Dopo un inizio di settembre all’insegna della stabilità atmosferica, una nuova fase perturbata si profila all’orizzonte per l’Italia, con effetti significativi a partire da lunedì 22 settembre in serata. Le prime avvisaglie dell’imminente cambiamento si manifesteranno al Nord-Ovest, dove l’aumento della copertura nuvolosa porterà i primi rovesci localizzati su Piemonte, Valle d’Aosta e nord-ovest della Lombardia entro la sera. Altrove, la situazione rimarrà ancora stabile e soleggiata almeno fino a tutto lunedì.
Tuttavia, tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre, è atteso l’ingresso di una nuova saccatura atlantica, veicolata da un flusso umido e instabile proveniente dall’oceano Atlantico, che penetrerà sul Mediterraneo settentrionale attraversando la Francia. Questo impulso depressionario darà origine a un marcato peggioramento delle condizioni meteorologiche su gran parte del territorio nazionale, con fenomeni anche intensi e persistenti in alcune zone.

Le aree maggiormente esposte al maltempo saranno quelle del medio e alto Tirreno, e le regioni settentrionali, in particolare il Nord-Est del Piemonte, il centro-nord della Lombardia, il Vento, il Friuli Venezia Giulia ma anche Liguria, Toscana Occidentale e Lazio. Su questi settori si prevedono rovesci temporaleschi localmente forti, con possibili nubifragi, accumuli pluviometrici significativi e locali criticità idrogeologiche, soprattutto nei bacini montani e pedemontani. Le precipitazioni tenderanno a intensificarsi tra martedì e mercoledì, con persistenza dei fenomeni almeno fino a giovedì 25, sebbene in forma più irregolare e localmente meno intensa.
Anche il Centro-Sud sarà coinvolto dal peggioramento, sebbene con modalità diverse: le piogge risulteranno più probabili tra mercoledì e giovedì lungo il basso Tirreno, in particolare su Campania, Calabria tirrenica e Sicilia settentrionale. In queste aree, i rovesci potrebbero assumere carattere temporalesco, accompagnati da raffiche di vento e locali grandinate. Più ai margini dell’azione perturbata, invece, il basso Adriatico, i settori sud-orientali del Sud, la Calabria ionica e il sud-est della Sicilia, dove i fenomeni saranno assenti o comunque sporadici e di debole intensità.
Nel complesso, l’instabilità tenderà a persistere su larga parte della Penisola almeno fino alla metà della settimana, con un’evoluzione che resta ancora soggetta a possibili aggiustamenti nei prossimi aggiornamenti previsionali. Resta dunque fondamentale seguire le previsioni quotidiane per monitorare l’evoluzione del peggioramento in arrivo e l’eventuale comparsa di fenomeni meteo intensi nelle aree più esposte.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!