Un’intensa dinamica atmosferica interesserà l’arco alpino nella giornata di lunedì 27 ottobre, quando un fronte caldo di origine atlantica si appoggerà al versante settentrionale delle Alpi, sfondando parzialmente anche sul lato meridionale. L’evento sarà reso particolarmente interessante dal contesto termico preesistente: l’arrivo di aria fredda e secca da nordest nelle ore precedenti predisporrà infatti le condizioni ideali per un temporaneo abbassamento del limite delle nevicate, localmente sin verso i 1100-1200 metri di quota.
Nel dettaglio, le prime precipitazioni nevose sono attese nella notte tra domenica e lunedì sull’alta Valle d’Aosta, in particolare nella zona del Monte Bianco, dove si prevedono accumuli significativi. Neve anche sulla Val Formazza e sul Passo del Sempione, nel settore nord dell’alto Piemonte, e lungo tutta l’alta Valtellina, da Bormio a Livigno, passando per Santa Caterina Valfurva e Madesimo. Coinvolto anche il settore dello Stelvio.
In Alto Adige i fiocchi potranno spingersi sino a quote sorprendentemente basse, attorno ai 1100 metri, con possibili episodi di neve bagnata anche nei centri di fondovalle come Vipiteno e, più marginalmente, Brunico. Neve in arrivo anche sull’area dolomitica e sulla Valle Aurina, mentre nel Tarvisiano, in particolare nella zona dei Laghi di Fusine, si potranno osservare deboli spruzzate nevose.
La dinamica meteorologica sarà guidata da un processo tipico dei fronti caldi che avanzano su masse d’aria preesistenti fredde: inizialmente, la precipitazione agisce da forzante, raffreddando ulteriormente lo strato d’aria basso per saturazione, e consentendo così alla neve di scendere a quote relativamente basse. Successivamente, con l’avanzata dell’aria più mite e umida in quota, le temperature torneranno a salire e il limite delle nevicate tenderà gradualmente ad alzarsi. Tuttavia, nelle valli più chiuse e soggette a stagnazione dell’aria fredda, il fenomeno dell’omeotermia potrebbe mantenere la colonna d’aria prossima agli 0°C, permettendo la persistenza di precipitazioni nevose anche a bassa quota.
Un episodio che, per intensità e caratteristiche, rappresenta una parentesi pienamente invernale in un contesto autunnale, e che merita attenzione per le sue implicazioni viabilistiche e ambientali, soprattutto in alta montagna.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
