È stato fermato a Ventimiglia, mentre cercava di attraversare il confine con la Francia, uno dei responsabili della violenta rapina avvenuta venerdì scorso all’interno di un supermercato nel centro di Brescia. Il giovane, un 23enne tunisino titolare di protezione internazionale, è stato identificato e bloccato dalle forze dell’ordine grazie a un’operazione congiunta tra la polizia di frontiera e la questura di Brescia, che aveva immediatamente avviato le indagini dopo l’episodio.
La rapina si era conclusa con un brutale pestaggio ai danni di un vigilante intervenuto per fermare i ladri. I video dell’aggressione, ripresi da alcuni presenti e diffusi sui social, avevano sollevato un’ondata di indignazione pubblica per la ferocia dell’attacco. Le immagini mostrano il vigilante colpito ripetutamente con calci e pugni anche quando era già a terra, privo di possibilità di difendersi.
Il questore di Brescia, Paolo Sartori, ha annunciato di aver già inoltrato una richiesta formale alla Commissione territoriale per i rifugiati per la revoca dello status di protezione internazionale nei confronti dell’arrestato. “Non è accettabile che chi riceve accoglienza e protezione nel nostro Paese si renda protagonista di atti tanto gravi e violenti”, ha dichiarato Sartori, sottolineando come il caso dimostri la necessità di una vigilanza costante anche su chi beneficia di misure di tutela.
Le indagini proseguono per identificare gli altri partecipanti alla rapina, che secondo gli investigatori agivano in gruppo e avrebbero pianificato il colpo nei minimi dettagli. L’arresto a Ventimiglia lascia supporre un tentativo di espatrio immediato, probabilmente per sfuggire alla cattura. Ora il 23enne si trova in stato di fermo in attesa di essere trasferito a Brescia, dove verrà interrogato e formalmente accusato.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
