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Porta a Porta, Vespa e lo scontro con l’attivista della Flotilla: “Allora non ve ne fotte niente di portare aiuti” -VIDEO-

Bruno Vespa smaschera un attivista in diretta sulla missione per Gaza: alta tensione in studio tra accuse e sfoghi.

Un acceso confronto ha infiammato lo studio di Porta a Porta nella puntata andata in onda martedì 30 settembre, dove il conduttore Bruno Vespa ha duramente attaccato Tony La Piccirella, attivista a bordo della Global Sumud Flotilla, attualmente in rotta verso Gaza. Il dibattito, nato per discutere le finalità della missione, si è trasformato presto in un botta e risposta carico di tensione e accuse incrociate. Vespa ha messo in discussione le reali motivazioni della Flotilla, accusando gli attivisti di perseguire obiettivi politici più che umanitari: «Posso dire che non ve ne fotte niente di portare gli aiuti alle persone? Voi volevate stabilire un collegamento diretto, non riuscirete ad averlo e lo sapevate prima di partire». Un attacco frontale che ha gelato lo studio, scatenando reazioni immediate da parte del pubblico e degli ospiti in collegamento.

Il giornalista ha poi motivato il suo sfogo lamentando il mancato accordo con la Chiesa per far arrivare i beni raccolti a Gaza tramite il cardinale Pierbattista Pizzaballa, una proposta respinta dagli attivisti. La Piccirella, dal canto suo, ha tentato di riportare la discussione sul piano dei diritti internazionali e della solidarietà, spiegando come l’obiettivo fosse quello di rompere l’assedio e creare un canale diretto con la popolazione palestinese. «Contavamo sul rispetto del diritto internazionale e sull’intervento degli Stati che si dicono civili», ha ribadito, mantenendo un tono fermo ma pacato di fronte all’attacco del conduttore.

La puntata ha messo in luce non solo la complessità geopolitica della missione della Flotilla, ma anche la crescente polarizzazione del dibattito pubblico italiano intorno alla questione israelo-palestinese. L’esplosione di Vespa, che ha scelto di mettere in discussione apertamente le intenzioni dell’equipaggio, segna un momento televisivo che difficilmente passerà inosservato, e che potrebbe riaccendere il dibattito sull’efficacia — e la legittimità — delle azioni civili internazionali in scenari di guerra.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!