Nella seconda puntata di Belve, il programma d’inchiesta condotto da Francesca Fagnani su Rai 2 trasmesso martedì 4 novembre 2025, è andata in onda un’intervista ricca di tensioni e momenti di acceso dibattito tra la conduttrice e Irene Pivetti, ex presidente della Camera dei deputati e volto noto della televisione italiana. L’ex politica della Lega, oggi sessantaduenne, si è sottoposta a domande pungenti e provocatorie affrontando tematiche che spaziano dalla sua transizione dalla politica ai media, sino alle vicende giudiziarie che l’hanno coinvolta negli ultimi anni.
Pivetti è stata la più giovane presidente della Camera della storia della Repubblica italiana quando, il 15 aprile 1994, è stata eletta a soli trentuno anni. Questo record rimane ineguagliato nella storia parlamentare italiana. Tuttavia, il suo percorso professionale, successivo all’abbandono dell’attività politica avvenuto nel 2001, ha destato controversie. Fagnani le ha rinfacciato direttamente le scelte televisive compiute durante gli anni novanta e duemila, facendo specifico riferimento a fotografie pubblicitarie caratterizzate da abbigliamento provocatorio e apparizioni accanto a personalità del mondo dello spettacolo come Costantino Vitagliano. La provocazione della conduttrice, contenente un riferimento a una presunta rappresentazione in stile catwoman, ha suscitato una risposta netta e risentita da parte di Pivetti.
La replica dell’ex deputata della Lega è stata decisa e priva di ambiguità. Pivetti ha contestato frontalmente l’insinuazione di mancanza di rispetto verso le cariche precedentemente ricoperte, ribadendo che ha semplicemente seguito le opportunità che la vita le offriva in quel momento specifico. Ha sottolineato come il passaggio alla televisione rappresentasse una scelta consapevole e pienamente consenziente, descrivendola come l’abbraccio entusiasta verso il mestiere della comunicazione audiovisiva. Secondo Pivetti, coloro i quali ritengono che un ex politico debba dedicarsi esclusivamente alla ricerca intellettuale tradiscono un atteggiamento di disprezzo nei confronti delle attività rivolte al popolo, definendole «attività popolare».
Durante la medesima trasmissione, Fagnani ha affrontato il tema della vita sentimentale di Pivetti, interrogandola specificamente sul rapporto con Alberto Brambilla, suo secondo marito. La coppia si era conosciuta negli anni novanta durante attività di raccolta firme e aveva contratto matrimonio nel 1997, dalla cui unione erano nati due figli, Ludovica Maria e Federico. Brambilla, di circa dieci anni più giovane di Pivetti, aveva ricoperto un ruolo centrale nella gestione della carriera televisiva della moglie, operando dietro le quinte con discrezione. Quando interrogata sulla natura del loro rapporto, Pivetti ha dichiarato di essere stata profondamente innamorata e ha rimarcato come i due condividessero numerosi aspetti della quotidianità, come è naturale in una coppia.
La dissoluzione del matrimonio, avvenuta nel 2010 dopo tredici anni di convivenza, è stata caratterizzata da sofferenza considerevole. Durante l’intervista a Belve, Pivetti ha definito la fine di quella relazione quale «il giorno più doloroso della mia vita». In un momento storico precedente, Brambilla aveva concesso un’intervista spiegando la rottura attribuendola a quella che denominava la «sindrome da protagonista» della moglie, una predisposizione personale di Pivetti verso la ricerca costante della visibilità e dei riflettori. Nonostante questa ricostruzione da parte dell’ex coniuge, i rapporti tra i due sono rimasti cordiali nel tempo, sia per il bene della prole che per una gestione complessivamente civile della separazione.
Sul versante della vita religiosa, Pivetti ha manifestato una posizione singolare e degna di attenzione. Pur riconoscendo il carattere straordinario e positivo della sessualità umana, ha dichiarato di considerarsi ancora sposata davanti a Dio nonostante il divorzio civile. Questa concezione teologica personale l’ha portata a esprimere una sorta di preghiera rivolta alla divinità, chiedendo di non venire esposta a tentazioni contrarie ai voti pronunciati. Tuttavia, ha successivamente ammesso, con un certo grado di autoironia, che talvolta a questa promessa è venuta meno, riconoscendo candidamente la realtà della tentazione.
Nel corso della conversazione, la discussione si è estesa alle vicende giudiziarie che hanno investito Pivetti negli ultimi anni, rappresentando un tema di rilievo considerevole. La prima controversia significativa risale al 2020, durante l’emergenza sanitaria da COVID-19, quando la guardia di finanza ha sequestrato mascherine importate dalla Cina dalla società Only Logistics Italia srl, di cui Pivetti era amministratrice delegata. Le maschere erano accompagnate da certificazione di conformità alla normativa europea contraffatta e da marcatura CE falsa. La Procura di Savona ha ipotizzato i reati di frode in commercio e immissione sul mercato di prodotti non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza.
Successivamente, emerge una questione ancora più complessa relativa a un pagamento ricevuto dalla Protezione civile pari a tredici milioni di euro anziché uno virgola tre milioni di euro quale anticipo per l’acquisto delle mascherine. Quando interrogata su questo specifico aspetto durante l’intervista a Belve, Pivetti ha sostenuto di aver restituito l’eccedenza, contrapponendo questa affermazione alle accuse della procura, che non condivide tale versione dei fatti. La questione rimane oggetto di disputa legale.
Una seconda vicenda giudiziaria ancora più grave ha coinvolto Pivetti nell’ambito di procedimenti penali legati a evasione fiscale e autoriciclaggio. Il ventisei settembre duemilaventiquattro, il Tribunale di Milano ha condannato l’ex presidente della Camera a quattro anni di reclusione per questi reati. I giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche per Pivetti e hanno disposto la confisca di oltre tre virgola quattro milioni di euro, nonché una multa di seimila euro, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per un periodo di cinque anni.
L’inchiesta milanese riguardava una serie di operazioni commerciali, nello specifico la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che secondo l’accusa sarebbero state utilizzate per occultare evasione fiscale. Pivetti è stata accusata, in qualità di rappresentante legale di società con sede in Polonia e a Hong Kong, di aver assistito Leonardo Isolani, pilota di rally, a evadere imposte per un importo superiore a cinque milioni di euro. Durante la requisitoria dello scorso giugno, il pubblico ministero aveva sostenuto l’impossibilità di riconoscere attenuanti all’imputata, considerando la sua precedente esperienza istituzionale e il beneficio di un vitalizio pagato dai cittadini.
Le motivazioni della sentenza, rese pubbliche successivamente, descrivono i fatti quali «gravi» sia per l’importo dell’imposta evasa, sia per il comportamento di Pivetti, che «ha portato avanti il suo proposito criminoso per lungo tempo provando a precostituire successivamente giustificazioni, senza di fatto mai ravvedersi del suo operato». Il Tribunale ha ritenuto che Pivetti abbia utilizzato una rete di società di diritto estero al fine di «schermare la propria persona» nei rapporti commerciali e «obtener indebiti vantaggi fiscali occultando i redditi percepiti», compiendo operazioni simulate. I coimputati, Leonardo Isolani e Manuela Mascoli, sono stati condannati a due anni di reclusione, beneficiando della sospensione della pena e della non menzione nel casellario giudiziale.
La figura di Irene Pivetti rappresenta un case study complesso della storia politica, mediatica e giudiziaria italiana contemporanea. La transizione dalla politica istituzionale alla televisione, pur caratterizzata da momenti di discussione circa il rispetto del decoro pubblico, riflette una pratica divenuta comune tra numerose personalità che hanno abbandonato la vita parlamentare. Il suo percorso successivo nell’imprenditoria internazionale ha tuttavia esposto la Pivetti a scrutinio legale e procedurale esteso, culminando in condanne che rimangono oggetto di impugnazione in ambito processuale. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
