Un’imponente irruzione di aria fredda di origine artico-continentale investirà l’Italia a partire dal 1° ottobre, determinando un brusco e sensibile calo termico su gran parte del territorio nazionale. L’analisi modellistica più recente, in particolare quella elaborata dal run del modello GFS, conferma la discesa di una saccatura fredda dai quadranti nord-orientali, in grado di scardinare l’anticiclone e di penetrare sul bacino centrale del Mediterraneo, generando un’area di bassa pressione con caratteristiche di cut-off che influenzerà il tempo almeno fino a sabato 4 ottobre.
Le anomalie termiche previste risultano significative: alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine), le temperature si porteranno tra i -2 e i -4°C su ampi settori della Penisola, valori inferiori di 5-7°C rispetto alle medie climatologiche del periodo. Tale irruzione sarà accompagnata da un’intensificazione della ventilazione dai quadranti orientali e nord-orientali, che aumenterà la sensazione di freddo anche nei bassi strati.

Dal punto di vista delle precipitazioni, il forcing orografico e la ciclogenesi sul Tirreno meridionale favoriranno condizioni di maltempo diffuso soprattutto sulle regioni del medio versante adriatico, sul Lazio centro-meridionale, sulla Sardegna e su gran parte del Sud, Sicilia inclusa. Le precipitazioni risulteranno localmente intense, con rischio di temporali e accumuli consistenti. Sul comparto appenninico centrale e meridionale sarà possibile il ritorno della neve, con fiocchi attesi fin verso i 1300-1400 metri, un dato decisamente anomalo per la prima decade di ottobre.
Al contrario, il Nord-Ovest e le regioni alpine centro-occidentali resteranno in parte sottovento rispetto al flusso orientale, sperimentando un tempo più asciutto ma freddo e grigio, con cieli nuvolosi e inversioni termiche nei bassi strati.

Le attuali proiezioni indicano inoltre la possibilità che, al termine dell’azione di questo primo nucleo freddo, un secondo impulso — stavolta di matrice artico-marittima — possa subentrare dall’Europa centrale già entro il fine settimana, mantenendo condizioni instabili e termicamente sotto media anche per i giorni successivi. Se tale scenario venisse confermato, si tratterebbe di un avvio d’ottobre dal profilo marcatamente invernale, in netta controtendenza rispetto al consueto regime anticiclonico delle cosiddette “ottobrate”.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!