A partire dal 4 novembre 2025, i clienti Vodafone titolari di offerte mobili ricaricabili si trovano dinanzi a una nuova realtà contrattuale caratterizzata dall’entrata in vigore di significative modifiche alle condizioni dei servizi sottoscritti. L’operatore telefonico italiano, già a partire dal 29 settembre scorso, ha avviato una campagna di comunicazione attraverso messaggi SMS diretti ai clienti interessati, al fine di informarli in merito alle rimodulazioni che avrebbero interessato le loro linee. Le variazioni tariffarie coinvolte nella presente rimodulazione si concretizzano in aumenti mensili del canone che oscillano tra 0,95 euro e 3,99 euro, rappresentando così un intervento economico differenziato in base alla tipologia specifica di offerta sottoscritto da ciascun utente.
La decisione di Vodafone, come comunicato ufficialmente dall’azienda, trova la sua motivazione nella necessità di continuare a garantire ai clienti la migliore qualità di rete possibile, nonché di mantenere i propri servizi e prodotti in linea con i migliori standard qualitativi presenti nel panorama del mercato nazionale e internazionale. Tuttavia, allo stato attuale, l’operatore non ha fornito specifiche pubbliche riguardanti quali piani tariffari ricaricabili siano effettivamente interessati da questa modifica contrattuale, limitandosi a confermare che la rimodulazione interessa solamente una porzione selezionata della propria clientela privata ricaricabile. I clienti appartenenti al segmento interessato dovrebbero aver già ricevuto, o essere prossimi a ricevere, la comunicazione ufficiale tramite SMS, nella quale sono contenute informazioni dettagliate circa i nuovi importi tariffari e le modalità attraverso le quali esercitare i propri diritti contrattuali.
Per quei clienti che decidono di non accettare le nuove condizioni contrattuali proposte unilateralmente da Vodafone, la normativa vigente prevede il diritto di recesso dal contratto in essere, senza che l’esercizio di tale diritto comporti l’applicazione di costi di disattivazione della linea, né l’imputazione di penali economiche di alcuna natura. Il termine entro il quale far valere questo diritto è fissato in 60 giorni dalla ricezione del messaggio SMS contenente la notifica delle modifiche contrattuali. Nel comunicare l’intenzione di recedere dal contratto, il cliente deve specificare con chiarezza “Modifica delle condizioni contrattuali” quale causale del recesso, onde garantire che la richiesta sia correttamente processata dall’operatore. Parallelamente al diritto di recesso, il cliente conserva inoltre la facoltà di richiedere il passaggio verso un operatore telefonico concorrente, mantenendo in tal modo il proprio numero di cellulare, esercitando così la cosiddetta portabilità del numero, sempre entro il medesimo termine di 60 giorni.
Per l’esercizio pratico del diritto di recesso, Vodafone ha messo a disposizione della propria clientela un ventaglio articolato di canali comunicativi e procedurali, al fine di facilitare l’accesso alla procedura da parte di qualsiasi cliente indipendentemente dalle proprie preferenze o esigenze operative. La prima modalità disponibile consiste nella compilazione del modulo dedicato presente all’interno della sezione dedicata sul sito web ufficiale dell’operatore, attraverso il quale è possibile inoltrare in via telematica la propria richiesta di recesso. I clienti possono inoltre recarsi fisicamente presso uno dei centri commerciali Vodafone presenti sul territorio nazionale, dove il personale specializzato potrà assistere nella compilazione dei moduli e nella formalizzazione della richiesta. Per coloro che preferiscono far ricorso alla posta tradizionale, è possibile inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al “Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO)”, garantendo così una comunicazione documentata e tracciabile.
In alternativa, i clienti possono utilizzare la posta elettronica certificata, inviando la propria richiesta di recesso all’indirizzo di posta elettronica certificata servizioclienti@vodafone.pec.it, opzione questa che garantisce valore legale alla comunicazione e la relativa tracciabilità nel sistema. Infine, per coloro che desiderano contattare l’operatore mediante comunicazione telefonica diretta, è possibile rivolgersi al servizio clienti Vodafone attraverso il numero telefonico 190, attivo dal lunedì alla domenica dalle 8:00 alle 22:00, durante il quale il cliente potrà esporre verbalmente l’intenzione di recedere dal contratto, specificando come motivo la modifica delle condizioni contrattuali. È importante sottolineare che, ai fini del rispetto del termine di 60 giorni, è sufficiente che la comunicazione di recesso sia inviata entro detto termine; l’effettiva ricezione da parte di Vodafone non rappresenta un prerequisito aggiuntivo.
Merita inoltre attenzione una considerazione di rilievo pratico e legale per i clienti che decidono di recedere dopo la data di entrata in vigore delle modifiche contrattuali, ossia dopo il 4 novembre 2025. In tal caso, il servizio di telefonia mobile fruito dal cliente fino alla disattivazione effettiva della linea sarà tariffato secondo le nuove condizioni economiche e non secondo quelle previgenti. Ciò significa che, qualora il cliente sottoscritto una linea con canone mensile di 10 euro e questo sia stato aumentato a 11 euro al mese, pagherà 11 euro sino alla chiusura definitiva della linea medesima, indipendentemente dal momento in cui comunicherà l’intenzione di recedere. Per quanto riguarda eventuali pagamenti già effettuati relativi a costi di attivazione del servizio o alla fornitura di dispositivi associati all’offerta, il saldo di tali importi continuerà a essere addebitato al cliente secondo la cadenza e il metodo di pagamento precedentemente indicati nel contratto originario, salvo diversa richiesta esplicita del cliente nella comunicazione di recesso.
La presente rimodulazione rappresenta un ulteriore capitolo nella serie ricorrente di modifiche tariffarie che hanno caratterizzato le strategie commerciali e operative degli operatori mobili italiani negli ultimi anni. Questa pratica, sebbene legalmente consentita dalla normativa vigente in materia di contratti di telecomunicazione, continua a interessare una porzione considerevole della clientela privata e business di tutti i principali gestori nazionali. La giustificazione addotta da Vodafone e dagli altri operatori medesimi rimanda all’esigenza di finanziare massicci investimenti infrastrutturali volti al continuo miglioramento delle reti di telecomunicazione, particolarmente nel contesto della migrazione tecnologica verso le reti di quinta generazione 5G e della loro progressiva diffusione su scala geografica. Conseguentemente, i clienti interessati da tali rimodulazioni si trovano nelle condizioni di dover valutare con attenzione la propria posizione contrattuale, confrontando le nuove condizioni economiche e di servizio con le alternative offerte dai concorrenti del medesimo operatore, ivi inclusi gli operatori virtuali, ovvero optando per il recesso qualora le nuove condizioni risultino eccessivamente onerose rispetto alle proprie esigenze e disponibilità economiche. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
