Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Goldrake UFO Robot torna su Rai2, ecco a che ora potete vedere la versione restaurata

Dall’8 settembre Rai2 trasmette la serie originale di Goldrake restaurata in HD, cinquant’anni dopo il debutto giapponese e grazie al successo del recente reboot Goldrake U.

A cinquant’anni dal suo storico debutto giapponese avvenuto nel 1975, UFO Robot Goldrake è pronto a conquistare nuovamente il pubblico italiano attraverso una programmazione che segna il definitivo ritorno del leggendario robot sulla rete pubblica. L’appuntamento è fissato per l’8 settembre 2025, quando Rai2 avvierà la trasmissione della serie originale in versione restaurata, dal lunedì al venerdì alle ore 8:00 del mattino, inserendola all’interno di un contenitore dedicato all’animazione che prenderà il via alle 6:50 con le Winx, i Peanuts e i Puffi.

La decisione di riportare in onda tutti i 74 episodi originali del 1975-1977 rappresenta la naturale conseguenza del clamoroso successo ottenuto da Goldrake U, il reboot moderno trasmesso in prima serata lo scorso gennaio, che ha conquistato oltre un milione di telespettatori raggiungendo il 5,1% di share nella serata di debutto del 6 gennaio. Questo risultato, considerato eccellente dalla direzione Rai, ha spinto i vertici dell’azienda a procedere con l’acquisizione dei diritti della serie storica, confermando l’interesse del pubblico verso l’universo narrativo creato da Go Nagai.

Il ritorno della serie originale assume particolare significato simbolico, poiché coincide con il cinquantesimo anniversario della prima messa in onda giapponese e si colloca a distanza di quasi mezzo secolo dalla storica data del 4 aprile 1978, quando Goldrake fece il suo ingresso sui teleschermi italiani attraverso Rai2, diventando immediatamente un fenomeno di costume che segnò l’inizio della passione italiana per l’animazione giapponese.

La versione che andrà in onda sarà caratterizzata da un accurato restro in alta definizione che ha permesso di recuperare la nitidezza originale delle immagini, restituendo colori più vividi e una qualità tecnica mai vista prima per la serie, mantenendo però intatto il fascino dello stile originale che ha conquistato generazioni di spettatori. Il progetto di restauro è stato concepito per celebrare questo importante anniversario, offrendo sia ai fan storici che alle nuove generazioni un’esperienza visiva rinnovata senza snaturare l’identità dell’opera.

Il percorso che ha portato a questo ritorno ha visto un ruolo centrale del direttore Cinema e Serie Tv Adriano De Maio, che ha guidato l’operazione di acquisizione dei diritti e ha coordinato il progetto editoriale che ha reso possibile prima il successo di Goldrake U e successivamente il ritorno della serie classica. La sua strategia si è rivelata vincente, dimostrando come contenuti apparentemente di nicchia possano intercettare un pubblico trasversale quando vengono proposti con la giusta valorizzazione.

L’entusiasmo generato dall’annuncio si è manifestato attraverso numerose reazioni sui social media, dove i fan hanno espresso gratitudine nei confronti del direttore De Maio per l’impegno profuso nel riportare la serie originale sulla Rai. Questo riconoscimento testimonia come l’operazione abbia saputo intercettare le aspettative di un pubblico che attendeva da tempo di poter rivivere le emozioni legate alle avventure del principe Duke Fleed, noto in Italia come Actarus.

La collocazione mattutina della serie, pur suscitando alcune perplessità tra gli appassionati che avrebbero preferito un orario più accessibile per la generazione che visse l’epoca d’oro di Goldrake, risponde a una logica di programmazione che mira a intercettare sia il pubblico familiare che quello studentesco, oltre a garantire la disponibilità degli episodi su RaiPlay per la visione in streaming in qualsiasi momento della giornata.

Il fenomeno Goldrake rappresenta un caso unico nel panorama dell’intrattenimento televisivo italiano. La serie originale, che narra le avventure del principe Duke Fleed fuggito dal pianeta Fleed dopo l’attacco delle forze di Vega e rifugiatosi sulla Terra con il robot Goldrake, divenne nel 1978 il primo anime robotico trasmesso dalla televisione pubblica italiana, aprendo la strada a quella che gli esperti definiscono la prima grande stagione dell’animazione giapponese nel nostro Paese.

L’impatto culturale dell’opera fu straordinario e controverso al tempo stesso, dividendo l’opinione pubblica tra detrattori che vi vedevano una forma di intrattenimento troppo violenta e sostenitori che ne apprezzavano i valori di amicizia, giustizia e sacrificio. Intellettuali come Dario Fo criticarono la serie per la sua polarizzazione netta tra bene e male, mentre altri la difesero come un moderno racconto epico che attingeva ai poemi cavallereschi, capace di trasmettere messaggi positivi attraverso il linguaggio dell’animazione.

Il successo commerciale fu altrettanto clamoroso: le sigle italiane “Ufo Robot” e “Goldrake”, firmate da Luigi Albertelli e musicate da Vincenzo Tempera, vendettero oltre un milione di copie, mentre il merchandising legato alla serie esplose in maniera senza precedenti, con giocattoli, album da colorare e gadget vari che invasero il mercato italiano. Questo fenomeno commerciale contribuì a consolidare l’interesse verso la cultura pop giapponese, gettando le basi per il successivo sviluppo del mercato degli anime in Italia.

La programmazione di Rai2 prevede inoltre la trasmissione di episodi aggiuntivi durante i weekend, completando così un’offerta che permetterà al pubblico di seguire l’intera saga delle avventure di Actarus, Venusia, Alcor e del dottor Procton. La scelta di mantenere il doppiaggio storico di Romano Malaspina, considerato tra i migliori adattamenti internazionali dell’opera, garantisce la continuità con la tradizione italiana dell’anime.

Questo ritorno si inserisce in una strategia più ampia di Rai2 volta a valorizzare contenuti che possano unire generazioni diverse davanti al piccolo schermo, sfruttando la nostalgia dei genitori e la curiosità dei figli verso un prodotto che rappresenta un pezzo di storia dell’intrattenimento televisivo italiano. L’operazione dimostra come contenuti classici, opportunamente restaurati e riproposti, possano trovare nuova vita in un panorama mediatico sempre più frammentato.

L’appuntamento dell’8 settembre segna quindi non solo il ritorno di un’icona dell’animazione, ma anche la celebrazione di un fenomeno culturale che ha segnato l’immaginario collettivo italiano, confermando come Goldrake continui a rappresentare molto più di un semplice cartone animato: un simbolo generazionale che ha saputo attraversare i decenni mantenendo intatto il suo fascino e la sua capacità di emozionare.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!