisticati e conformità normativa rigorosa. La multa da 10 milioni di dollari, benché significativa, rappresenta una frazione dei ricavi pubblicitari che Disney genera attraverso le proprie attività digitali, sollevando questioni sulla proporzionalità delle sanzioni rispetto alle dimensioni economiche delle violazioni.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!