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Meteo, Neve a Cervinia: la Valle d’Aosta si tinge di bianco

Neve dai 1700 m sulle Alpi di confine: fino a 50 cm oltre i 3000 m entro il weekend, con punte maggiori sul Monte Bianco in caso di stau prolungato.
Credit © Meteo Valle d'Aosta

L’inizio della nuova settimana ha sancito un cambio netto nello scenario meteorologico del Nord Italia, complice l’arrivo di una perturbazione atlantica in graduale movimento da Ovest verso Est. Si tratta di un sistema depressionario che, pur non essendo particolarmente incisivo in pianura, sta già mostrando segnali più decisi in montagna, dove le condizioni stanno assumendo connotati pienamente invernali.

Sulla fascia pedemontana e in pianura padana le precipitazioni risultano sparse, di debole o al più moderata intensità, condizionate da un flusso occidentale in quota che tende a smorzare l’energia convettiva. Le piogge, in questi settori, resteranno dunque prevalentemente intermittenti e non uniformi, con accumuli generalmente modesti. Differente, invece, il quadro sulle Alpi, dove l’orografia favorisce un’attivazione più marcata dei fenomeni in corrispondenza delle dorsali di confine.

È proprio a partire da quota 1700–1800 metri che si registra il ritorno delle nevicate, con i primi fiocchi già visibili a Cervinia e sulle vallate laterali della Valle d’Aosta. Le temperature in calo testimoniano l’ingresso di aria più fredda in quota, in linea con un contesto atmosferico decisamente autunnale. Il manto nevoso ha ripreso ad accumularsi, soprattutto oltre i 2500–2800 metri, con condizioni pienamente invernali sulle creste di confine.

Nel dettaglio, i settori più esposti a precipitazioni consistenti risultano essere l’Alta Val Susa, il Verbano in prossimità del confine svizzero, e gran parte della Valle d’Aosta settentrionale e occidentale: dalle aree comprese tra il Rutor e il massiccio del Monte Bianco, passando per le Valli del Gran San Bernardo fino al Cervino e al Monte Rosa. Su questi comparti il passaggio perturbato avverrà in più fasi, con impulsi umidi alternati a temporanee pause, ma con un bilancio complessivo favorevole ad accumuli significativi di neve alle alte quote.

La quota neve sarà altalenante, condizionata dalle oscillazioni termiche e dai diversi momenti della perturbazione: nei frangenti più freddi si potranno osservare nevicate fino ai 1700/1800 metri, mentre oltre i 3000 metri si stimano accumuli complessivi tra i 40 e i 50 centimetri entro il fine settimana. Non si esclude che, in caso di stau prolungato sulle testate vallive nordoccidentali, si possano superare localmente anche i 60 cm, soprattutto sul Monte Bianco e sulle creste esposte al flusso da Ovest.

Il quadro meteorologico si conferma quindi dinamico, con il proseguimento del flusso umido atlantico in quota che garantirà altre fasi instabili nei prossimi giorni. Una configurazione tipicamente autunnale, che preannuncia l’ingresso graduale della stagione invernale sulle Alpi di confine. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!