Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Meteo, due irruzioni Artiche portano Maltempo Diffuso e Crollo Termico

Due irruzioni artiche cambiano il volto del meteo italiano: freddo, temporali e neve in arrivo, con crolli termici fino a 15°C e rischio di nubifragi al Centro-Sud.

A partire da lunedì 17 novembre l’Italia verrà interessata da una svolta meteorologica di rilievo: due distinte irruzioni di aria fredda di origine artica daranno il via a una fase di maltempo diffuso e marcato abbassamento termico su tutto il territorio nazionale. L’evoluzione sinottica prevista dai principali modelli numerici conferma l’arrivo di una vasta saccatura polare che affonderà con decisione nel cuore del continente europeo, raggiungendo il bacino del Mediterraneo e destabilizzando profondamente la struttura atmosferica.

L’alta pressione che aveva garantito condizioni miti e stabili nei giorni precedenti è ormai in ritirata. La saccatura, disposta meridiana sull’Europa occidentale, agirà da corridoio per masse d’aria fredda provenienti dalle latitudini scandinave e groenlandesi. Il primo impulso, atteso tra lunedì 17 e mercoledì 19 novembre, sarà seguito da una breve pausa, prima che un secondo affondo artico, atteso tra giovedì 20 e sabato 22, determini un ulteriore peggioramento e un abbassamento termico ancora più marcato.

Lunedì 17, una prima ondulazione ciclonica in quota darà origine a un minimo depressionario al suolo sul Nord Italia. Le prime precipitazioni interesseranno Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con neve in calo fino a 1300-1500 metri sulle Alpi centro-orientali. In serata, la fenomenologia si estenderà verso l’Emilia-Romagna e la Liguria di Levante, accompagnata da venti di scirocco in intensificazione. Il Centro Italia vedrà un peggioramento più graduale con piogge tra Toscana, Umbria e Lazio, mentre al Sud il peggioramento si concretizzerà in nottata con temporali localmente intensi sulla Campania.

Martedì 18 rappresenterà la fase più acuta del primo impulso. Il minimo depressionario si approfondirà sul basso Tirreno, determinando precipitazioni diffuse al Centro-Sud. Rovesci intensi colpiranno le regioni adriatiche, il Lazio e gran parte del Meridione, con fenomeni temporaleschi di forte intensità sulla Puglia e la Calabria tirrenica. La neve scenderà fino a 1200-1400 metri sugli Appennini centrali, mentre al Nord, ad eccezione dell’Emilia-Romagna, subentrerà un miglioramento grazie alla rotazione antioraria del sistema depressionario. I venti, sostenuti e a tratti burrascosi, ruoteranno ciclonicamente attorno al minimo, determinando mareggiate su molte coste italiane, specie lungo i litorali esposti del Tirreno.

Mercoledì 19 novembre segnerà una temporanea attenuazione dei fenomeni. Tuttavia, la circolazione resterà ciclonica con residua instabilità al Sud e nuvolosità variabile al Centro-Nord. Le temperature si manterranno sotto la media climatologica, specie nei valori minimi, in un contesto di ventilazione ancora sostenuta dai quadranti nord-occidentali.

Ma sarà tra giovedì 20 e sabato 22 che la situazione potrà nuovamente degenerare. Un secondo impulso di aria artica marittima, sospinto da una nuova ondulazione della corrente a getto, raggiungerà l’Italia dalla porta del Rodano, scavando una nuova depressione sul Tirreno centrale. Questa seconda offensiva si preannuncia più fredda e potenzialmente nevosa anche a quote di bassa collina al Nord, in particolare tra venerdì 21 e sabato 22. I modelli ad alta risoluzione mostrano la possibilità di nevicate a quote collinari su Piemonte, Lombardia occidentale ed Emilia, con fiocchi localmente più in basso in presenza di fenomeni intensi e ventilazione settentrionale.

Il Centro-Sud tornerà a fare i conti con precipitazioni copiose, localmente a carattere temporalesco, alimentate dall’instabilità generata dall’interazione tra l’aria fredda e il Mediterraneo ancora relativamente caldo. Particolare attenzione alle regioni tirreniche, dove l’effetto stau e le linee di convergenza al suolo potranno generare cumulati significativi. Lazio, Campania, Calabria e Sicilia settentrionale saranno le aree più esposte. Contestualmente, i venti si disporranno nuovamente a rotazione ciclonica, con raffiche di burrasca da Libeccio e Maestrale e mari da molto mossi ad agitati, specie il Tirreno e lo Ionio.

Sul piano termico, il calo sarà generalizzato e più marcato al Nord, dove tra giovedì e sabato le temperature massime faticheranno a superare i 9-10°C, con minime prossime allo zero in pianura. Al Centro e al Sud, pur in un contesto più perturbato che freddo, si registrerà comunque una significativa diminuzione termica, con valori anche di 6-8°C inferiori alle medie stagionali.

Siamo dunque di fronte a un cambio di regime: l’autunno mite e stabile lascia spazio a una dinamica atmosferica più tipica della stagione invernale, con episodi perturbati ravvicinati e aria fredda di estrazione polare. L’Italia entra così in una fase meteorologica di marcata instabilità e freddo, con importanti implicazioni anche per le condizioni idrogeologiche di molte regioni già fragili.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!