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SpaceX, Starship 11: a che ora e dove seguire il lancio -DIRETTA VIDEO-

Ogni lancio di Starship è un passo verso Marte: Flight 11 punta a superare i limiti della tecnologia e avvicina SpaceX al sogno del ritorno completo e sicuro.

SpaceX torna sulla rampa di lancio con una nuova, cruciale missione: il volo numero 11 del razzo Starship, il sistema di lancio più potente e ambizioso mai costruito, è pronto a decollare oggi lunedì 13 ottobre alle 19:15 ora locale (01:15 ora italiana) dalla Starbase di Boca Chica, in Texas. La finestra di lancio, della durata di 75 minuti, apre un altro capitolo in quella che Elon Musk non esita a definire “la strada per Marte”. Non è solo un test: è l’ennesimo tassello di una visione che punta a cambiare per sempre l’accesso allo spazio profondo.

A distinguere Starship da qualsiasi altro razzo mai concepito è la sua natura completamente riutilizzabile. Il sistema si compone di due elementi: il primo stadio, il gigantesco booster Super Heavy, e la navetta vera e propria, la Starship, che costituisce il secondo stadio. Entrambi sono progettati per essere riutilizzati in modo rapido ed efficiente, abbattendo i costi e moltiplicando le possibilità operative. Il booster in volo oggi non è nuovo alla missione: aveva già volato con successo durante il Flight 8, dimostrando la crescente affidabilità del sistema.

Il lancio di questa sera seguirà un profilo simile a quello già sperimentato nel Flight 10 dello scorso agosto, con Super Heavy destinato a un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico pochi minuti dopo il decollo e Ship che proverà a completare la sua parabola atterrando nell’Oceano Indiano dopo circa un’ora di volo. Ma sotto la superficie di una missione “ripetuta” si cela una raffica di novità tecniche e test ad alto rischio, in particolare sul fronte della riaccensione in orbita dei motori Raptor, la sperimentazione di un nuovo profilo di rientro e il lancio di payload fittizi simili ai satelliti Starlink.

Tra gli esperimenti più audaci del Flight 11 spicca il test termico su Starship: SpaceX ha volontariamente rimosso alcune piastrelle protettive da aree sensibili della navetta, mettendo alla prova la resistenza strutturale del veicolo durante il rientro atmosferico. In assenza di strati ablativi di backup, ogni secondo del ritorno sarà un banco di prova estremo. Ship dovrà gestire un profilo di rientro particolarmente dinamico, con manovre di banking e nuove soluzioni algoritmiche per la guida subsonica, con l’obiettivo di preparare lo scenario futuro del rientro diretto a Starbase.

Nonostante le analogie con le missioni precedenti, Flight 11 è tutt’altro che routine. Ogni volo raccoglie dati preziosi, verifica nuove soluzioni ingegneristiche e mette a fuoco i limiti — e le potenzialità — di un sistema che punta a diventare la spina dorsale della futura logistica interplanetaria. Musk immagina una flotta di Starship in viaggio verso Marte, carica di equipaggi, attrezzature e sogni. E anche se il traguardo è lontano, ogni lancio come questo rende il percorso un po’ meno utopico e un po’ più concreto. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!