Momenti di intensa apprensione si sono registrati a bordo del volo A330 della compagnia Ita Airways in servizio sulla rotta Bangkok-Roma Fiumicino, dove una forte turbolenza ha provocato il ferimento di due assistenti di volo. L’episodio, avvenuto durante il volo intercontinentale di martedì 11 settembre, si è concluso senza ulteriori conseguenze grazie all’atterraggio regolare effettuato presso l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci.
I due membri dell’equipaggio di cabina hanno riportato lievi contusioni a seguito dell’improvviso fenomeno meteorologico, venendo immediatamente medicati al loro arrivo nella Capitale e successivamente dimessi dalle strutture sanitarie aeroportuali senza necessità di ulteriori trattamenti. La natura delle lesioni, circoscritta a lividi e contusioni superficiali, conferma come l’evento, pur determinando momenti di forte preoccupazione tra i passeggeri, non abbia avuto ripercussioni gravi dal punto di vista sanitario.
La turbolenza che ha interessato l’Airbus A330 rappresenta un fenomeno meteorologico di carattere assolutamente normale nel trasporto aereo commerciale, particolarmente frequente sulle rotte a lungo raggio che attraversano diverse zone climatiche e correnti atmosferiche. Gli aeromobili moderni sono progettati e collaudati per resistere a sollecitazioni strutturali considerevolmente superiori a quelle generate dalle turbolenze più intense, mentre gli equipaggi ricevono addestramento specifico per gestire tali situazioni in piena sicurezza.
Il collegamento aereo tra Bangkok e Roma rappresenta una delle rotte intercontinentali più importanti per il traffico passeggeri tra l’Asia sud-orientale e l’Europa, con una percorrenza che attraversa molteplici fasce climatiche e zone di instabilità atmosferica. Durante il volo di circa dodici ore, i velivoli devono affrontare diverse condizioni meteorologiche, dalle correnti a getto sopra l’Himalaya alle variazioni termiche del Mediterraneo orientale, elementi che possono contribuire alla formazione di fenomeni turbolenti.
Le autorità aeronautiche internazionali classificano le turbolenze in base alla loro intensità, distinguendo tra fenomeni leggeri, moderati, severi ed estremi. Nel caso specifico del volo Ita Airways, la turbolenza rientrerebbe nella categoria severa, caratterizzata da movimenti improvvisi dell’aeromobile sufficienti a provocare difficoltà di movimento per il personale di cabina non vincolato dalle cinture di sicurezza. Questo tipo di evento può verificarsi senza preavviso nelle cosiddette “turbolenze in aria limpida”, particolarmente insidiose perché non associate a formazioni nuvolose visibili.
Gli studi meteorologici più recenti evidenziano un incremento progressivo della frequenza e dell’intensità delle turbolenze aeree, fenomeno correlato ai cambiamenti climatici in atto. Le modifiche nella struttura termica dell’atmosfera terrestre stanno alterando i pattern delle correnti a getto, flussi d’aria ad alta velocità che si sviluppano tra gli ottomila e i dodicimila metri di altitudine, esattamente nella fascia utilizzata dai voli commerciali. Secondo le ricerche condotte dall’Università di Reading, le turbolenze severe sull’Atlantico settentrionale sono aumentate del cinquantacinque per cento negli ultimi quarant’anni.
Il protocollo di sicurezza adottato dall’equipaggio del volo Bangkok-Roma riflette le procedure standard dell’aviazione civile internazionale, che prevedono la valutazione immediata delle condizioni di salute dei passeggeri e del personale di bordo in seguito a eventi di turbolenza significativa. La decisione di procedere verso la destinazione originaria, senza dirottamenti d’emergenza, indica che la situazione è stata valutata come gestibile entro i parametri di sicurezza operativa.
La compagnia aerea Ita Airways, successore di Alitalia nel panorama del trasporto aereo nazionale, ha confermato l’efficacia dei propri protocolli di sicurezza e la professionalità dimostrata dall’equipaggio nella gestione dell’emergenza. Il personale navigante della compagnia riceve formazione specialistica per affrontare diverse tipologie di turbolenza, dalle più prevedibili associate ai sistemi temporaleschi a quelle improvvise generate dalle correnti in aria limpida.
Nonostante l’incremento statistico delle turbolenze documentato negli ultimi decenni, gli esperti del settore sottolineano come il trasporto aereo commerciale mantenga elevati standard di sicurezza. Le statistiche internazionali indicano che eventi di turbolenza grave si verificano su circa cinquemila voli annuali a livello globale, su un totale di oltre trentacinque milioni di operazioni aeree. La maggior parte degli incidenti correlati alle turbolenze è attribuibile al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza durante le fasi di volo in cui tale misura precauzionale risulta fondamentale.
L’industria aeronautica sta investendo significative risorse nello sviluppo di tecnologie avanzate per la previsione e il rilevamento delle turbolenze, inclusi sistemi radar meteorologici di nuova generazione e algoritmi di intelligenza artificiale capaci di analizzare i pattern atmosferici in tempo reale. Questi strumenti consentono agli equipaggi di individuare anticipatamente le zone di instabilità atmosferica, modificando rotte e altitudini per minimizzare l’impatto sui passeggeri e garantire la sicurezza operativa.
Le autorità per la sicurezza del volo raccomandano ai passeggeri di mantenere sempre allacciate le cinture di sicurezza durante il volo, anche quando il segnale luminoso risulta spento, come misura precauzionale contro le turbolenze improvvise. Questa semplice precauzione può prevenire la maggior parte degli infortuni associati a fenomeni di instabilità atmosferica, proteggendo i viaggiatori dai movimenti improvvisi dell’aeromobile che caratterizzano tali eventi meteorologici.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!