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James Van Der Beek, all’asta i ricordi di Dawson’s Creek per pagare le costose cure per il cancro

L’attore James Van Der Beek mette all’asta memorabilia di Dawson’s Creek e Varsity Blues per finanziare le costose cure contro il cancro al colon-retto nel sistema sanitario privato americano.

James Van Der Beek, volto iconico della serie televisiva cult Dawson’s Creek trasmessa dal 1998 al 2003, ha deciso di mettere all’asta alcuni dei suoi più preziosi ricordi legati alla serie che lo ha reso celebre in tutto il mondo, al fine di contribuire a finanziare le costose cure mediche alle quali è sottoposto per combattere il cancro al colon-retto al terzo stadio diagnosticatogli nell’agosto 2023 e reso pubblico nel novembre 2024. L’attore quarantottenne, che nella serie interpretava il sognatore Dawson Leery, ha annunciato che tutti i proventi dell’asta andranno a sostenere le spese sanitarie della sua famiglia e di altre famiglie che si trovano ad affrontare il pesante onere finanziario legato alle terapie oncologiche nel sistema sanitario privato statunitense.

La vendita degli oggetti avverrà attraverso la prestigiosa casa d’aste Propstore, specializzata in memorabilia cinematografica e televisiva, nell’ambito della Winter Entertainment Memorabilia Live Auction che si terrà a Londra dal cinque al sette dicembre 2025. Si tratta di un evento di grande rilevanza nel mondo del collezionismo cinematografico, che quest’anno metterà in vendita oltre milletrecentocinquanta lotti provenienti da alcuni dei film e delle serie televisive più iconici della storia del cinema, con un valore complessivo stimato di circa dieci milioni e mezzo di dollari.

Tra i pezzi appartenuti a Van Der Beek che i fan e i collezionisti avranno l’opportunità di acquistare figura l’abito indossato dall’attore nell’episodio pilota di Dawson’s Creek, un capo di abbigliamento di enorme valore simbolico che rappresenta l’inizio di una delle serie teen drama più influenti della fine degli anni Novanta e dell’inizio dei Duemila. Secondo quanto riportato dalla rivista americana People, la stima di vendita di questo costume si aggira intorno ai quattromila dollari. Tuttavia, l’oggetto di maggior valore all’interno della collezione è senza dubbio la collana che il personaggio di Dawson regalò a Joey Potter, interpretata dall’attrice Katie Holmes, in occasione del ballo di fine anno nella serie. Questo gioiello, carico di significato emotivo per milioni di fan che hanno seguito le vicende sentimentali dei protagonisti, ha una stima di vendita compresa tra i ventiseimila e i cinquantaduemila dollari.

Ma la vendita non si limita ai cimeli di Dawson’s Creek. Van Der Beek ha deciso di mettere all’asta anche oggetti legati ad un altro momento significativo della sua carriera cinematografica, ovvero il film Varsity Blues del 1999, nel quale interpretava Jonathan Moxon, soprannominato Mox, il quarterback di riserva di una squadra di football liceale in una piccola cittadina del Texas. Tra gli oggetti in vendita figurano le scarpe da calcio e il cappello dei West Canaan Coyotes, la squadra fittizia protagonista del film che all’epoca consolidò la popolarità dell’attore presso il pubblico giovane americano.

Già lo scorso anno, nel dicembre 2024, Van Der Beek aveva avviato una prima iniziativa di raccolta fondi mettendo in vendita maglie in edizione limitata autografate ispirate proprio al personaggio di Moxon in Varsity Blues, in occasione del venticinquesimo anniversario del film. In quell’occasione l’attore aveva dichiarato sui suoi canali social che il cento per cento dei proventi netti sarebbe stato destinato alle famiglie che si stanno riprendendo dal peso finanziario del cancro, includendo esplicitamente anche la propria.

La decisione di Van Der Beek di rendere pubblica la sua battaglia contro il cancro e di utilizzare la sua notorietà per sensibilizzare l’opinione pubblica sui costi proibitivi delle cure oncologiche negli Stati Uniti rappresenta un atto di coraggio e trasparenza che ha suscitato profonda commozione e solidarietà tra i suoi sostenitori. L’attore ha spiegato in diverse interviste che quando ha ricevuto la diagnosi si trovava in ottima forma fisica, seguiva un’alimentazione sana e praticava regolare attività sportiva, elementi che lo portavano a non sospettare minimamente la presenza di una patologia tanto grave. Il sintomo principale che lo ha spinto a sottoporsi ad una colonscopia era un cambiamento nelle sue evacuazioni intestinali che inizialmente aveva attribuito al consumo di caffè, motivo per cui aveva semplicemente smesso di berlo senza allarmarsi eccessivamente.

Il sistema sanitario statunitense, a differenza di quello europeo basato su servizi pubblici universali, è prevalentemente privato e si fonda su un sistema assicurativo che, pur coprendo in media l’ottanta per cento dei costi delle cure mediche, lascia comunque a carico dei pazienti somme ingenti. Nel caso specifico delle terapie oncologiche, i costi possono raggiungere cifre astronomiche. Secondo dati riportati da fonti specializzate, il prezzo medio dei farmaci antitumorali negli Stati Uniti si aggira intorno ai diecimila dollari al mese, il che si traduce in centoventimila dollari all’anno. Anche dopo la copertura assicurativa dell’ottanta per cento, un paziente oncologico americano può trovarsi a dover sostenere spese pari a ventiquattromila dollari annui, una cifra che rappresenta circa la metà del reddito medio di una famiglia statunitense e che può portare molte persone al tracollo finanziario, fenomeno che in ambito medico viene definito tossicità finanziaria.

Van Der Beek ha affrontato questa realtà con straordinaria determinazione, non solo cercando di raccogliere fondi per la propria famiglia, ma anche impegnandosi attivamente nella sensibilizzazione pubblica sull’importanza della diagnosi precoce del cancro al colon-retto, una patologia che rappresenta il secondo tumore più mortale ma anche il più curabile se diagnosticato nelle fasi iniziali. L’attore è diventato testimonial di campagne di prevenzione in collaborazione con organizzazioni come Guardant Health e ha sostenuto attivamente l’associazione F Cancer, impegnata nella lotta contro i tumori e nella promozione dello screening preventivo.

Nel corso dell’ultimo anno, Van Der Beek ha affrontato intensi cicli di chemioterapia che lo hanno debilitato fisicamente, costringendolo in alcune occasioni a rinunciare ad impegni professionali e personali di grande importanza. Il momento più toccante si è verificato il ventidue settembre 2025, quando l’intero cast originale di Dawson’s Creek si è riunito per la prima volta dopo ventidue anni dalla conclusione della serie in un evento benefico tenutosi al Richard Rodgers Theatre di New York, proprio per raccogliere fondi a sostegno dell’attore e dell’associazione F Cancer. Poche ore prima dell’evento, Van Der Beek ha dovuto annunciare con profondo rammarico che non avrebbe potuto partecipare di persona a causa di due virus intestinali che, sommandosi alle sue precarie condizioni di salute, lo avevano costretto a restare a casa in Texas, dove risiede con la famiglia.

Durante la serata, che ha visto la partecipazione di Katie Holmes, Joshua Jackson, Michelle Williams, Busy Philipps e altri membri del cast che hanno letto dal vivo il copione dell’episodio pilota della serie, Van Der Beek è comunque riuscito a far sentire la sua presenza attraverso un commovente videomessaggio in cui ha ringraziato tutti per il sostegno ricevuto e ha introdotto il suo sostituto d’eccezione, Lin-Manuel Miranda, il celebre creatore e interprete del musical Hamilton, che ha letto le battute di Dawson per quella serata speciale. Il momento più emozionante dell’evento è stato quando la moglie di Van Der Beek, Kimberly Brook, è salita sul palco insieme ai loro sei figli, Olivia, Joshua, Annabel, Emilia, Gwendolyn e Jeremiah, per cantare insieme al pubblico la storica sigla della serie, I Don’t Want to Wait di Paula Cole, lasciando tutti i presenti in lacrime.

Van Der Beek è sposato con Kimberly dal primo agosto 2010 e ha sempre sottolineato pubblicamente quanto il sostegno della moglie e dei figli sia stato fondamentale nella sua battaglia contro la malattia. In diverse interviste l’attore ha dichiarato che la moglie gli ha mostrato cosa significhi l’amore incondizionale e che i suoi bambini, pur nella loro giovane età, hanno dimostrato una maturità straordinaria nel prendersi cura di lui nei momenti più difficili, preparandogli il tè e chiedendogli costantemente di cosa avesse bisogno. Van Der Beek ha scelto di non nascondere ai figli la sua sofferenza, convinto che la trasparenza e l’onestà siano fondamentali per permettere anche a loro di elaborare la situazione e di essere presenti per lui.

Nel marzo 2025, in occasione del suo quarantottesimo compleanno, l’attore ha pubblicato su Instagram un video intitolato Cosa mi ha insegnato il cancro, nel quale ha condiviso riflessioni profonde sulla sua esperienza con la malattia. Van Der Beek ha raccontato di essersi trovato faccia a faccia con la morte e di aver dovuto confrontarsi con la perdita di tutte le definizioni di identità alle quali si era aggrappato nel corso della vita, dal ruolo di attore a quello di marito e padre. Durante i periodi più intensi delle cure, quando era costretto a vivere da solo in un appartamento lontano dalla famiglia per potersi sottoporre ai trattamenti, ha sperimentato un senso di solitudine e fragilità che lo ha portato a interrogarsi profondamente sul proprio valore come persona. Ha spiegato di aver trovato nella fede un sostegno fondamentale, realizzando di essere degno dell’amore di Dio semplicemente perché esiste e chiedendosi se non dovesse quindi essere degno anche del proprio amore.

Nonostante le difficoltà, Van Der Beek ha mantenuto un atteggiamento ottimista e propositivo. In un’intervista rilasciata al programma televisivo Good Morning America nel dicembre 2024, l’attore ha dichiarato di sentirsi fisicamente bene, pur riconoscendo che emotivamente si tratta di un viaggio complesso e imprevedibile. Ha definito il cancro un lavoro a tempo pieno che comporta una serie continua di alti e bassi, di incertezze e di cambiamenti nelle routine quotidiane, dalla necessità di rallentare i ritmi di vita alla priorità data al riposo, fino all’accettazione del fatto che questa battaglia farà parte della sua esistenza per molto tempo.

L’attore ha anche continuato a lavorare nel corso delle cure, apparendo in episodi di serie televisive come Walker e annunciando la sua partecipazione al sequel del film La rivincita delle bionde, previsto come serie per la piattaforma Prime Video. Inoltre, nel dicembre 2024 ha preso parte allo speciale televisivo The Real Full Monty trasmesso dalla rete Fox, un programma nel quale diverse celebrità maschili si sono spogliate sul palco per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della ricerca sul cancro alla prostata, ai testicoli e al colon-retto.

La decisione di Van Der Beek di mettere all’asta i ricordi più preziosi della sua carriera non è stata facile. L’attore ha dichiarato di provare una certa nostalgia nel separarsi da oggetti che ha conservato per anni e che rappresentano momenti fondamentali della sua vita professionale e personale. Tuttavia, ha anche sottolineato che i recenti colpi di scena inaspettati che la vita gli ha presentato hanno reso chiaro che è arrivato il momento giusto per farlo. Ha espresso il desiderio di condividere questi tesori con i fan che hanno sostenuto il suo lavoro nel corso degli anni, trasformando quella che potrebbe essere vista come una perdita in un’opportunità di connessione con il pubblico che lo ha seguito fin dagli esordi.

L’iniziativa di Van Der Beek ha acceso i riflettori su una problematica che affligge milioni di persone negli Stati Uniti e che spesso rimane nell’ombra, ovvero il peso economico devastante che una diagnosi di cancro può avere sulle famiglie americane. Diversi studi hanno documentato come i pazienti oncologici statunitensi siano costretti a spendere cifre esorbitanti di tasca propria per esami diagnostici, visite specialistiche, farmaci non oncologici e spese accessorie come viaggi e alloggio per raggiungere i centri di cura. Questa situazione crea disuguaglianze profonde nell’accesso alle cure, penalizzando in particolare le fasce economicamente più fragili della popolazione.

La storia di James Van Der Beek rappresenta un esempio di come anche personaggi pubblici affermati possano trovarsi in difficoltà di fronte ai costi del sistema sanitario americano e di come la trasparenza e il coraggio nel condividere pubblicamente queste difficoltà possano contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche cruciali come la prevenzione oncologica e la necessità di riforme nel sistema di accesso alle cure. L’asta che si terrà a dicembre rappresenta non solo un’opportunità per i collezionisti di acquisire pezzi unici della storia della televisione, ma anche un gesto concreto di solidarietà verso tutte quelle famiglie che ogni giorno si trovano ad affrontare le stesse difficoltà economiche legate alla lotta contro il cancro.

I fan di Dawson’s Creek e gli appassionati di memorabilia cinematografica potranno registrarsi per partecipare all’asta attraverso il sito ufficiale di Propstore, con la possibilità di effettuare offerte online da tutto il mondo durante i tre giorni dell’evento londinese. Per il sesto dicembre è prevista anche la possibilità di partecipare alle offerte direttamente in sala, mentre per il sette dicembre l’asta sarà accessibile esclusivamente in modalità online. Prima dell’inizio dell’asta, dal venticinque novembre sarà inoltre possibile visitare una mostra speciale presso il Cumberland Hotel di Londra, dove i lotti più importanti saranno esposti al pubblico.

La vicenda di Van Der Beek continua a commuovere e ispirare milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che anche di fronte alle avversità più dure è possibile mantenere la dignità, la trasparenza e la volontà di trasformare la propria esperienza personale in un messaggio di speranza e sensibilizzazione per gli altri. L’attore ha ripetutamente dichiarato di essere grato per tutto ciò che questa esperienza gli ha insegnato, per i legami profondi che ha potuto coltivare con la famiglia e gli amici e per il nuovo rapporto che ha sviluppato con il proprio corpo e con le scelte di vita quotidiane. Nonostante le difficoltà, Van Der Beek continua a guardare avanti con ottimismo, convinto che tra trent’anni, guardandosi indietro, potrà dire di essere grato per i cambiamenti che questa esperienza ha portato nella sua esistenza. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!